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“VivaVirgolo non è d'interesse pubblico”

Lettera aperta delle associazioni alla Provincia per fermare il progetto di SIGNA. "No ai musei e all'Auditorium sulla collina". Dubbi anche sulla sicurezza geologica.
lettera aperta sul Virgolo
Foto: Salto.bz

Una mattinata di sole, con il naso all'insù rivolto verso il Virgolo che ancora allunga la sua ombra sulla città. La collina (abbandonata) dei bolzanini diventata territorio di contesa, contrappone da un lato le mire espansionistiche della SIGNA di René Benko e del suo plenipotenziario in città Heinz Peter Hager, inventori di “VivaVirgolo”, e dall'altra i commercianti del centro storico con le realtà ambientaliste e una buona fetta della società civile contrari a qualsivoglia progetto speculativo sulla collina. Si ritrovano davanti al Museion molte delle associazioni cittadine che nel 2015 lottarono invano contro il Kaufhaus “Waltherpark”, ora in fase di realizzazione. Questa volta lo strumento di pressione è una lettera aperta indirizzata al Landeshauptmann, al Sindaco di Bolzano, alla Giunta comunale e provinciale. L'appello alla Provincia, che dovrà esprimersi sul PPP della SIGNA, è che la proposta “VivaVirgolo” non venga dichiarata “di interesse pubblico”.

Tra i primi firmatari (senza partiti) Lab:bz, il Dachverband für Natur- und Umweltschutz, i Fridays for Future, l'Heimatpflegeverband, CGIL, WWF, FAI, VKE, Mountain Wilderness, l'Alpenverein, Centaurus, ambiente&salute, la Fondazione Architettura, ar/ge kunst, BAU, Lungomare, blufink, ma anche singoli cittadine quali Waltraud Kofler Engl e Marialaura Lorenzini. La richiesta è di “impedire che parte dello spazio verde del Virgolo venga utilizzato solo a fini di lucro privato e turistico e non a servizio degli abitanti di Bolzano” sottolineando l'importanza di un Museum Quartier, una Passeggiata dei musei facilmente accessibile per studenti e turisti in cui inserire il nuovo Museo archeologico: “Il palazzo ex Enel ha un affaccio su via Dante ed uno sui prati del Talvera, servito da ciclabile. Un turismo sostenibile dovrebbe evitare il mordi e fuggi e invece invitare a conoscere le altre bellezze della città lungo percorsi pedonali e ciclabili”.

 

“Non rispettate le norme urbanistiche”

 


“La proposta „Viva Virgolo“ della società Signa non è un progetto sostenibile” scrivono le realtà associative cittadine, “il progetto di musei ed auditorium, ristorante, belvedere e funivia prevede una sigillatura del terreno agrario/boschivo di 4 ettari con il necessario abbattimento di centinaia di alberi”. Un progetto, secondo i sottoscrittori, del tutto incompatibile con il Masterplan, con il Piano urbanistico comunale (PUC) e il Piano urbano per la mobilità sostenibile (PUMS) nonché con le norme della Tutela degli insiemi e del Piano paesaggistico del Comune di Bolzano. Inoltre VivaVirgolo potrebbe pesare sui contribuenti: “Per il trasferimento del Museo Archeologico, di quello di Scienze naturali e dell’Auditorium – si legge nella lettera – la Signa chiederà per 50 anni un affitto dalla Provincia, ossia da noi cittadini e cittadine, al termine dei quali gli edifici passeranno al demanio provinciale che dovrà provvedere al loro risanamento/restauro. Funivia e ristoranti rimarranno per sempre alla Signa”.

 

 

“Quale sicurezza?”

 

Questo progetto porta alla distruzione di un'area verde, alla sua cementificazione e al consumo di suolo, per l'interesse di un privato. Un intervento non in linea con gli obiettivi sul clima” sottolineano i Fridays for Future. Anche il VKE prende posizione “a favore dell'utilizzo del Virgolo per la cittadinanza, per le famiglie e i bambini. Auditorium, musei e altre strutture devono restare facilmente raggiungibili, non con una funivia all'interno di strutture di proprietà della SIGNA. E le auto dove le mettiamo? L'impatto sul traffico è compatibile con gli obiettivi di mobilità sostenibile?”. Per Franco Tessari di Mountain Wilderness “il rispetto dell'ambiente e della montagna parte anche alla radice, dalla pianura”. Dal punto di vista tecnico, “le questioni di sicurezza sono pesanti: urbanizzare un'area priva d'una viabilità d'accesso porta a realizzare infrastrutture pesanti. Ci sarà bisogno di una strada, con tutte le conseguenze geologiche del caso”.

