Kultur | Bolzano

Il Monumento malato

Presentati gli esiti dell'indagine sul rivestimento esterno del Monumento alla Vittoria, dopo il distacco del 2019: "Lastre compromesse". Tempi lunghi per il restauro.
Monumento
Foto: (c) Salto.bz

Nel corso di una conferenza stampa sono stati presentati oggi (1 marzo) gli esiti degli studi condotti sul Monumento alla Vittoria (di proprietà dello Stato italiano) nonché un nuovo progetto di “realtà immersiva” integrato nel percorso espositivo allestito dal Comune al di sotto e all’esterno del Siegesdenkmal, emblema dell'italianizzazione fascista del Sudtirolo. Presenti Chiara Rabini, Assessora alla cultura della Città di Bolzano, Giuliano Vettorato, Vicepresidente della Provincia, Daniele Ferrara, Direttore dei Musei del Veneto (è la direzione regionale del Ministero della Cultura competente per l’Alto Adige), Chiara Matteazzi della Direzione regionale Musei del Veneto e Adele Magnelli, experience designer. 

 

 

A seguito dalla caduta dei frammenti dall’attico del monumento, nel maggio 2019, sono partiti degli studi sul manufatto, grazie a un’apposita convenzione tra il Ministero dei beni culturali e l’Università di Padova (con due Centri Interdipartimentali di Ricerca: Studio e Conservazione dei Beni Archeologici, Architettonici e Storico-Artistici e per lo Studio dei Materiali Cementizi e dei Leganti Idraulici), con i “massimi esperti di questo tipo di danno o problema strutturale, attivissimi in caso di terremoto”. Risultato della fase di indagini? “La parte strutturale non desta preoccupazioni, mentre il rivestimento lapideo non sta bene” sostiene Ferrara. All’epoca della costruzione, negli anni Venti, furono “utilizzate delle tecniche miste, con materiali di non particolare pregio, malte deboli e perni di metallo”. D'altronde, aggiunge lo storico Andrea Di Michele presente alla conferenza stampa, "il monumento fu costruito a risparmio".

Il rigonfiamento e la corrosione dei perni metallici ha così provocato dei distacchi dalla facciata. Esaurita la parte diagnostica, si proseguirà con la ricerca sul restauro dei paramenti lapidei, “monitorando la struttura per capire quali tecniche di restauro metteremo in campo. Non possiamo parlare di pieno ripristino, si interverrà più o meno puntualmente sulle parti fragili. Ci vorrà ulteriore tempo e risorse e si dovrà prolungare l’inibizione all’accesso”, sottolinea Ferrara. Di qui la scelta, nel frattempo, di integrare la visita del percorso espositivo con “strumenti multimediali”: un’esperienza “immersa”, un “virtual tour” con appositi occhiali per la realtà aumentata “così da superare le barriere architettoniche e cognitive, grazie a una visione a volo d’uccello del Monumento e della città” spiega Magnelli. A tale scopo, nella parte esterna alla recinzione del Monumento sul lato di Ponte Talvera, sono state allestite quattro nuove panchine. “Marcello Piacentini utilizzò tecniche originali, ci fu molta sperimentazione, e questa sarà l’occasione per studiare la tipologia costruttiva. Il monumento è un interessante caso studio” conclude Matteazzi.

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Sigmund Kripp Mi., 01.03.2023 - 19:38

Ich würde den Zaun wegreissen und eine Bar in die Säulenhalle bauen.
Damit gibt es jederzeit Zutritt und das Denkmal ist maximal depontenziert.
Und in die Bar gehen alle: Teitsche, Walsche, Turis, einfach alle.
Wäre ein Beitrag zur Völkerverständigung.

Mi., 01.03.2023 - 19:38 Permalink
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Hartmuth Staffler Mi., 01.03.2023 - 21:26

Antwort auf von Sigmund Kripp

Der Vorschlag ist im Prinzip gut, aber ich fürchte, dass diese Bar nicht der Völkerverständigung dienen (welche Bar tut das schon), sondern ein Treffpunkt von faschistischen Nostalgikern werden würde. Nachdem die Meloni am sogenannten Siegesdenkmal Blumen niedergelegt hat, wäre es interessant zu erfahren, was Frau Schlein dort machen würde. Ich hoffe nicht Blumen, sondern eventuell Unkraut.

Mi., 01.03.2023 - 21:26 Permalink
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G. P. Do., 02.03.2023 - 09:59

Antwort auf von Hartmuth Staffler

"Nachdem die Meloni am sogenannten Siegesdenkmal Blumen niedergelegt hat, wäre es interessant zu erfahren, was Frau Schlein dort machen würde. Ich hoffe nicht Blumen, sondern eventuell Unkraut."
Da wäre ich mir jetzt nicht so sicher. Wenn's um Italien und Nationalismus geht, sind sich Rechts, Mitte und Links meistens ziemlich einig.

Do., 02.03.2023 - 09:59 Permalink
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Hartmuth Staffler Do., 02.03.2023 - 14:35

Antwort auf von G. P.

Ich habe keine Sicherheit, sondern eine Hoffnung ausgesprochen. Ich erwarte mir von Frau Schlein zwar keine Revolution, aber zumindest eine kleine Verbesserung. Unabhängig davon spreche ich ihr, die im Internet auf übelste Weise beleidigt wurde, meine volle Solidarität aus. Das hat nichts mit Politik, sondern nur mit Menschenwürde zu tun.

Do., 02.03.2023 - 14:35 Permalink
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Dominikus Ande… Do., 02.03.2023 - 19:34

... e perché non lasciare che si arrenda al tempo sbriciolandosi? Alla fine rimarebbe un significatico mucchio di glorie che furono sopra una cripta che spiega il tutto.

Do., 02.03.2023 - 19:34 Permalink