Politik | MERANO

"Per cambiare la città servono 8 anni"

I programmi a lungo termine (due mandati) del sindaco, Dario Dal Medico. "Un luogo per vecchi? No, ma sull'intrattenimento per i giovani occorrerà fare di più"
Dario Dal Medico
Foto: Comune di Merano

Avvocato cassazionista, padre di due figli entrambi studenti in medicina, Dario Dal Medico, 54 anni tra alcune settimane, è il nuovo sindaco di Merano dal 24 ottobre. Guida una giunta di sei componenti, caratterizzata da una parità linguistica e di genere che – anche se prevista legalmente – non è stata sempre applicata da governi cittadini precedenti.

Prima di entrare nel Dal Medico-pensiero vediamo alcune delle recenti decisioni dell’esecutivo meranese. Il 28 dicembre  è stato varato il Piano del Verde della città di Merano, “che - ha sottolineato la vicesindaca Katharina Zeller - nasce dalla necessità di condividere una strategia per la gestione e lo sviluppo del verde urbano di Merano con il particolare obiettivo di preservare l’eredità di verde urbano che è stata realizzata negli ultimi 150 anni. Una strategia importante, perché garantirà che in futuro il verde urbano venga considerato, pianificato, progettato, protetto dove necessario e gestito come una vera e propria infrastruttura fondamentale, per migliorare la vivibilità e attrattività della città, come d’altronde era stato fatto agli arbori di Merano città di cura a cavallo tra il 19° e il 20° secolo".
Altra notizia di fine anno: nel 2022 i servizi sociali non subiranno aumenti delle tariffe. "Il provvedimento – ha spiegato l’assessore Stefan Frötscher – è stato adottato dall'esecutivo all’unanimità nella consapevolezza che è indispensabile aiutare quanti, anche in conseguenza degli effetti economici e occupazionali della pandemia, hanno più bisogno del nostro aiuto".
Entro domani (31 dicembre), la giunta Dal Medico definirà il Documento programmatico 2022 che periodo gennaio-febbraio 2022 verrà sottoposto all'esame e all'approvazione del Consiglio comunale.
Un’ultrima segnalazione:  l’articolo 16 del Regolamento di polizia urbana “vieta tassativamente su tutto il territorio comunale l'accensione di fuochi d'artificio e il loro lancio, lo sparo di petardi, bombette, mortaretti e razzi di qualsiasi tipo”. Umani grandi e piccoli, cani, gatti ed altri animali sentitamente ringraziano.
 
Salto.bz: Sindaco Dal Medico, chi è stato il primo a “presentarle il conto” dopo la sua elezione e la formazione della giunta?
 
Dario Dal Medico: Nessuno mi ha “presentato il conto” in tantissimi si sono fatti vivi per necessità per scadenze, perché dopo un anno di commissariamento tanti cittadini e cittadine, tante associazioni, tante istituzioni avevano bisogno di un referente con il quale parlare.
 
Chi, ad esempio?
 
Le associazioni sportive che avevano bisogno del rinnovo dei contributi. Parlo anche delle società “in house” e delle “partecipate” che aspettavano input politici. E poi tantissime persone alla ricerca di un nuovo confronto con l’amministrazione pubblica. Nessuno ha chiesto il conto.
 
Neanche i contadini della Svp che sono stati determinanti nel ballottaggio che lei ha vinto?
 
No, assolutamente.
 
E tra coloro che si sono fatti vivi, qualcuno ha destato il suo stupore perché lei non se lo aspettava?
 
Nessuno mi ha stupito, per dirla come mi chiede lei.
 
Il Landeshauptmann Kompatscher le ha telefonato?
 
Ci siamo scritti e poi visti a un convegno sul clima organizzato a Merano, pochi giorni dopo la mia elezione. Non ci siamo stretti la mano ma battuto il pugno per rispettare le regole sanitarie.
 
