Kultur | Concorso

Undicesima edizione del "Premio Merano-Europa"

Scrivere (e tradurre) sul confine: stamane la presentazione del Premio Letterario Internazionale "Merano-Europa" che nel 2015 giunge alla sua undicesima edizione.

Il premio a cadenza biennale promosso dal meranese “Passirio Club” – che da storica squadra di calcio è diventata nel corso degli anni un'associazione culturale – nasce nel 1995 con tre sezioni (poesia, letteratura, traduzione) mentre nel 2015 si propone in una nuova versione totalmente bilingue. Saranno quattro le sezioni in cui si articola il concorso che dispensa 14 mila euro di premi ai vincitori: narrativa italiana e tedesca, traduzione di una lirica dal tedesco all’italiano (“Ich habe den Apfel nicht berührt, das Waffeleisen, den See” di Thomas Kunst) e di un'altra dall'italiano al tedesco (“Il tempo” di Claudio Alvigini, vincitore della sezione poesia del Premio 2013). A partire dalla decima edizione si è avviata la collaborazione con il Lyrikpreis Meran, nella scelta e valutazione delle poesie da tradurre, e con la casa editrice alphabeta. Come membri della Giuria figurano tra gli altri Stefano ZangrandoRoberta Dapunt, Ferruccio Delle Cave, Kurt Lanthaler, Ludwig PaulmichlThomas Kager e Francesca Melandri, autrice dei due romanzi Eva dorme e Più alto del mare, già presente nella Giuria del premio 2013.

Nell'undicesima edizione verrà nuovamente assegnato il “Premio speciale Edizioni alphabeta Verlag”: all’autore verrà proposto un contratto per la pubblicazione di una sua opera. Il Comitato organizzatore pubblicherà in un volume, sempre edito da alphabeta, le opere dei primi tre classificati, la cui premiazione avrà luogo nel corso di una serata d’onore il 10 ottobre 2015.

Come si legge nella prefazione di “Scrivere sul confine – Racconti vincitori del Premio Letterario Internazionale Merano-Europa 1995-2013” a cura di Paolo Valente (alphabeta, 2013), “la Merano europea non sarebbe concepibile senza i poeti e gli scrittori che, attratti da un richiamo misterioso (spesso per motivi di salute), l'hanno frequentata nel corso dei secoli, soprattutto dalla seconda metà dell'Ottocento. A partire da Heinrich Noë, che ne descrisse la primavera, o da Paul Heyse, che le dedicò alcune novelle, Merano ha ospitato o dato i natali (altri vi riposano in pace) ad autori di ogni nazionalità e caratura” quali Karl Wolf, Beda Weber, Rilke, Kafka, Malaparte, Ungaretti, Quasimodo ed Ezra Pound, quest'ultimo nella residenza di Brunnenburg, ai piedi di Castel Tirolo. Stefan Zweig considerò la città del Passirio il luogo in cui “il nord e il sud, la città e la campagna, la Germania e l'Italia, tutti questi aspri contrasti si fondono placidamente. […] Qui la natura ha scritto sul mondo con grafia equilibrata e tondeggiante e con lettere multicolori la parola Pace”.

Qui il bando e il regolamento del Premio letterario Merano-Europa.