Chronik | La tragedia

"Una morte che deve scuoterci"

Il vescovo Muser sulla scomparsa del ragazzo: non rimanere indifferenti, non distogliere lo sguardo, cercare soluzioni comuni affinché una tragedia simile non si ripeta.

La notte dell'8 dicembre un giovane egiziano senza fissa dimora è morto di freddo a Bolzano. Commentando la tragica e sconvolgente fine del giovane, il vescovo Ivo Muser afferma che "questa morte deve scuoterci". C'è solo una risposta, sottolinea il vescovo: "Non rimanere indifferenti, non distogliere lo sguardo, favorire l‘incontro e cercare soluzioni comuni affinché una tragedia simile non si ripeta".
Nella sua presa di posizione, il vescovo Ivo Muser sottolinea che "questa morte rattrista profondamente, colpisce e fa pensare, a Bolzano e in tutto l'Alto Adige. Un giovane, lontano dalla sua terra, da poco nella nostra ricca città, protetto solo da una coperta, muore per assideramento. Non conosco il suo nome né la sua storia, non so perché e con quali speranze, aspettative e sogni aveva lasciato la sua casa. Non so se aveva chiesto aiuto a qualcuno. Non so da quanto tempo era in viaggio, quali difficoltà, esperienze e delusioni aveva già conosciuto.“

La tragedia si è consumata nel periodo prenatalizio: “La nostra città e la nostra provincia sono affollati di turisti; sono tutti benvenuti, per tutti loro c'è posto, ma non si è trovato posto per questo giovane, deceduto da solo e al gelo“, dice Muser, aggiungendo che “questa tragica morte non deve essere strumentalizzata. Quanto accaduto è troppo triste e vergognoso per additare polemicamente gli altri. Ma questa morte deve scuotere tutti noi, a livello personale e di istituzioni tutte: per queste persone non c’è posto nella nostra società perché non sono previste, non sono desiderate e non sono benvenute. Non portano nulla e non sono fonte di guadagno. Sono solo un fastidio, soprattutto nel pieno del consumismo e del divertimento prenatalizio.“

Secondo monsignor Muser c'è solo una risposta che la società deve dare: “Non rimanere indifferenti, non voltarsi dall'altra parte, favorire l‘incontro e cercare soluzioni comuni con tutte le parti coinvolte, affinché una cosa del genere non si ripeta.“ Il vescovo ringrazia quanti “fanno il possibile contro ogni forma di indifferenza. Ringrazio tutti coloro che contribuiscono a rendere umana la nostra società, anche nei confronti degli stranieri, degli altri, degli indesiderati. Fanno parte della nostra comunità, semplicemente perché sono esseri umani. Porto la mia tristezza nella preghiera per questo giovane che è morto assiderato in mezzo a noi. Che Dio lo circondi ora di calore e di luce", conclude il vescovo Muser.

 

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Alberto Stenico Sa., 10.12.2022 - 19:03

....e concedere per i casi di emergenza nei mesi invernali una piccole parte degli enormi volumi edilizi attualmente vuoti nelle caserme, nei conventi o nelle grandi proprietà private ?

Sa., 10.12.2022 - 19:03 Permalink
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Dietmar Nußbaumer Sa., 10.12.2022 - 21:33

So tragisch der Vorfall ist, denke ich, dass es Obdachlosenunterkünfte gibt, von denen der junge Mann leider nichts wusste und die Kälte hat er wohl unterschätzt. Die Worte des Bischofs treffen jedenfalls voll ins Schwarze.

Sa., 10.12.2022 - 21:33 Permalink
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Salto User
Günther Alois … So., 11.12.2022 - 08:14

Ja warum hat denn die heilige,barmherzige Kirche keinen Platz in irgendeinem zur Genüge vorhandenem Kirchendomizil zur Verfügung gestellt? Muser hören sie auf zu heucheln!

So., 11.12.2022 - 08:14 Permalink
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Franz Holzknecht Mo., 12.12.2022 - 09:44

Es wäre wünschenswert, wenn Gottes Bodenpersonal außer warmen Worten auch Taten folgen ließe. Wieviele Pfarrhäuser oder Pfarrsääle in Südtirol stehen leer? Wieviele Klöster haben freie Räume, und waren nicht einmal auch Kirchen Zufluchtsorte für jedermann. Es wäre besser wenn der Herr Bischof die einzelnen Pfarreien anweisen würde, denen die Obdach bedürfen ein Dach anzubieten, anstatt salbungsvoll den Tod eines Einzelnen zu beklagen, und es Wirten aus Nazareth gleichzutun

Mo., 12.12.2022 - 09:44 Permalink