Gesellschaft | Il lutto

Addio a Michele Bolognini

Il noto giornalista bolzanino si è spento a 46 anni. Il cordoglio del sindacato, dell'Ordine, dell'Agenzia di stampa e del presidente Arno Kompatscher.
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Foto: (c) Facebook

Lo stronzo, e cioè il tumore, come Michele Bolognini chiamava l’ospite indesiderato che combatteva da due anni, era ricomparso un mese e mezzo fa. Nessuno se lo aspettava. Una recidiva rarissima, un vero caso clinico. Il cancro, veramente stronzo, sembrava non operabile. Poi, invece, si è accesa una luce e si sono intravisti margini per un intervento. Nelle prime ore l’operazione sembrava andata bene. Poi delle complicazioni hanno fatto precipitare tutto in poche ore. E la luce si è spenta.  Michele Bolognini, 46 anni, vicecaporedattore dell’Agenzia di stampa provinciale, dopo l’intervento non si è più risvegliato. Il suo cuore ha cessato di battere la mattina di sabato 19 febbraio. Lascia la moglie Daniela, due figli, Simon e Nico, la madre Vanna e la sorella Laura.

Michele Bolognini era molto noto, non solo a Bolzano, per la sua attività di giornalista sportivo, sia su carta che in tv. Per anni è stato il “vocione” delle telecronache dell’Hcb Bolzano su Video 33. Leggendarie le sue urla di gioia in occasione delle vittorie in Ebel.

Poco prima di Natale il quotidiano Alto Adige aveva pubblicato una bella intervista di Massimiliano Bona in cui Michele Bolognini spiegava come aveva affrontato la malattia, che in quel momento sembrava avergli dato un periodo di tregua. Il suo atteggiamento sinceramente e profondamente resiliente aveva colpito tutti. Questo post, pubblicato il 19 dicembre 2021, giorno del suo compleanno, è un vero inno alla vita.

Da quando lo stronzo ha deciso di venire a farmi compagnia, ho pensato che avrei dovuto trovare un modo per fermare il tempo. Ecco... diciamo che esteticamente l'operazione non mi è riuscita un granchè bene, ma pian piano me ne farò una ragione :-)
Quando ho scoperto cosa mi aspettava, di anni ne avevo 44. E da questo punto di vista, le cose non sono cambiate di una virgola. I 45, infatti, li compirò quando tutto questo sarà finito, quando lo stronzo si sarà stufato di passeggiare nel mio corpo. Di conseguenza, il 19 dicembre 2020 ho festeggiato i 44 bis. E oggi, 19 dicembre 2021, posso festeggiare i 44 ter. Grazie a tutte le persone che hanno perso anche un solo secondo della loro giornata per rivolgermi un pensiero. Grazie a tutte le persone che hanno attraversato accanto me il 44 bis e il 44 ter. So che non è stato facile, so che non è facile, so che non sarà facile. "Mollare" è spesso la scelta più semplice e più comoda da fare. Alle volte anche la più comprensibile, a dire il vero. Beh, non potete sapere quanto gusto possa dare quella sensazione di continuare a lottare. Per vincere le piccole e le grandi battaglie. Per guardarsi allo specchio senza rimorsi. Per avere la coscienza pulita davanti a tutto e davanti a tutti. Per arrivare al 44 qater, e poi avanti e avanti. E avanti ancora. Fino al giorno in cui potrò finalmente dire di avere 45 anni.  E mi potrò un attimo rilassare. Tanti auguri a me.

Visto che lo sanno molte persone non ha senso omettere che Mike, così lo chiamavo, è stato per me che scrivo queste righe un vero, grande amico. Smetto per qualche istante i panni del cronista per dire semplicemente, affranto, che se ne è andata una persona meravigliosa che ha contribuito a rendere più bella, piena e sensata la vita di un sacco di altre persone. Mancherai, caro Michele. Mancherai tantissimo.

Di seguito una breve nota del sindacato giornalisti a firma di Rocco Cerone.

Attraverso le colonne di Salto.bz, il Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige insieme a tutte le articolazioni Assostampa di Bolzano e di Trento, INPGI, CASAGIT, UNGP, USSI, esprimono solidarietà e vicinanza e si stringono attorno alla famiglia ed ai colleghi di Michele Bolognini in questo tristissimo momento.Lo ricordiamo come un grande e valoroso professionista. Al giornalismo viene a mancare una voce autorevole, saggia. Ciao Michele, che la terra ti sia lieve.

Una nota è arrivata anche dall'Ordine dei giornalisti.