 
Noi della maggioranza abbiamo un margine molto risicato ma ne siamo consapevoli dall’inizio.
 
Lei crede alla teoria dei primi cento giorni di governo per dimostrare come si lavora?
 
Non necessariamente, possono anche essere meno. Un clima di cambiamento, in questo caso dell’amministrazione di Merano, si può percepire anche prima di cento giorni. E spero proprio che questo possa accadere, lo dimostra l’approccio al problema della falda di Sinigo ad esempio. 
 
Le ultime critiche, per ora, alla sua giunta, riguardano pochi aiuti e poco interesse verso le mamme. Che cosa risponde?
 
Si tratta di critiche fuori luogo. Soprattutto abbiamo già chiarito tutto durante il dibattito in consiglio comunale per l’approvazione del bilancio 2022. In quella sede, la parte più consapevole dell’opposizione ci ha riconosciuto che è stato approvato un bilancio redatto dai tecnici. Non un bilancio politico, bensì un documento scritto da tecnici al termine dell’anno di commissariamento 2020-2021 del Comune di Merano.
 
E la sua giunta, allora?
 
Questa nuova amministrazione non è potuta intervenire se non in extremis e su un’unica variazione.
 
Ovvero?
 
Abbiamo inserito il 30 novembre 2022 un finanziamento per il rifacimento dell’interno del teatro Puccini. Il 30 novembre tecnicamente e giuridicamente è l’ultima data possibile per fare variazioni al bilancio. Ricordo che il 30 novembre si è tenuta la prima seduta della giunta che io guido. Io non mi sarei lanciato in una polemica così infelice e controproducente.
 
Il vostro primo intervento è stato dunque in materia di cultura sul teatro Puccini. Ma ce n’è un altro.
 
Il Puccini riavrà i colori al suo interno dell’epoca in cui fu progettato. E ricorderemo anche Monika Gamper, presidente dell’ente teatro e scomparsa da poco. Abbiamo anche concretizzato l’incarico per la progettazione del complesso scolastico Stams di via Roma. Che riunirà scuole italiane e tedesche in un contesto di unione e non di divisione di istituti di diversi gradi. Un progetto molto impegnativo per il quale si dovrà attingere a fondi anche nazionali.
 
Torniamo al bilancio discusso e approvato prima di Natale 2021. Il bilancio deve essere presentato entro la fine dell’anno solare?
 
Sì. E in assenza di un indirizzo politico in periodo di commissariamento i tecnici hanno provveduto come potevano. Poi, ci sono state le sedute del consiglio comunale per votare lo stesso documento. ecco perché la critica su presunti pochi aiuti alle mamme da parte nostra non esiste proprio.
 
 
Il Puccini riavrà i colori al suo interno dell’epoca in cui fu progettato.
 
L’assessora Albieri come ha reagito?
 
Ha intanto immediatamente ampliato la flessibilità degli orari di ingresso di tre scuole per l’infanzia, solo per cominciare. Le scuole apriranno a partire dalle 6.30 e per molte mamme è importante.
 
Ok, ma l’opposizione gioca sempre un ruolo in un consesso come quello comunale, provinciale o nazionale. Stimola, mette in guardia. E poi voi in consiglio avete anche un problema di numeri, giusto?
 
Noi della maggioranza abbiamo un margine molto risicato ma ne siamo consapevoli dall’inizio. E così abbiamo deciso coscientemente di intraprendere questa strada perché durante le trattative per la formazione della giunta abbiamo visto che c’era sintonia con la nuova Svp e si sarebbe potuto lavorare bene. Questo, per ora, lo confermiamo. Il clima che si respira in giunta è assolutamente armonico.
 
Ah sì? Non accade invece che gli assessori già impegnati in giunte precedenti facciano i saputelli con chi come lei è alla prima esperienza?
 
Nessun saputello. Chi ha più esperienza la mette al servizio degli altri assessori. Sono due su sei ed è già importante.
 
