Politik | Campagne blindate

La saga dei cancelli continua

Sbarrata per ciclisti e pedoni anche via Laura Conti all’altezza della conclusione della ciclabile che porta al nuovo centro lungodegenti in via Castel Firmiano.
Cancello in via Conti
Foto: Claudio Della Ratta Oltre

Sembra ormai il copione di uno scadente film surrealista, o di un cartone Hanna-Barbera, e invece è la normalità nella Bolzano di questo inizio di 2022, dove le campagne che circondano il capoluogo diventano di settimana in settimana più blindate e inaccessibili per i non residenti. Secondo quanto riferisce il consigliere Claudio Della Ratta di Oltre (ed è documentato fotograficamente) è stata infatti innalzata l’ennesima barriera per stoppare ciclisti e pedoni in uscita dalla città. “Hanno chiuso – riferisce Della Ratta - il cancello di via Laura Conti che permetteva, all’altezza della conclusione della ciclabile che porta al nuovo centro lungodegenti Melitta di via Castel Firmiano, a ciclisti e pedoni di arrivare a ponte Adige attraverso la stradina consorziale, evitando la pericolosa strada provinciale e la altrettanto pericolosa rotatoria”. Ed evitando anche ai più indisciplinati, viene da aggiungere, un pericolo contromano di 300 metri a filo della corsia preferenziale del bus che dall’Oltradige porta a Bolzano.

 

“Nella speranza che si apra finalmente un dialogo tra i proprietari delle strade consorziali che insistono sul capoluogo e l’amministrazione comunale al fine di rendere di nuovo percorribili a pedoni e ciclisti queste preziose arterie”, secondo Della Ratta “diventa urgente  anticipare la già prevista realizzazione della ciclabile che ora si interrompe all’altezza dell’accesso a via Laura Conti, facendola proseguire fino a Ponte Adige”.

Quello sollevato dal consigliere di minoranza è solo l’ultimo di una serie di casi in questa poco epica lotta tra città e campagna. Da anni, come noto, si cerca inutilmente una soluzione per via della Vigna. Ora il comitato che si batte per la sua riapertura ha raccolto 900 firme, ma non risulta che il Consorzio abbia alcuna intenzione di trattare e neppure il Comune di fare delle forzature riguardo alla servitù di passaggio. A metà gennaio tra la stradella San Maurizio in uscita dall’ospedale e Fossa Perele è stato installato un nuovo cancello che viene chiuso tutte le sere alle 19 e nel fine settimana. Pur paragonato come importanza dal sindaco Renzo Caramaschi a un problema del suo condominio, risulta però perfettamente in linea con la tendenza la modifica del tracciato della Ringpromenade per non disturbare gli abitanti del cuneo verde e per aggirare una proprietà privata a Rencio.  

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Hannes Bauer Do., 10.03.2022 - 16:39

Ma certo, tanto per Renzo nulla è mai importante e nulla vale il tempo dei suoi "uffici". Mi chiedo allora di cosa si occupino quest'ultimi o cosa è importante per lui. Non certo la viabilità, invariata, bloccata, oggetto di scherno da chiunque viene a visitare la città da decenni. Non certo misure contro l'aumento irreale e fuori da ogni realtà degli affitti e dei costi per le case. Non certo il rendere più bella la città (vedi progetto piazza matteotti, un pugno in un occhio di cemento armato per il cui progetto sono addirittura stati spesi soldi pubblici per degli architetti). Di cosa si occupa?

Do., 10.03.2022 - 16:39 Permalink
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Markus Lobis Do., 10.03.2022 - 19:01

Die Bauern verlangen die Solidarität der Bevölkerung, wenn der Milchpreis in den Keller geht oder die Futterpreise steigen. Sie wünschen Verständnis dafür, dass sie als höchst subventionierte Berufsgruppe Europas ihr Dasein abgesichert bekommen. Sie fordern systematisches Wegschauen, wenn man wissen möchte, wie viele von ihnen nur mehr auf dem Papier Bauern sind, aber die Vorteile des Bauernseins genießen (z.B. keine Gemeindeimmobiliensteuer zahlen). Die Bauern verweisen achselzuckend auf das böse Rom, wenn zur Sprache kommt, dass sie keine Steuern auf ihr Einkommen zahlen müssen und finden es naturgesetzlich begründet, dass ihre Häuser ohne weitere Begründung und mit hohen Beiträgen auf 1.500 Kubikmeter aufgeblasen werden können.
Sie verlangen recht resolut, dass die SüdtirolerInnen aus Solidarität höhere Preise für Lebensmittel aus der Region bezahlen.

Und wenn die Gesellschaft mal ein Entgegenkommen benötigt, um die Mobilität umweltgerechter und klimafreundlicher zu gestalten, sperren sie alles ab. Eigentlich ist das eine Riesen-Sauerei!

Do., 10.03.2022 - 19:01 Permalink