La morte di Michele Bolognini lascia attoniti i colleghi e le colleghe per la giovane età e per la repentina scomparsa. Lo abbiamo avuto come compagno di viaggio nel Consiglio di disciplina dell’Ordine regionale. Partecipe e attento, finché ha potuto prima che il male ne aggredisse la forte fibra. Impegnato nella vigile attenzione al rispetto della deontologia professionale da parte di tutti i colleghi e tutte le colleghe. Misurato nel giudizio, magnanimo con chi, per disattenzione o per errore, era convocato davanti al collegio di disciplina. Michele Bolognini è stato una bella persona prima che un professionista preparato e stimato. Ci stringiamo commossi alla Sua famiglia con la quale condividiamo il dolore.

Lissi Mair, presidente del Consiglio dell’Ordine dei giornalisti,

Giuseppe Di Cesare, presidente del Consiglio di disciplina dell'Ordine,

Alberto Folgheraiter,  già presidente del Consiglio di disciplina dell'Ordine,

 

Questo il comunicato dell'Agenzia di Stampa della Provincia di Bolzano.

Agenzia di stampa e comunicazione, le colleghe e i colleghi della redazione e tutto il mondo dell’amministrazione provinciale piangono la scomparsa di un grande collega, un amico ed un professionista esemplare.  Il giornalista Michele Bolognini è spirato prematuramente nella notte all’età di 46 anni in una clinica di Monaco Baviera, dove era ricoverato da alcuni giorni. Ha perso l’ultima battaglia, quella con la vita, che ha affrontato con forza e coraggio in tanti mesi prolungati di malattia. Nato e cresciuto a Bolzano, laureato in Scienze politiche all'Università di Padova, Michele Bolognini era il vice-caporedattore dell'Agenzia di stampa e comunicazione dal gennaio 2016, all’interno della quale era una figura molto preziosa nell’attività di coordinamento all’interno della redazione in lingua italiana. In tanti anni di giornalismo ha sviluppato il suo lungo e brillante percorso professionale fra carta stampata, radio e televisione, portandolo ad occuparsi di politica, economia e sport. All’interno della redazione in lingua italiana, Michele Bolognini ha assicurato lo sviluppo contenutistico e tecnico dell'intera redazione attraverso vari progetti e ha incrementato le attività di informazione attraverso i social media. L’hockey su ghiaccio è sempre stata la sua grande passione, coltivata nel tempo con costanza e lungimiranza, che lo hanno reso una delle voci più importanti di questa disciplina a livello nazionale.

Il ricordo del Presidente Kompatscher e della redazione

Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, esprime il cordoglio personale a nome dell’intera amministrazione provinciale. “Con la prematura scomparsa di Michele Bolognini – sottolinea – la Provincia perde un prezioso collaboratore che ha sempre lavorato per tanti anni con passione e grande competenza. Ci mancheranno molto la sua umanità e la sua simpatia. Il nostro pensiero, in questo momento molto difficile, va alla sua famiglia e ai suoi parenti”.

“Michele Bolognini si è sempre battuto per un'informazione indipendente, credibile e rapida per i cittadini, incarnando così quei valori che hanno sempre caratterizzato l'Ufficio Stampa” – evidenzia Claudia Messner, direttrice dell’Agenzia di stampa e comunicazione, alla quale fa eco il caporedattore Guido Steinegger. “Michele Bolognini lascia un grande vuoto in tutti noi – sottolinea Steinegger – la sua professionalità, l’integrità giornalistica, la sua umanità e la sua chiarezza sono alcune delle doti che in questi anni hanno permesso a Michele di irradiare un’autorità naturale, nei tanti anni di lavoro che abbiamo condiviso all’interno della redazione”.

Tutte le colleghe e i colleghi dell’Ufficio stampa e comunicazione della Provincia si stringono con affetto alla moglie Daniela e ai figli, per la scomparsa di un grande collega ed un amico che mancherà tanto a tutti noi.   

 

 

 

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luigi spagnolli Sa., 19.02.2022 - 14:31

Grazie Fabio Gobbato per avere mirabilmente espresso la sintesi della vita, delle opere e della personalità di Michele. Aggiungo una considerazione: spesso avere un padre ingombrante - e di Giancarlo Bolognini nessuno può negare che avesse una personalità straripante - costituisce un ostacolo alla propria affermazione personale. Michele invece era riuscito, anche negli ambiti in cui Giancarlo era stato protagonista, a ritagliarsi un suo spazio, una sua credibilità, un apprezzamento diffuso riferito a lui per quello che era: una persona seria, gentile, riservata, affidabile. Mancherà a tutti noi. Buon cammino, Michele.

Sa., 19.02.2022 - 14:31 Permalink