Si richiede perciò nella lettera “un’accurata analisi geologica e geotecnica e uno studio ai sensi delle direttive per la redazione dei Piani delle zone di pericolo”. Ci si domanda “come potrà essere gestita un’evacuazione nel caso in cui si verificassero emergenze o per un guasto dell’impianto a fune”. Viste le caratteristiche della viabilità esistente, “è evidente che dovrà essere realizzata una nuova strada di accesso, sia per il cantiere che per permettere la percorribilità dei mezzi di soccorso e dei mezzi necessari per la gestione e la manutenzione delle nuove edificazioni”. Hager spiegò che il “nuovo tracciato verrà realizzato a partire dalla strada comunale per il Colle, dunque lungo le pendici instabili del Virgolo, sovrastanti un'infrastrutture di importanza sovranazionale come la A22, 4 linee di alta tensione ed il metanodotto che serve la val d’Isarco e la val Pusteria”.

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Massimo Mollica Fr., 14.01.2022 - 21:37

Inutile ripeterlo ma " i commercianti del centro storico con le realtà ambientaliste e una buona fetta della società civile contrari a qualsivoglia progetto speculativo sulla collina" nel 2015 hanno perso 40 a 60, quando la città ha potuto scegliere. Non mi sorprenderebbe se urlassero: " LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI!" Che poi, a ben vedere, i bolzanini oltre al Waltherpark avevano votato anche per riqualificare il Virgolo, che ora è totalmente abbandonato. Ma chi se ne frega della democrazia. Ipetiamolo chi ha votato sì è uno schiavo e basta. Potrei controbattere punto per punto alle loro motivazioni, e lo potrei fare con fatti e la logica, ma non servirebbe a nulla. Un'ideologia oltrepassa la realtà. Non lo dico io lo dice la storia.
p.s. ho sempre considerato il confronto un elemento prezioso. Oggi però ho capito che la vita è troppo breve per perdere tempo con chi segue un' ideologia.

Fr., 14.01.2022 - 21:37 Permalink
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Massimo Mollica Sa., 15.01.2022 - 07:45

Guardi, tanto per chiarire una volta per tutte. Non rispondo a chi non mette nome e cognome. Non rispondo a chi non ci mette la faccia. Lo faccio per combattere le fake news e l' odio social. Lei è libero di fare come vuole io pure. Oltre al fatto che aggiunge considerazioni che non appartengono a un realtà che ti obbliga a dover lavorare per portare il pane a casa, mentre c'è gente che ha il lusso di protestare perché sogna un mondo tutto suo, ma solo a Bolzano. Perché poi se costruiscono un centro commerciale grande come il Twenty a Lagundo o 3 musei a Plan De Coromes, nessuno fiata.

Sa., 15.01.2022 - 07:45 Permalink
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Massimo Mollica Sa., 15.01.2022 - 12:50

Contravvenendo alle mie regole, e quindi sbagliando, a non rispondere a gente anonima, provo ad articolare un concetto. A me di Benko non me ne frega nulla, così non me ne frega nulla di tutte quelle figure milionarie che praticamente hanno in mano la città con un'infinità d'immobili. E parimenti non me ne frega nulla delle lobbi di chi decide al posto della maggioranza cittadina. A me interessa solo di Bolzano Bozen. Io amo questa città perché mi ha dato i natali. Io ho un amore sviscerale per questa città che è stata tanto bistrattata e denigrata da chi non è bolzanino ma anche dai bolzanini stessi. Questa città rappresenta l' Europa tutta con le sue contaminazioni, la sua opulenza e le sue tante contraddizioni. E' qui che troviamo tutti i problemi e tutte le bellezze di un'Europa, che praticamente è morta. Bolzano Bozen è la mia città!
Il Suo ultimo commento denota solo un odio sviscerale per un imprenditore. Se questi avesse proposto di poggiare un secchiello sul Virgolo, si sarebbero comunque smosse associazioni per criticarlo. E tale odio di fatto rende ipocrite tutte le altre obbiezioni.
E tate ipocrisia è amplificata dal fatto che nel resto del mondo tutte queste obiezioni scompaiono. Il problema del consumismo, della cementificazione, dell' etc. etc. si verificano solo a Bolzano Bozen, perché da altre parti nessuno ha aperto bocca. Per il centro commerciale di Lagundo, grande come il Twenty, non ho sentito nulla. Solo qui valgono certe considerazioni!
E la sopracitata ipocrisia è ulteriormente amplificata dal fatto che certe contro proposte arrivini solo ora, non ventanni fa! Dov'erano i Verdi ventanni fa? Quando Thun, con i propri soldi, aveva poposto di creare il parco io ero stra contento. Perché se un privato caccia dei soldi per riqualificare una zona è una cosa buona e giusta! Crea posti di lavoro, bonifica una zona praticamente dimenticata e ne beneficia tutta la comunità potendo ritornare in un posto dimenticato. E non dobbiamo denigrare il privato o il businnes perché è da essa che arrivano le tasse, con le quali paghiamo i servizi! Queste sono le regole del gioco. E se non vi sta bene dovete proporne delle altre, ma devono essere fattibili!
Trovo inoltre scandaloso che i sindacati si oppongano alla creazione di posti di lavoro, indipendentemente da chi vengano creati, perché il lavoro è fondamentale, soprattutto in questo momento di crisi. E ad oggi sul Virgolo non c'è lavoro!
Questo odio focalizza un'impressionante attenzione su un aspetto che di fatto risulta marginale rispetto ai problemi veri di questa città! Se davvero siete sensibili ai commercianti perché non ci si batte verso il caro immobili e affitti? Perché non si combatte su chi realmente sta soffocando questa città?
Se siete tanto ecologisti e contro la cementificazione perché non si obbliga tutti gli edifici di questa città a installare pannelli fotovoltaici? (io vorrei farlo sul mio balcone ma tra condomini, comune, provincia e beni culturali sto fresco). Perché non si fanno pagare tasse altissime ai tanti locali sfitti e incompleti? O si finazia ulteriormente per l'adozione del teleriscaldamento?
Detto tutto questo, dove venga messa la mummia, che detto tra noi, è solo marketing, non mi interessa. Ma non mi si venga a dire che se posizionata sul Virgolo è uno scandalo e sono stra sicuro che ai benetasti commercianti del centro non sottrarrebbe un solo cliente. Tanto con gli attuali parcheggi posizionati in centro il traffico non diminuirà (lo sarebbe solo se le macchine viaggiassero sotto terra) e per il bene di questa città, che io amo, io lo accetto, pur vivendo in centro.
Aggiungo che se Benko non dovesse fare la funivia e la relativa strutta, solo perché non c'è Ötzi, allora mi piacerebbe che il comune, per il bene comune, espropiasse il terreno e lo proponesse ad altri privati. E se non c'è alcuno, solo allora, sganciasse i soldi per la riqualificazione. Visto che al tempo del referendum la SIGNA aveva promesso tale riqualificazione.
Non scriverò più nulla in merito ma se qualcuno volesse discuterne di persona non mi sottrarrò, visto che io ci metto la faccia e lo ribadisco: amo la mia città!

