Umwelt | Trasporto pubblico

200000(0) Euro extra… e tutto va bene?

I bus a idrogeno della gara in corso costeranno non 650 ma 850mila Euro cadauno, perché? Ma tutto tace per una perfetta "congiura del silenzio" da "muro di gomma"?
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Foto: Michele De Luca

La gara per i 10 (+2) bus a idrogeno è in corso dal 19 settembre, scadeva inizialmente il 25 ottobre ma il termine è stato prorogato al 19 novembre, ore 12.00. In tutto questo, come avevo già evidenziato, risalta il costo dei bus che, rispetto agli iniziali 650mila Euro, è salito a 850mila, come risulta dagli atti di gara, come risulta l’enorme costo di manutenzione a cui si aggiunge il costo del carburante per egual cifra.

Ebbene, tutto va bene? Al di là di aver fatto una gara in piena campagna elettorale e, a pensar male, evidentemente si è cercato di fare in modo che finisse “sottotraccia”, il silenzio attorno alla vicenda è assordante.

Zero reazioni, zero prese di posizione, per un acquisto che tra l’altro, come nel 2012, andrà a penalizzare nuovamente il rinnovo della flotta di Sasa. La sintesi del servizio di Rttr Alto Adige in cui sono stato intervistato è perfetta: l’elettrico che inquina. Perché di fatto vuol dire mantenere in strada bus vecchi impedendone la sostituzione non sapendo attualmente, nonostante le richieste fatte, che piani di rinnovo della flotta ci saranno, a partire dal piano da 62 milioni di Euro (gli ex 100 milioni di fine maggio).

Torniamo a questi 200.000 Euro “extra”. La cifra preventivata da tempo per i nuovi bus H2 era già apparsa in una risposta dell’assessore Mussner del 10.2.2017 e del 29.6.2016. In quest’ultima si legge:

Il costo di un nuovo autobus a cella combustibile ammonterà a max. 650mila € e i costi di manutenzione si ridurranno a ca. 0,50-0,80 €/km.

Insomma, come mai allora ci si trova davanti ad un maggior costo di 200mila Euro, somma con la quale, per intenderci, ci si compra oggi un autobus a gasolio Euro VI?

In questo articolo si parla dei 650mila € per bus che saranno acquistati in tre città tedesche senza ulteriori aggiunte:

The 650,000 euros cost per bus is currently still high initial costs, which represent a financial challenge. 

Pure in una slide di una presentazione dell’ottobre 2017 e ribadito nel Performance Assessment Handbook dei progetti Jive e Mehrlin di cui a si parla sempre e solo di 650mila €:

Tenders will require capex below €650k for a base 12m bus, excluding additional parts (CCTV, extra doors, Wi-Fi etc.). Articulated bus tenders will require capex below €1m

(CAPital EXpenditure = spese in conto capitale )

In questa scheda della città di Aberdeen, che partecipa al progetto Jive, pare di capire indirettamente che il costo di 650mile € sia un requisito per ottenere il finanziamento europeo e, fra l'altro, sotto tale cifra:

Price: as required by the European Funding requirement of less than €650,000 per bus

In poche parole, il silenzio persistente su questo aspetto fa legittimamente pensare che qualcosa in quel bando non torni proprio perché l’impianto di video sorveglianza o una porta in più (si presume che il bus base da 12 metri sia stato previsto a due porte e non a tre) non possono certo costare ben 200mila Euro in più! Che poi corrisponde grosso modo al finanziamento europeo che verrà concesso ad ogni bus.

Il persistente silenzio in materia dà da pensare, come dà da pensare il “muro di gomma” innalzato in generale sul tema dei trasporti pubblici. Tale questioni dei costi dei bus H2, infatti, l’avevo sollevata il 9 ottobre in sala di rappresentanza quando sono state presentate le linee programmatiche del prossimo PUMS. Era presente il fulgido presidente Pagani che non ha fatto una piega di fronte alla mia domanda sui costi e che ben si è guardato dal rispondere perdendosi in un intervento cacofonico infarcito di politichese e privo di ogni significato pratico. Anche una non risposta è, però, pur sempre una risposta.