Oltre tutto per un mandato che scadrà fra tre anni e mezzo, dopo i 12 mesi del commissariamento. Intanto, qualche settimana fa è stato rivelato che ci sarebbe stato già un accordo segreto tra lei e la Svp. Che cosa replica, una volta per tutte?
 
La vicenda non mi riguarda direttamente. Se c’è stato un accordo, esso sarebbe stato stipulato tra la Svp e le Liste che hanno vinto al ballottaggio 2021. Io non ho mai partecipato a questi incontri né stipulato accordi. Si tratta di presunti accordi datati 2019. Quando io non ero neanche lontanamente stato coinvolto nell’avventura politica che mi ha portato a candidarmi sindaco di Merano.
 
E questo quando è accaduto?
 
Solo nel febbraio 2020. Saranno semmai i diretti interessati a chiarire. Io non ho nulla da aggiungere.
 
Prima della vittoria di alcune settimane fa, nel 2020 lei ha perso al ballottaggio. Che cosa provò?
 
Ne abbiamo preso atto. E abbiamo all’epoca dato la disponibilità per la formazione di una giunta che rispettasse le consistenze dei vari partiti e delle liste all’interno del consiglio comunale del 2020.
 
E dal suo punto di vista, Paul Roesch come si è comportato allora?
 
Si è tentata una forzatura. Da parte del sindaco che era stato eletto si è tentato di avere una maggioranza assoluta in giunta quando non aveva la maggioranza assoluta in consiglio comunale. Andando oltre i princìpi della democrazia: per carità, è solo il mio ragionamento basato, però e attenzione, sui numeri di allora.
 
 
Se c’è stato un accordo, esso sarebbe stato stipulato tra la Svp e le Liste che hanno vinto al ballottaggio 2021. Io non ho mai partecipato a questi incontri né stipulato accordi
Con il risultato di un anno di commissariamento di Merano, al di là del rigore del commissario incaricato.
 
Senza nulla togliere all’operato della dottoressa Bruzzese che ha fatto la sua parte, è mancata inevitabilmente e profondamente una funzione politica di gestione di quell’anno.
 
Abbiamo parlato di primi provvedimenti. Sulla sicurezza in città che cosa ha in mente? Peraltro tra poche settimane Merano perderà il suo comandante della Municipale, Fabrizio Piras, che guiderà la Municipale di Bolzano. Da voi si farà un concorso perché nessuno dei collaboratori di Piras ha i requisiti per succedergli direttamente.
 
Sulla sicurezza mi sono già confrontato con il Commissario del governo e con le forze di polizia e i Carabinieri.
 
Servono più agenti sul territorio, sì o no?
 
Certo che sì. Ci sono agenti della polizia di Stato disposti a trasferirsi a Merano a condizione di trovare appartamenti in affitto a prezzi che non siano i prezzi locali. Stiamo cercando alloggi dignitosi per queste persone. La polizia locale non ha invece funzioni di ordine pubblico ma altre importanti incombenze.
 
Problema risolto entro Pasqua 2022?
 
Solo ad essere ottimisti, devo dirlo.
 
Ancora prima che la sua giunta si insediasse, l’opposizione della Lista Roesch vi contestava cassonetti dei rifiuti sempre sporchi. In questo caso, si è trattato di un autogol di chi vi ha criticato: ma il problema a Merano è molto sentito e nei giorni strettamente natalizi si è aggravato. Soluzioni?
 
Siamo già al lavoro. Durante i mercatini abbiamo implementato i servizi di raccolta e ci sono anche due operatori in più in centro. Novità devo dire molto apprezzata. Abbiamo incontrato i vertici di Asm, anche in una seduta di giunta. Il piano strategico 2022-’24 prevede più repressione ma anche più prevenzione sui rifiuti illegali. Per i controlli faremo riferimento alla polizia locale e soprattutto a incarichi esterni di società di sicurezza private. Ne va della salute, dell’economia e della immagine di Merano.
 
