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Marco D'Assisi e il dovere della pace

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«La guerra è l'antitesi del diritto». Lo dica a Putin, gli dica di leggere Bobbio.
"La soluzione del dare armi è troppo facile e di corta visione." ma allora cosa si fa? stare a guardare come Putin distruggie e massacra?
"non conoscono, o non vogliono conoscere, le possibilità della resistenza popolare nonviolenta, delle lotte giuste nonviolente."
sará, ma con i migliaia di razzi russi che distruggono ospedali, scuole, condomini, infrastrutture non militari, in cosa consisterebbe la resistenza nonviolenta?
Non è più possibile giustificare una guerra - certo, ripeto: lo dica a Putin e ai militari russi, non a chi aiuta l'Ucraina a difendersi.
Le “tendenze naziste” presenti nei nostri modi di vivere poi, ecco, quest'accusa deride le vittime del nazismo.
Putin non ha nessuna intenzione di negoziare. Il suo obbiettivo è una resa incondizionata dell'Ucraina e la sua negazione identitaria. Come alternativa vede il suo annientamento militare
Per me é una lotta per la liberta. Provi a cambiare nel titolo "vittoria" con "liberta", e tutti dovrebbero capire il vero senso del suo articolo.
Un articolo pieno di luoghi comuni scritto da chi non ha un fucile puntato alla tempia. La guerra giusta non esiste, verissmo, ma la guerra giustificata si. Lo dice anche l'interpretazione del famoso art. 11 della Costituzione Italiana, spesso tirato per la giacchetta da chi crede che la pace sia un atto unilaterale.
In ogni paese in passato i movimenti di resistenza sono nati dopo un'invasione e il controllo del territorio da parte dell'invasore. Ed era sempre una resistenza cruenta. Ma è meglio prevenire il controllo del territorio da parte di un invasore.
Il ghandismo, prima che qualcuno lo butti al centro, non è paragonabile alla situazione in Ucraina. In primo luogo perché il Regno Unito non era la Russia e in secondo luogo perché la resistenza non-violenta degli indiani (neppure di tutti poi) capitanata da Ghandi ebbe successo solo perché avvenuta in un periodo in cui il Regno Unito si stava già ritirando da tutte le sue colonie, perché il controllo è risultato troppo dispendioso. Quindi prima di parlare di resistenza non-violenta è il caso di pensare bene alle circostanze.
Die Ukraine hat alles Recht sich zu verteidigen und ich bin dafür, dass wir Sie dabei unterstützen. Allerdings übertreibt Zelens´kyj, wenn er dazu aufruft, sogar die Krim zurückzugewinnen und den Krieg bis zur "völligen Befreiung der Ukraine" fortzusetzen. Andrerseits braucht Europa eine fairere Politik gegenüber Russland (nicht zu verwechseln mit Putin !); dabei ist die Geschichte zu beachten: auf Russland lasten traumatische Erfahrungen durch Aggressionen seitens europäischer Staaten und wir pflegen einen Raketen-Sperrgürtel gegen Russland. Europa darf nicht Kriegsspielplatz für außereuropäische Mächte sein ! Wir brauchen dringend die EU als Bundesstaat mit autonomer Außenpolitik und Verteidigung.
Concordo pienamente. Considerazioni teoriche condivisibili (non tutte) che non hanno nessuna applicabilità nella fattispecie. E, con rispetto, anche ingenue: vorrebbero applicare criteri, visioni, valori del mondo europeo e occidentale a realtà lontanissime (Russia) e lontane (Ucraina).
Bisogna invece rispondere a questo: cosa si fa, concretamente, quando un missile sventra un asilo, un ospedale, un palazzo residenziale? Cosa si fa quando un soldato russo, a Bucha, spara ad un civile in bicicletta? Cosa si fa, concretamente, quando i suoi commilitoni violentano le donne del villaggio?
Quando poi leggo che cortei di persone dovrebbero accorrere dalle capitali occidentali e frapporsi tra i carrarmati ucraini e i carrarmati russi (Marco D'Assisi)....be', allora mi dico che chi scrive questo non ha la più pallida idea di quello che succede in Ucraina. Anche solo per questo motivo tecnico: i russi non entrano in città con i panzer, ma lanciano missili da lontano, 50, 100, 500 km e, solo a distruzione avvenuta e nemico ritirato, avanzano. Non siamo a Tienanmen
Mi riferivo a Manfred Klotz
“ Quando poi leggo che cortei di persone dovrebbero accorrere dalle capitali occidentali e frapporsi tra i carrarmati ucraini e i carrarmati russi …”
Forse chi scrive queste cose è sotto l’effetto del fumo di incenso che contiene THC come l’hashish.
Le opinioni espresse possono essere lodevoli, ma nel migliore dei casi hanno un significato accademico. Cosa significa la pace se è accompagnata dalla perdita della libertà e dei diritti umani?
Ich sehe dies auch so: es gibt keinen Frieden ohne Freiheit.