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Tra risparmio e viabilità

Il Comune di Merano alle prese con la nuova galleria di Monte Benedetto e le possibile strategie energetiche. Ecco le novità.
Merano
Foto: Othmar Seehauser

Mentre prosegue il dibattito, anche all’interno di giunta e consiglio comunale meranesi, sul prezzo da pagare per una futura viabilità più scorrevole e dunque “green”, il governo di Merano guarda alle prossime settimane che saranno segnate da emergenze legate al riscaldamento e alla illuminazione pubblica.
Si inizia dalla sede della Giardineria e del Cantiere comunale in via Kuperion. Per la vicesindaca Katharina Zeller “gli obiettivi europei di riduzione dei consumi energetici fino al 2030 e il recente aumento dei prezzi dell’elettricità e del gas metano ci impongono di individuare urgentemente soluzioni di risparmio e anche misure atte a rendere più efficiente la gestione e il consumo delle risorse energetiche all’interno delle nostre strutture”.
Non solo. Per Zeller, che è anche assessora all’Ambiente “risparmiare non solo genera benefici economici per l’intera comunità ma rappresenta anche un comportamento etico e virtuoso per assicurare una migliore gestione delle risorse disponibili”.

 

“Dopo aver preso visione dell’analisi, redatta dall’energy manager del Comune Marco Masin degli edifici comunali più energivori, ovvero di quelle strutture che presentano consumi più elevati, l’esecutivo ha deciso di procedere innanzitutto alla regolazione degli impianti. In particolare, per abbattere i costi relativi all’approvvigionamento di gas metano per il riscaldamento, verranno effettuati interventi di bilanciamento e di ottimizzazione degli impianti termici della sede della Giardineria e del Cantiere comunale situata nella zona artigianale di Maia Bassa”, ha chiarito Zeller.
Secondo le stime presentate dalla ditta specializzata myWarm-Italia, con simili interventi si può ottenere una riduzione dei costi in bolletta fino a un massimo del 30% a fronte di un investimento di circa 15.000 euro - ammortizzabile in quattro anni - oltreché un aumento significativo del comfort all’interno dell’edificio. Edificio che, oltretutto, è sede del servizio manutenzione immobili e dell‘energy management, e questo potrà agevolare i tecnici nel valutare i benefici del provvedimento.
Katharina Zeller si è impegnata ad adottare presto altre misure “ma abbiamo bisogno ancora di alcuni giorni di approfondimento”.
Un tema (e soprattutto una futura operatività) che di approfondimento sembra averne (quasi) da vendere è quella del futuro della viabilità meranese.
Dopo la serata informativa di lunedì, aperta a cittadine e cittadini, sul progetto della teleferica Merano-Scena con un probabile “passaggio” per Dorf Tirol (la proposta è stata formalizzata a chi eroga a livello nazionale i fondi Pnrr ”green” estesi alle Province autonome), si è tornati anche su Monte Benedetto.
“Benedetto di nome e di fatto”, si inizia a ironizzare a Merano perché ben tre progetti ne prevedono “buchi” e gallerie (garage in caverna, futura teleferica e i lavori per la circonvallazione).
Intanto, nella serata di martedì, si è discusso in consiglio comunale del progetto per la realizzazione dell’autorimessa sotto monte Benedetto. Alla riunione informativa sono intervenuti, per spiegare a consiglieri e consigliere le caratteristiche tecniche dell’opera e per rispondere alle loro domande, il presidente della Meran Centrum Parking spa, Georg Oberrauch, e i progettisti, gli ingegneri Manfred Ebner e ingegner Aribo e l'architetto Arno Ebner.