Sa., 15.01.2022 - 12:50 Permalink
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Manfred Klotz So., 16.01.2022 - 07:48

Antwort auf von Massimo Mollica

Condivido al 100%. Soprattutto il passaggio dove mette in risalto l'ipocrisia di chi dopo essere stato in letargo per 20 anni, ora critica l'iniziativa privata. Mi permetto di aggiungere che, qualora si intervenisse con soldi pubblici, magari criticherebbe poi pure lo sperpero.

So., 16.01.2022 - 07:48 Permalink
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Massimo Mollica Sa., 15.01.2022 - 16:51

Signorə Cri, mi creda, non perdo tempo a insultare le persone. E se Lei ha provato questo me ne scuso. Io ho posto dei concetti dimostrando incoerenza (va meglio come termine?) in primis da parte di chi ha manifestato. E' il mio punto di vista e l' ho motivato con concetti. Ora, sarebbe logico che chi ha manifestato confutasse le mie tesi, per dare senso alla manifestazione stessa. Ma questo non avverrà e nemmeno Lei lo ha fatto. E non solo avvalora le mie tesi ma rende sterile Salto che diventa un mero posto alla Facebook.
Mi creda Bolzano Bozen non è in termini assoluti bella ma è bellissima per la sua realtà! Qui si trovano tutte le contraddizioni del mondo. Qui c'è gente ricchissima e pure chi, in sedia a rotelle, muore all'addiaccio. In questa città si trova tutta la la tragedia dell'umanita. Oltre a incontrarsi il mondo tedesco e quello italico, con le tante sfumature, oltre che sudamerica, nordafrica e cina. Qui c'è solidarietà ma tanta indifferenza. Manca solo il mare.
Concludo alla Sua maniera: L’alternativa c’è, si tratta di un mondo privo di guerre dove tutti si rispettano e le donne vengono lasciate libere di vivere come vogliono e ogni bambino vive un'infazia felice e gli animali non vengono maltrattati ne cacciati. La saliuto pure io.

Sa., 15.01.2022 - 16:51 Permalink
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Profil für Benutzer lab:BZ Laboratorio Urbano - Stadtlabor
lab:BZ Laborat… Mo., 17.01.2022 - 19:34

Lab:bz non è in alcun modo collegato ai commercianti del centro storico di Bolzano. Siamo un gruppo indipendente di cittadini dell Alto Adige, molti con un background in architettura, pianificazione del territorio e della mobilità. L'indirizzo e-mail menzionato alla fine dell'articolo è purtroppo sbagliato. Chi volesse aggiungere la propria firma alla lettera può scrivere a [email protected].

Mo., 17.01.2022 - 19:34 Permalink