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"Carne sintetica, un ddl fake"

Unterberger e Spagnolli contro il governo. "E' propaganda. Si proibisce la vendita di qualcosa che non c'è. Ma la ricerca sulla carne sostenibile è importante".
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Foto: wikimedia
"Il ddl sulla carne sintetica è un provvedimento fake fin dal nome. Carne sintetica è una definizione impropria, usata per generare repulsione. Si tratta invece di carne a tutti gli effetti, prodotta da cellule animali. Andrebbe chiamata carne sostenibile. Col provvedimento si proibisce la vendita di qualcosa che in Italia ancora non esiste. E soprattutto, per decisione condivisa dall’Italia, l’autorizzazione al consumo non tocca al Governo ma all’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare e alla Commissione europea. Questo provvedimento è solo l’ultima puntata di un Governo che nutrendosi di falsi pericoli e minacce, fa perdere opportunità al Paese.” Così in una nota la Presidente del Gruppo delle Autonomie, Julia Unterberger. 
Secondo la senatrice “la ricerca sulla carne sostenibile è ancora in fase di sviluppo. Non ci sono evidenze sugli effetti per la salute. Non ci sono ancora imprese in grado di produrre quantitativi adeguati alla commercializzazione. Ci sono invece piccole realtà che fanno ricerca e che andrebbero sostenute per verificare se la carne sostenibile è un prodotto che può ridurre i consumi di acqua, le emissioni di Co2, l’uso d’antibiotici e il numero di allevamenti intensivi".
Gli allevamenti intensivi, come noto, sono una delle principali cause del riscaldamento globale e della rottura degli equilibri naturali alla base delle epidemie degli ultimi 20 anni. Senza dimenticarsi delle enormi sofferenze cui sono sottoposti gli animali, trattati non come esseri senzienti ma oggetti destinati al consumo.
"Pertanto i potenziali vantaggi della carne sostenibile sono davvero numerosi. Ed è per questo che, nel mondo, ci sono grandi investimenti per la ricerca e lo sviluppo, con un giro d’affari di 25 miliardi di dollari entro il 2030. Il Governo italiano invece introduce multe salatissime per chiunque si azzarda ad avvicinarsi a questa filiera. Con la conseguenza che negli altri Paesi si andrà comunque avanti. E che se l’Agenzia Europa per la Sicurezza Alimentare darà parere positivo, saranno loro a vendere la carne sostenibile sul mercato italiano. Un aspetto, tra l’altro, che lo stesso Governo ammette con la norma sulla clausola di mutuo riconoscimento contenuta nel provvedimento".

Insomma, conclude Unterberger, "altro che scelta di buon senso. Questa è una decisione propagandistica di un Governo che deve oscurare le sue difficoltà sui dossier più importanti. Trasformando un’opportunità in una minaccia che non esiste, facendo perdere competitività al Paese. E in ogni caso non riuscendo a fermare un fenomeno, perché nessuno può fermare il futuro.”

Sulla stessa lunghezza d'onda il collega Luigi Spagnolli, eletto da una coalizione di centrosinistra. "Non c’è alcuna base sociale ed economica che giustifica il provvedimento del Governo contro la cosiddetta carne sintetica, se non la necessità di trovare sempre un nuovo nemico. L’unico effetto è che si esclude l’Italia dalla possibilità di partecipare alla sfida che impone la ricerca di nuove forme di approvvigionamento alimentare a fronte della crescita della popolazione mondiale, di cui già oggi più del 10% è sottonutrito. Allo stesso tempo questa scelta dà anche un messaggio distorto alla filiera della carne italiana di qualità, che non può temere la concorrenza di un prodotto di livello inferiore, e a cui presto serviranno soprattutto politiche e strumenti per continuare ad occupare il segmento di mercato più redditizio. Insomma, siamo soltanto davanti all’ennesima trovata propagandistica a danno della competitività del sistema-paese, le cui imprese saranno giocoforza in ritardo quando partirà questo nuovo mercato, e di una questione ambientale che troverebbe grande giovamento se queste sperimentazioni dovessero confermare i risultati attesi.”

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Peter Gasser Do., 30.03.2023 - 12:08

Eine Bitte an die Redaktion um Klärung des thematischen Gegenstandes:
handelt es sich im Artikel um
a) künstlich gewachsenes echtes Fleisch, also „Kulturfleisch“, in-vitro-Fleisch aus Zellkultur, oder um
b) aus Pflanzenmasse erzeugte fleischähnliche Produkte, oder um
c) synthetisch erzeugte fleischähnliche Produkte?
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Besten Dank für die Aufklärung.

Do., 30.03.2023 - 12:08 Permalink