Non c’è dubbio. Dunque con quali tempi agirete?
 
Tempi brevi, questo mi sento di affermarlo.
 
E Sinigo? Le chiedo della falda ma anche di alcuni ex dipendenti dello stabilimento chiuso e che sono ancora disoccupati.
 
Sulla falda, come ho detto, abbiamo fretta. Fretta di iniziare i lavori per risolvere il problema. In gennaio si creerà un gruppo di lavoro che presiederò. La falda è sempre esistita: ne abbasseremo il livello e probabilmente ripristineremo l’idrovora. Parliamo di un progetto ampio, secondo me anche sovra-comunale. Dovremo coinvolgere i Bacini Montani e la Provincia.
 
I lavoratori ancora disoccupati di quella realtà?
 
Il Comune di Merano non può permettersi di assumerli. Oltre tutto per incarichi pubblici è obbligatorio il patentino di bilinguismo. Stiamo però dando una mano ad Eco Center per trovare una sistemazione a queste persone.
 
Merano è una città per anziani? Per bambini? Per tutti?
 
Secondo me Merano è una città per tutti. Me lo confermano anche i miei figli che studiano fuori ma che hanno intenzione di tornarvi per vivere e lavorarvi. Entrambi studiano Medicina. Tanti loro amici faranno lo stesso. Sul piano sportivo e culturale le offerte non sono poche. Forse sull’intrattenimento occorrerà fare di più.
 
Costituiremo una sorta di Consulta culturale meranese, presieduta dall’assessora Emanuela Albieri.
E la cultura in città? Ci saranno ancora finanziamenti a pioggia senza una valutazione preventiva della qualità e del respiro delle singole iniziative?
 
Costituiremo una sorta di Consulta culturale meranese, presieduta dall’assessora Emanuela Albieri. Ne abbiamo già individuato i componenti e da loro aspettiamo input e proposte.
 
Quali saranno i prossimi impegni con Salzburg, città gemellata con Merano e di cui non si parla mai in città?
 
Il gemellaggio si è sviluppato in ambito culturale con lo scambio di opere d’arte. La pandemia ha bloccato ogni nuova iniziativa e frenato quelle in corso. Ho in mente di dare nuova vita e forma ai gemellaggi, coinvolgendo i giovani e favorendo uno scambio culturale. È un progetto cui tengo molto e che ho condiviso con l’assessora Albieri.
 
Perchè Merano non è sede universitaria come Bressanone (e ovviamente Bz)? Conta (ancora) poco o ci sono state negligenze da parte delle precedenti giunte? E voi che cosa farete? 
 
Bolzano ha in programma di accentrare le sedi universitarie nel capoluogo in un’ottica di avvicinamento logistico che può avere un senso. Io penso che noi dobbiamo preservare le scuole alberghiere meranesi e dare nuova linfa creando per esempio un’Accademia del Gusto, un’eccellenza nel settore gastronomico.
 
La notizia ufficiale di martedì 28 dicembre è che sarà radicalmente riqualificata la stazione ferroviaria. Che cosa ne pensa?
 
Siamo molto contenti che RFI dia avvio ai lavori di ristrutturazione della stazione. L’edificio di per sé è molto bello, ha degli indiscutibili pregi architettonici che dovranno esser in parte recuperati. Ho avuto modo di vedere il progetto sul quale però occorre dire che il comune non ha molta voce in capitolo giacché il nostro intervento è limitato. In ogni caso sono sicuro che l’edificio ne uscirà rivalutato.
 
Essere sindaco ha anche dei privilegi? Lei risiede a Lagundo/Algund. Arriva in Comune a Merano con l’auto blu?
 
Non ci sono auto blu. Uso sempre e solo la bici. Ne ho una old style e con i freni a bacchetta. In alternativa vado a piedi.
 
Qualche privilegio l’avrà.
 
