Gesellschaft | Testing Machine

Dal TIS il crash test dei portali turistici

Un sito web è un po' come un'automobile: impensabile buttarlo tra le fauci del mercato e del pubblico senza prima averlo sottoposto a test più che rigorosi.
Hinweis: Dies ist ein Partner-Artikel und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.

Sulle vetture parliamo di crash test o simulazioni di svariate performance meccaniche, su internet la questione viaggia su binari un filo più complicati ma non dissimili.

E' qui, infatti, che entra in gioco "TestingMachine.Eu", un progetto basato interamente su software liberi e sviluppato grazie all'impulso di Free Software Client Reference System e alla cooperazione con il Centro Free Software e Open Technologies del Tis Innovation Park. Una fila di inglesismi per descrivere un'operazione, per la verità, piuttosto intuitiva: simulare l'accesso contemporaneo a un sito da parte dei più svariati dispositivi. Una sorta di ingorgo tra smartphone, pc, tablet e portatili per capire come la struttura informatica risponda a uno stress intenso. "Il mondo digitale - spiega il manager del Centro Patrick Ohnewein - si è complicato molto negli ultimi anni ed è diventato più complesso da affrontare".

La Testing Machine ha iniziato il proprio cammino su richiesta della Provincia di Bolzano nel controllo dei siti di "egovernment" di amministrazione digitale. Prove andate a buon fine considerando che buona parte del carteggio dell'amministrazione e dei dipendenti pubblici è stato trasformato in file digitali senza particolari scossoni. Ora, però, lo step successivo è la migrazione di ambito.
Dall’amministrazione, infatti, il focus si è spostato sul settore del turismo andando ad abbracciare i siti delle aziende di promozione del territorio su cui convergono migliaia di prenotazioni. Alberghi, posti letti, strutture o semplici ristoranti: il booking sul web è ormai prassi consolidata e alzi la mano chi non l’ha fatto almeno una volta. Logico, dunque, che su questi portali si registri un traffico sostanzioso che va prima di tutto testato.

A preoccuparsi maggiormente della tenuta delle pagine è stata la Alpine Bits Alliance ovvero l’unione dei portali turistici concorrenti tra loro. In cosa, però, i vari player possono avere un obiettivo comune? Prima di tutto nell’evitare le doppie prenotazioni che, comunque vada, danneggiano qualcuno. In seconda battuta, ma questo vale per qualsiasi portale, prevenire gli errori per abbattere i costi di gestione perché un eventuale crash costa sia in termini economici sia in ritorno d’immagine.

“Agli operatori turistici serviva uno strumento per controllare il funzionamento dei portali e individuare in anticipo qualsiasi errore di sistema” spiega Ohnewein. Soddisfatta pure l’assessore provinciale all’informatica Waltraud Deeg: “Siamo di fronte a un  trasferimento di tecnologie di successo a dimostrazione che, spesso, sistemi digitali molto differenti tra loro hanno bisogno di soluzioni simili”.

I portali, dunque, saranno navigabili dopo aver già conosciuto le tempeste. Sembra banale, è fondamentale.

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Patrick Ohnewein Fr., 07.11.2014 - 17:14

Complimenti Alan per l'articolo molto chiaro sul tema.

La TestingMachine.eu sarà argomento importante anche alla http://www.SFScon.it venerdì prossimo. Per chi volesse conoscere le persone del progetto e portare idee o richieste, su come estendere questa esperienza.

Fr., 07.11.2014 - 17:14 Permalink
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Profil für Benutzer Martin B.
Martin B. Fr., 28.11.2014 - 13:38

NB: ich bin kein Programmierer aber affin zu Computerthemen. Die Diskussion hier ist ermüdend ins Detail und teilweise auch generalisierend und persönlich, also für die salto-Öffentlichkeit schwer zu verstehen/verdauen.
Wenn wir schon beim TIS-Bashing sind, hake ich hier auch ein (ohne Personen persönlich zu kennen). Generell bin ich auch der Meinung, dass zusätzliche "Ämter" (als solches sehe ich das TIS, aber auch SIAG, usw.) wenig Mehrnutzen bringen. Anstatt der Investition in Gehälter und Verwaltung wäre es m.M. nach viel zielführender Hilfe zur Selbsthilfe zu betreiben, d.h. an den Oberschulen und der Uni den IT-Fächern und Talenten gezielt Mittel bereitzustellen um die beste Hardware und Software nutzen zu können, anerkannte internationale Experten für Ausbildung herholen, somit den Start in innvovative kommerzielle Projekte zu erleichtern und nicht zuletzt die Internetinfrastruktur Südtirols endlich auf "befriedigendes" Niveau zu heben. Sowohl die zuständigen Politiker, als auch die untergebenen "Ämter" haben hier viel Poitives in der Presse vermeldet, aber konkret Enttäuschendes geliefert. Ich denke TIS-Management und Angestellte würden in der freien Wirtschaft mehr Substanz und weniger bürokratisierte und PR-affine Projekte für die "Jahresbilanzberichte" erarbeiten. Absolut enttäuscht bin ich von den altbackenen technischen Umsetzungen, der "Nicht-Privacy" und anderen mageren bis durchschnittlichen Features vom Südtiroler eGov und anderen Bürgerdiensten (Südtirolpass, Bürgerkarte, usw.). Nur ein Beispiel: Treiberunterstützung für Linuxsysteme: Monate, nein Jahre ziehen ins Land, damit sich etwas bewegt, Auskünfte bleiben vage und serviceunfreundlich. Also ums kurz zu sagen: in der Privatwirtschaft wäre solche Dienstleister schon lange wieder weg vom Fenster. Die Kritik "viel Rauch um nichts" bzw. Selbstbeweihräucherung stimmt m.E., altro che' High Tech bzw. Avantgarde in der öffentlichen Verwaltung. Dixit.

Fr., 28.11.2014 - 13:38 Permalink
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Profil für Benutzer Patrick Ohnewein
Patrick Ohnewein Fr., 28.11.2014 - 17:43

Antwort auf von Martin B.

Hallo Martin B.,

deine Kritik ist sehr breit. Es gibt in Südtirol (und in der Welt) sehr viele Baustellen. Man kann vieles verbessern und wir vom TIS sind keine Superhelden, die allesw lösen können. Wir versuchen einen kleinen Beitrag zu geben, um die Unternehmer in Südtirol beim Projektmanagement von Forschungs- und Entwicklungstätigkeiten zu unterstützen.

Zum Thema Treiber der Bürgerkarte kann ich dich auf eine Tätigkeit aufmerksam machen, welche dank TestingMachine.eu gestartet wurde. Bei ter TestingMachine.eu haben wir auch die LUGBZ involviert und im Gespräch mit den Mitgliedern der LUGBZ ist das Problem der Treiber für die Bürgerkarte aufgezeigt worden.

Daraus hat es Gespräche mit den Zuständigen in der Landesverwaltung gegeben und es wurde ein Projekt gestartet, welches Free Software Treiber identifiert hat. Es sind die OpenSC Treiber. Es wurde auch eine graphische Benutzeroberfläche für die Treiber entwickelt, sodass der Bürger nicht auf der shell den PIN ändern muss.

Beta-Version des Installers für GNU/Linux, MacOS/X und Microsoft Windows der OpenSC Treiber einschließlich OpenSC GUI findet ihr hier

http://goo.gl/wlLOkS

Im Moment kämpfen wir mit der Unterstützung für IE unter 64bit Windows, welche bei den OpenSC Treibern noch nicht funktioniert.

Feedback ist sehr willkommen!

Fr., 28.11.2014 - 17:43 Permalink