Gesellschaft | L’osservatorio

Nido, quanto ci costi

Con 506 euro al mese Bolzano è il secondo capoluogo più caro d’Italia - dopo Lecco - per la prima infanzia. Regione al vertice della classifica. Fortuna, niente aumenti.
asilo nido
Foto: Pixabay

Un servizio importante e di qualità, ma anche un salasso per il portafoglio delle famiglie. Bolzano con 506 euro mensili di retta media nel 2019/2020 è dopo Lecco il capoluogo dove gli asili nido costano di più in Italia. A livello regionale il Trentino Alto Adige risulta al vertice della classifica, in virtù di un esborso medio di 472 euro (a Trento sono 437) rispetto alle altre zone del Belpaese e ad una media nazionale di 303 euro

 

Indagine sulle strutture comunali

 

I dati, qui disponibili con tutte le tabelle locali, provengono dall’Osservatorio prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva, realizzato nell’ambito del progetto  Consapevolmente consumatore, ugualmente cittadino finanziato dal Ministero dello sviluppo economico. L’indagine, spiegano i promotori, ha interessato le rette applicate al servizio di asilo nido comunale in tutti i capoluoghi di provincia, con riferimento ad una famiglia tipo composta da tre persone (due genitori e un minore di età da 0 a 3 anni) e con un indicatore Isee pari a 19.900 euro. Le rette rilevate fanno riferimento all’anno educativo in corso 2019/2020 e riguardano gli asili nido a tempo pieno, dove presenti, con frequenza per cinque giorni a settimana.

 

Un’Italia divisa

 

Il quadro che emerge è di un’Italia divisa su tariffe, posti disponibili, agevolazioni per le famiglie: al nord si registrano le rette più alte, ma anche maggiori misure di agevolazione per le famiglie; il sud invece più contenuto sui costi, seppur in aumento rispetto all’anno precedente, pecca sulla disponibilità di posti. Le tendenze sono differenti: nelle regioni settentrionali si assiste ad una spesa in decremento sull’anno precedente, al centro è stabile mentre sale nelle regioni meridionali (+5,1%).

 

 

Guardando alle città, i capoluoghi di piccola o media dimensione e un’economia fiorente sono anche quelli più cari. Lecco ottiene il primato di centro più costoso, con i suoi 515 di retta mensile a bambino, anche se la Lombardia nel suo complesso si ferma a 366,5 euro e Milano il costo è di soli 232 euro, contro i 427 di Mantova e i 421 di Sondrio. In Piemonte Cuneo è prima con 458 euro, seguita da Alessandria (425 euro) e Torino (404). In Veneto (media di 351 euro) Belluno è il capoluogo più caro, per i suoi 477 euro richiesti che portano la città in terza posizione nazionale, e Vicenza è a 465. In Emilia Romagna (314 euro di media) non si va oltre i 431 euro di Forlì, ma a Ferrara se ne pagano solo 225.

All’opposto, Catanzaro è il capoluogo il più economico con 100 euro mensili. 

 

Niente aumenti in regione

 

Riguardo alla copertura, trova posto in un asilo nido a livello nazionale poco più di un bimbo su cinque, ma la copertura è assai variegata fra le diverse regioni: si va dal 34,3% dell’Umbria al 6,7% della Campania. In Trentino Alto Adige si attesta al 25,3%.

 

Nota positiva per Bolzano e Trento: la retta è rimasta invariata rispetto al 2018/2019. Situazione ben diversa ad esempio ad Andria, dove c’è stato un incremento boom del 105,5% (da 146 euro dell’anno prima ai 300 di quello in corso).