 


“Si è trattato – informa il sindaco Dario dal Medico  - di una riunione voluta dall’amministrazione comunale proprio per illustrare il progetto nel suo complesso, ma in particolare per chiarire dubbi e timori in merito alla modalità dei lavori, che dovrebbero prendere il via presumibilmente nel corso del mese di ottobre. Ebbene, ho dovuto purtroppo constatare – allarga le braccia il primo cittadino -  che solo una parte del Consiglio vi ha preso parte e che si è preferito deviare l’attenzione dall’argomento all’ordine del giorno ponendo quesiti su questioni che esulavano dal tema principale e che comunque potranno essere affrontate in altre circostanze. Trovo anche perlomeno curioso che il gruppo consiliare Verdi.Grüne.Vërc - Die Liste.La Lista Paul Rösch, che ha fatto parte della maggioranza di governo dal 2015 al 2020, abbia deciso di presentare solo ora una serie di interrogazioni sul progetto, frutto di lunghe e approfondite trattative condotte direttamente".
“Ribadisco – ha proseguito Dal Medico - la mia piena comprensione a tutte le persone che saranno direttamente interessate dal cantiere perché residenti nelle immediate vicinanze. In municipio ho ricevuto finora tutte le cittadine e tutti i cittadini che ne hanno fatto richiesta proprio per cercare insieme soluzioni che consentano di limitare al massimo i disagi. I contratti già in essere e il cronoprogramma concordato e ribadito fin qui a chiare lettere in ogni passaggio dell’iter non ci lascia però spazio di manovra, se non a rischio di una richiesta di risarcimento milionario. Oggi come oggi il Comune non può, in via autonoma, decidere di eseguire i lavori in modo diverso da quanto pattuito contrattualmente. Abbiamo impegni precisi nei confronti dell’impresa, della popolazione e anche della Provincia”.
In attesa di una eventuale replica dei Verdi cittadini, si registra una nuova presa di posizione sul progetto della funicolare Merano-Scena. Arriva dal Pd meranese ed è firmato da Daniela Rossi Saretto, autorevole veterana della Res Publica in riva al Passirio.
Alla assemblea di lunedì al Kursaal “erano presenti  per il Partito Democratico alla presentazione del progetto della funicolare Merano-Scena il consigliere comunale di Lana Franco Nietzsch e l’ingegnere Giuseppe Panusa informa la consigliera – e secondo la soluzione illustrata da tecnici della Provincia, la funicolare partirà dal parcheggio Karl Wolf di Merano. Un punto di partenza dove è possibile ipotizzare - per gli esponenti del PD - uno spazio per un servizio di navette, come previsto anche da numerosi documenti sulla mobilità urbana, per evitare di usare l’automobile e cambiare mezzo di trasporto in una logica di intermodalità: autobus, mezzi a fune, bicicletta, sentiero pedonale, treno ecc”.

Entrambi gli esponenti del PD sottolineano che si tratta, quindi, di un progetto per migliorare e rendere maggiormente sostenibile la mobilità cittadina


la Presa di posizione del Pd meranese prosegue così: “E’ possibile così collegare tra loro punti importanti di Merano: la stazione ferroviaria di Merano, l'ospedale di Merano, il centro scolastico Karl Wolf”.
Rossi Saretto conclude: “Entrambi gli esponenti del PD sottolineano che si tratta, quindi, di un progetto per migliorare e rendere maggiormente sostenibile la mobilità cittadina, grazie anche all’opportunità del finanziamento del PNRR. Dalla relazione dei tecnici si deduce, infatti, una riduzione del traffico delle auto private del 26%, un risparmio del 10% del tempo di viaggio per gli spostamenti coi mezzi pubblici ed una importante riduzione di anidride carbonica all'anno” La firma ufficiale è: La Segretaria Circolo Partito Democratico Merano e Burgraviato Merano.
Dal Monte Gruviera, pardon Monte Benedetto, all’imminente inizio dell’anno scolastico in provincia di Bolzano, confermata per lunedì 5 settembre.
Per far fronte alle richieste delle famiglie meranesi, la giunta comunale “ha deciso di attivare presso l'asilo nido Maddalena di Canossa in via Maia una ulteriore sezione. La struttura ospiterà quindi complessivamente 60 bambini e bambine. Stiamo lavorando già da diversi mesi – ricorda l’assessora Emanuela Albieri - alla revisione del regolamento che disciplina l’accesso delle famiglie ai servizi di prima infanzia”.
Sono previsti altri provvedimenti analoghi? Per ora, no.