Kultur | Libri e conferenze

Nuccio Ordine ad INUTIL/MENTE

Nuccio Ordine presenta, nel terzo incontro della rassegna culturale Inutil/mente, il suo libro "L'utilità dell'inutile", presso il liceo “G. Carducci” di Bolzano.
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Foto: Ph. Michela Garofalo e Shakira Casin

“Esistono saperi fini a sé stessi che – proprio per la loro natura gratuita e disinteressata, lontana da ogni vincolo pratico e commerciale – possono avere un ruolo fondamentale nella coltivazione dello spirito e nella crescita civile e culturale dell’umanità”.
Scrive così, Nuccio Ordine, nell’introduzione di “L’utilità dell’inutile” (Bompiani, 2013) ispirando Alex Piovan a curare la rassegna culturale Inutil/mente che si terrà a Bolzano fino al 12 dicembre. Dopo il primo appuntamento – l’aperitivo musicale con letture tenutosi al Foyer del Teatro Cristallo – venerdì scorso ha avuto luogo, nell’Aula Magna del liceo “G. Carducci” l’incontro con il professor Nuccio Ordine. La conferenza si apre citando le antologie e il professore, rivolgendosi a decine di studenti, dice che queste non saranno mai in grado di farli appassionare quanto la lettura integrale di un classico. “I classici sono sempre nostri contemporanei” ricorda Ordine “ e sono strumenti che servono a interrogarci sul presente”. È una premessa che ritorna, nel corso dell’incontro, alla mente di tutti i presenti, rappresentando un principio dal quale si è partiti e al quale si farà inevitabilmente ritorno. È proprio partendo dalla letteratura, un sapere considerato ‘inutile’ dalla maggior parte delle persone, che Nuccio Ordine ha appassionatamente sottolineato l’importanza del sapere libero, basato sulla curiosità dell’individuo e assolutamente sciolto da ogni finalità economica. A tal proposito il professore apre una riflessione sul sistema moderno, che tenta ogni giorno di più di trasformare gli studenti, massimi fruitori del sapere, in consumatori passivi, vittime di una società concentrata sul conseguimento di un titolo di studi, piuttosto che sulla conoscenza. Una conoscenza non proiettata direttamente al profitto, ma che serve a coltivare la propria persona. Si è perso, secondo Ordine, non solo il gusto di insegnare, ma anche il gusto di imparare: “la Buona Scuola la fanno i buoni professori, che a loro volta formano buoni studenti, non la fanno i computer”. L’estrema burocratizzazione del sistema scolastico è diventata infatti un labirinto dal quale difficilmente i professori riescono a uscire per dedicarsi realmente al loro mestiere. La trasmissione del sapere richiede passione, mentre l’acquisizione richiede lentezza e fatica. Si è concentrato proprio su questo punto il professor Ordine dicendo che la velocità e la conoscenza non sono termini associabili, che per imparare bisogna faticare. Il professore rivendica a spada tratta la necessità di ritrovare, soprattutto nella scuola, la gratuità e il piacere della conoscenza, affinché gli studenti siano un domani, non automi fissati sul profitto, ma individui capaci di coltivarsi e sviluppare una società umana e civile. Questa deve ritrovare il valore profondo del sapere, perché “il sapere non si compra con i soldi”. Nuccio Ordine conclude l’incontro come l’ha cominciato, ovvero rivolgendosi agli studenti: “Sarete l’impegno e lo sforzo che metterete nelle cose che farete” e cita, ritornando sul suo valore, un classico del Novecento:
 

“l'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.”

La rassegna culturale Inutil/mente continua con i prossimi appuntamenti: Incontro con Paolo di Paolo e Michela Monferrini (30 novembre,Corto Circuito, ore 20:30); Incontro con Paolo Zardi (05 dicembre, COOLtour, ore 20:30); Aperitivo con Fucina Culturale Machiavelli di Verona (12 dicembre, Foyer Teatro Cristallo, ore 18.00)

Ana Andros

COOLtour