Politik | il ricorso

Twenty, gara "in pause"

La Giunta congela la procedura in attesa del pronunciamento del Tar. Secondo i legali di Aspiag l'unica strada è chiudere la parte abusiva del centro commerciale.
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Foto: Salto.bz

Per i legali di Aspiag “l’unica strada percorribile è quella di inibire l’utilizzo dell’immobile (del Twenty) e l’esercizio delle attività commerciali site nella porzione di immobile abusivo in quanto collocato in zona urbanisticamente impropria”. Nel dubbio che i giudici del Tar diano ragione ai ricorrenti la Giunta provinciale ha deciso di mettere in “pause” la procedura di gara avviata dopo la sentenza del Consiglio di Stato del 6 ottobre 2022.

La vicenda, complicatissima, che abbiamo tentato di descrivere in dettaglio in un podcast di 5 puntante (Il pasticcio), è nota. Violando una quantità di principi e di regole non indifferente, dodici anni fa la Giunta provinciale presieduta da Luis Durnwalder (e con Thomas Widmann assessore al commercio), unitamente al Comune che vedeva Luigi Spagnolli come primo cittadino, diedero alle società della famiglia Podini le autorizzazioni per raddoppiare i volumi del centro commerciale in via Galilei. Senza fare una gara. Dopo una battaglia legale durata anni i giudici amministrativi hanno dato ragione ad Aspiag, che da quindici anni voleva costruire una propria struttura accanto all’Interspar di via Buozzi.

In previsione della sconfitta a livello giuridico, nel dicembre 2021 è stata approvata furtivamente a notte fonda una leggina che consente al Twenty di restare aperto nonostante l’annullamento delle concessioni. Dopo che i giudici del consiglio di Stato hanno sancito quello che si sapeva da molti anni la Giunta ha deciso dunque di avviare la procedura di gara che avrebbe dovuto indire dodici anni fa. I legali del Twenty hanno impugnato la delibera, convinti, appunto che in ogni caso andrebbe inibito il commercio almeno nella porzione di edificio urbanisticamente non idonea. Dal momento che la partecipazione alla gara è per le aziende fonte di costi, per evitare l’incremento delle cifre da risarcire, la Giunta ha deciso di sospendere la decorrenza del termine in attesa del pronunciamento dei giudici. Se i giudici daranno ragione alla Giunta, i partecipanti avranno ancora 90 giorni per presentare la documentazione necessaria. In caso contrario si aprono scenari inquietanti.

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Massimo Mollica Do., 12.01.2023 - 09:29

Da questa vicenda kafkiana l'unica soluzione percorribile è dare la possibilità ad Apiag di fare liberamente il proprio centro commerciale, così ritira la causa.
Anche perché il mondo è cambiato da allora. In Alto Adige Südtirol esiste già un altro centro commerciale della stessa metratura (Lagundo) e poi a Innsbruck abbiamo più centri commerciali. Quindi togliamo questa fissa anacronistica e smettiamo di spedere soldi inutilmente. Dedichiamoci ai problemi reali!

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