Chronik | Bolzano

Hotel Città, una gelateria “temporanea”

Il Comune affida il locale chiuso. La MenoDiciotto declina l’offerta ma accetta di fornire il gelato al nuovo gestore. E l’albergo? “Pronto in primavera”.
hotel città, piazza Walther, Bolzano
Foto: Salto.bz

“Speriamo che il nuovo locale possa aprire al più presto, magari già a metà settembre”. Renzo Caramaschi, sindaco di Bolzano e candidato alle prossime comunali, conferma il progetto a cui sta lavorando l’amministrazione. L’obiettivo è non lasciare chiuso l’Hotel Città-Stadthotel, almeno nei tavolini e negli spazi del piano terra affacciati su piazza Walther, in attesa che venga individuato il prossimo gestore dell’albergo (il bando scade a fine mese). La soluzione è un affidamento temporaneo ad un operatore della ristorazione. Le voci in città avevano indicato MenoDiciotto, marchio di Torino presente con proprie filiali in Europa, Usa e Cina, e già insediato a Bolzano con un proprio punto vendita nella vicinissima piazza della Parrocchia. Luca Grassi, titolare e fondatore assieme al fratello Marco, nega: l’azienda, racconta, ha rifiutato l’offerta del Comune, dando però la disponibilità di fornire il proprio gelato all’operatore terzo che sarebbe pronto a riempire lo spazio. 

 

Missione piazza Walther

 

La missione della giunta uscente, condivisa dal vicesindaco e candidato Svp Luis Walcher, è animare lo storico palazzo di proprietà comunale, come anticipato dal quotidiano Alto Adige. In altre parole, non lasciare “un buco” nel salotto buono di Bolzano, un colpo d’occhio negativo per residenti e turisti che Roberto Zanin, candidato del centrodestra, ha già denunciato pubblicamente accusando Caramaschi di aver sbagliato tutto sul rilancio dello storico albergo.

 

 

In effetti, come ha precisato il sindaco, l’amministrazione è corsa ai ripari in seguito alla decisione della famiglia D’Onofrio, i precedenti gestori del Città, di non voler prolungare l’affidamento giunto a scadenza. “Ci sono stati dei tentennamenti, poi si sono aggiunte le complessità del Covid e in quella fase è arrivato il no definitivo dei D’Onofrio” spiega il sindaco, dando una risposta indiretta a Zanin. Il Comune è quindi rientrato in possesso dell’immobile, bisognoso un’ingente ristrutturazione e di investimenti per portarlo all’altezza dell’offerta alberghiera di qualità. 

 

La soluzione temporanea

 

L’amministrazione ha quindi optato per una gara (il bando, già pubblicato, scade il 24 settembre) con cui trovare il futuro concessionario trentennale della struttura, il quale dovrà anche sostenere i costi dei lavori, degli arredamenti e delle dotazioni interne. Il problema, come segnalato anche da Zanin, è che nel frattempo l’angolo di piazza Walther è rimasto vuoto e desolato. Di qui la soluzione dell’affidamento temporaneo, ad un esercente che nell’ottica del primo cittadino potrà negoziare con il futuro gestore privato dell’hotel un eventuale prolungamento della propria presenza. Gli sviluppi diranno se l’incastro potrà andare in porto.

Siamo onorati della richiesta del Comune, ma alla fine abbiamo detto di no, avremmo dovuto montare tutto per tre mesi. Riforniremo però la gelateria (Luca Grassi, Meno18)

Quella che riguarda la gelateria MenoDiciotto è quindi una possibilità che è sfumata, anche se non completamente. L’azienda torinese, fondata nel 1986 dai fratelli Luca e Marco Grassi, attivi nel ristorante di famiglia “Al Gatto nero”, allora due stelle Michelin, è presente con le proprie insegne in Europa, Stati Uniti, Cina e in diverse città italiane, fra cui appunto Bolzano. Secondo il titolare, Luca Grassi, il contatto è arrivato dalla stessa amministrazione bolzanina. “Abbiamo già parlato con il Comune. Potevamo essere interessati, ma alla fine abbiamo declinato. Montare la struttura per tre mesi, con tutto quello che serve, i banchi frigoriferi, è uno sforzo notevole. L’abbiamo già comunicato all’Ufficio patrimonio: siamo stati onorati del coinvolgimento, ma abbiamo deciso di non farlo”. Da Torino però è giunto un ok: “Sempre dall’ufficio patrimonio ci hanno chiesto se siamo disponibili a fornire il gelato al nuovo gestore con cui sono in trattativa. Dunque, abbiamo detto di sì. Se son rose dunque fioriranno. Noi abbiamo oltre una cinquantina di negozi in giro per il mondo, tre di proprietà e gli altri gestiti da operatori nostri clienti. Si vede che il nostro prodotto è apprezzato, anche a Bolzano”.

 

 

 

“Speriamo che il nuovo gestore apra presto” auspica in ogni caso Caramaschi, affiancato da Walcher. Il vicesindaco spiega che gli spazi interni sono stati lasciati in buone condizioni dai precedenti gestori, grazie al controllo dei funzionari comunali preposti alla riconsegna. “Nel primo sopralluogo - ricorda Walcher -, avvenuto il 29 giugno, i nostri tecnici hanno segnalato che mancavano delle sistemazioni interne. La riconsegna è stata dunque spostata al 14 agosto. In quella data in effetti l’immobile era a posto, così come era stato consegnato dal Comune”.

Il nuovo Città-Stadthotel potrebbe aprire nella prossima primavera. Le aziende specializzate altoatesine sono in grado di rifare un albergo in sei mesi (Caramaschi e Walcher)

 

Il futuro dell’albergo storico

 

Riguardo al futuro dell’albergo, risalente al 1913, l’amministrazione uscente spera in tempi rapidi sia per l’individuazione del nuovo gestore che per la ristrutturazione. “Le aziende specializzate nelle riqualificazioni alberghiere in Alto Adige sono in grado di rifare un hotel in sei mesi - chiarisce Walcher -. Servono però operatori con la forza economica per una simile operazione”. Il nuovo Città-Stadthotel potrebbe quindi aprire “nella prossima primavera”, aggiunge Caramaschi. Ma per il momento resta poco più che una speranza.