Non ho ancora capito quali sarebbero ma non mi interessano. Mi è stato offerto un telefono cellulare di servizio che ho lasciato all’amministrazione. Uso il mio telefono e me lo pago anche.
 
Lei e la vicesindaca avete in comune una sola assistente.
 
Abbiamo voluto confermare la segretaria signora Martina Rechenmacher che ha la memoria storica di questi uffici e sa come condurre il lavoro. Ne siamo già contentissimi. E poi Katharina Zeller ed io siamo in grado di sbrigare molte cose del Comune personalmente, senza bisogno di aiuto e magari intasando la segreteria. Per ora funziona.
 
I padroni di Merano spero proprio siano e saranno i meranes
 
A Merano comandano solo gli albergatori: è vero?
 
No, non è vero. Per ora nessuno ha tentato pressioni o insistenza. I padroni di Merano spero proprio siano e saranno i meranesi.
 
Uscendo dallo slogan?
 
Non credo sia uno slogan. Posso dire che moltissimi meranesi mi fermano in strada e fermano i miei colleghi di giunta perché sono soddisfatti di avere di nuovo una amministrazione politica della città. E “questa” amministrazione, poi.
 
Di quanti anni ha bisogno la sua giunta per raggiungere i risultati che avete prefigurato?
 
Otto anni. Ovvero due mandati.
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Hartmuth Staffler Do., 30.12.2021 - 15:17

Mich wundert es, dass dieser Dal Medico acht Jahr einkalkuliert, um Meran zu ruinieren. Nach meiner Einschätzung schafft er es bereit in vier Jahren, weil er sich ja auf die wohlwollene Unterstützung der SVP verlassen kann, die ihm alles durchgehen lässt, wenn sie nur ihre eigenen Schäfchen ins Trockene bringen kann.

Do., 30.12.2021 - 15:17 Permalink
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Hartmuth Staffler So., 02.01.2022 - 16:29

Antwort auf von Mart Pix

Nur weil ich einen nationalistischen italienischen Bürgermeister und eine charakterlose Meraner SVP kritisiere, empfinde ich mich nicht als sinnlos. Ich finde es als sinnvoll, mich für die Allgemeinheit einzusetzen, das schließt für mich eine Unterstützung der Meraner SVP-Mauscheleien aus. Andere Menschen mögen das anders sehen, aber jeder Mensch hat nun einmal eine andere Vorstellung davon, was für ihn sinnvoll ist.

So., 02.01.2022 - 16:29 Permalink
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Sigmund Kripp Do., 30.12.2021 - 19:08

Im gesamten Interview keine Frage zum (Auto)verkehr. Dabei scheint mir, dass die Gruppe um den Bgm. Dal Medico gerade dahingehend Gelüste aufweist, die nicht den Anforderungen der Klimapolitik entsprechen.
Und auch keine Frage zum Kasernenareal! Auch dort scheint es übergroße Gelüste zu geben! Warum dazu keine Fragen? Wird das Kasernenareal eine Bürgerinnenstadt oder eine Investorenstadt? (hier nur Maskulinum)

Do., 30.12.2021 - 19:08 Permalink
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Livia Minnea Sa., 01.01.2022 - 09:47

A Merano serve urgentemente un'ulteriore biblioteca, dove i cittadini possono leggere e studiare. Serve subito, entro l'anno 2022, non fra otto anni.

Sa., 01.01.2022 - 09:47 Permalink
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Sigmund Kripp Mo., 03.01.2022 - 07:50

Ist denn Meran nicht vom Klimawandel betroffen? Ich denke er ist es, der uns in Zukunft die Agenda diktiert! Und nein, ich fahre so oft nach Meran, wie es mir dünkt, und werde zu Meran immer meine Meinung äußern. Diese Stadt ist viel zu schön, um sie einer rückwärtsgewandten Auto- und Immobilienlobby zu überlassen! Tut mir leid!

Mo., 03.01.2022 - 07:50 Permalink