Dominik Paris
Foto: upi
Gesellschaft | Il cappuccino

Cittadino del mondo?

Sulla scia della querelle intorno allo sciatore Dominik Paris.

Buon anno (einen guten Rutsch…) anche da questa rubrichina. Che promette di tornare ad essere più presente nell’anno che verrà. Intanto, ecco la testimonianza che abbiamo raccolto sulla scia della querelle sullo sciatore Dominik Paris italiano, o sudtirolese, o abitante di (Val d’) Ultimo e così via. Ah, dimenticavo: carabiniere nel gruppo sportivo dell’Arma.

“Salve, sono il nuovo campione della rincorsa del bus numero 3 (quando passa, mai che sia in orario) della città di Merano. Mi chiamo Klaus ma non vi dirò di più. Desidero però protestare pubblicamente perché il mio nome e le mie ultime gare vinte sono rimbalzate sui media locali con l’imbarazzante collegamento tra me e la città di Merano.

Nulla di più forzato. Vivo sì a Merano e non trascorro le mie giornate solo rincorrendo il bus numero 3, soprattutto nelle tratte dove le fermate verso Lazago e da Lazago sono una di fronte all’altra. Dunque, con il pericolo in più di attraversare la strada, sulle strisce, ma ignorato dai turisti italiani e svizzeri per colpa di una vecchia tradizione di in-educati e non solo quando sono alla guida.

Basta con il collegamento forzato tra una persona e la città o la nazione dove è nata. Io mi sento cittadino del mondo e non permetto a nessuno di ricordarmi – anche se è vero – che prendo lo stipendio, vari contributi, etc, dallo Stato italiano

Allora, sui giornali risulto meranese, con tanto di riferimento araldico al Comune pubblicato accanto al nome. Ma io non ci sto. Al posto di Merano, preferisco infatti Mairania (al liceo prendevo sempre dal 6 al 7 in latino anche se non studiavo), poi Meranò nel periodo in cui la città piaceva molto alla nobiltà francese, poi Merrrrànnn quando i conti di Tirolo hanno rivolto lo sguardo in giù dal loro castello, poi Meranu grazie ad alcuni turisti sardi e Meran Meran, battezzata così da un gruppo di musicisti appassionati di musical.

Dunque, basta con il collegamento forzato tra una persona e la città o la nazione dove è nata. Io mi sento cittadino del mondo e non permetto a nessuno di ricordarmi – anche se è vero – che prendo lo stipendio, vari contributi, etc, dallo Stato italiano. Quello di Roma, per capirci.

E su Roma non fatemi aggiungere altro.

Allora, auguri a tutti e una domanda: chi è in grado di dirmi dove posso ritirare il primo premio per la rincorsa del bus numero 3? 

Infine, qualcuno chiuda le virgolette di questo intervento. Ecco”.