Umwelt | Il meeting

Uniti sul lupo

L’assessore Schuler e l’europarlamentare Dorfmann incontrano delegazione francese: “Sulla gestione del predatore necessaria soluzione europea”.
Lupo
Foto: pixabay.com

Si torna a discutere di gestione del lupo in Alto Adige, data la sua diffusione, sempre più estesa, in Europa. L’assessore provinciale all’agricoltura, Arnold Schuler, ha incontrato, presso il Centro Laimburg di Vadena, una delegazione dalla Francia, capitanata dalla vicepresidente della Camera regionale dell’agricoltura Jacqueline Rebuffet e alla presenza dell’europarlamentare Herbert Dorfmann. Sostanzialmente, ciò che è emerso dal meeting è che sono necessarie soluzioni condivise a livello europeo e “il grado di tutela deve essere abbassato affinché si possano adottare a livello nazionale decisioni sui prelievi”, ha sottolineato Schuler ricordando che dagli anni '70 a oggi il numero dei lupi in Italia è passato da 100 esemplari a circa 2.000 e che anche gli attacchi ai circa 80.000 animali al pascolo ogni anno sulle malghe altoatesine sono diventati sempre più frequenti. “Il lupo, che in Italia è visto quale simbolo per la natura e pertanto degno di tutela, produce sempre più conflitti sia in agricoltura che nel turismo”, ha aggiunto l’assessore. 

 

E in Francia?

Molto seria è la situazione sul territorio francese dove i danni sarebbero notevoli, dal momento che i 360 lupi ufficialmente censiti, come hanno riferito i rappresentanti della delegazione d'Oltralpe, secondo le stime sarebbero in realtà circa 600, in circolazione tra l’altro in zone abitate. In Francia i fondi messi a disposizione per la tutela delle greggi ammontano a 23 milioni di euro e a circa 3 milioni di euro quelli per il rimborso dei danni. In ogni caso, hanno riferito i partecipanti all’incontro, l’insicurezza fra la gente rimane. 

Non solo lupi

Oltre ai lupi - ha spiegato Dorfmann - rappresentano un problema anche gli ibridi ovvero gli incroci fra lupi e cani. A tal proposito, una risposta a un’interrogazione al Parlamento europeo fa riferimento al fatto che in caso di incroci non si debba più parlare del lupo quale "canis lupus", e pertanto sancisce il fatto che gli ibridi non sono degni di tutela così elevata. “Una soluzione europea è l’obiettivo a cui si mira assieme ai parlamentari francesi che si sono dimostrati partner affidabili anche in altri settori dell’agricoltura. Nell’ambito della politica comunitaria della UE (GAP) è ora importante garantire i mezzi finanziari necessari: l'Unione Europea continua a puntare su un’agricoltura in sicurezza e su uno standard vitale adeguato per gli agricoltori richiedendo la salute degli animali, la tutela dell’ambiente e alimenti sicuri”, così Dorfmann.