Politik | Dopo la manifestazione di Roma

"Auspico il regno di Marina"

Di ritorno dalla manifestazione di Roma, il giovanissimo Commissario provinciale del Pdl Alessandro Bertoldi si diffonde sull’attualità politica e su possibili sbocchi futuri del partito di Silvio Berlusconi.

Bertoldi, lei è sceso a Roma con l’allegria di uno scolaretto in gita o pensa che la gravità del momento non consenta simili facezie?

Stia a sentire, anzitutto credo che ogni trasferta sia sempre una bella gita. Questa sicuramente lo è stata, ma si è trattato anche di un’importante azione politica a sostegno del Paese e del presidente Berlusconi. La lotta all'oppressione fiscale, burocratica e giudiziaria sono dei punti chiave della nostra filosofia politica “liberalconservatrice”, in tutta Italia come in Alto Adige, ma anzitutto sono le problematiche che più riguardano ed interessano gli Italiani.

Che atmosfera si respirava in piazza?

Beh, la piazza era davvero stracolma. Il clima esplosivo, ovviamente in senso politicamente buono. Una piazza che non aveva età, tanti giovani, tanti anziani – anche non proprio in ottima salute –, ma tutti accomunati dalla volontà di volerci essere per ribadire quei tre concetti essenziali e prioritari necessari a ridare forza all'Italia. Eravamo 300 mila persone oggi a Piazza del Popolo, mentre a San Giovanni c'era un piccolo ritrovo di teste calde che vuole eliminare il nostro partito e il nostro Presidente per vie non pacifiche e democratiche. La tensione tra le due piazze, seppure a distanza, era percepibile, ma il Presidente Berlusconi è stato bravissimo come sempre a buttarla sul ridere ed a lanciare le sue stoccate ironiche.

Il presidente Berlusconi ha dichiarato nuovamente aperta la campagna elettorale. Non crede che nel Paese prevalga il desiderio di un governo, piuttosto che recarsi nuovamente alle urne con la prospettiva di trovarci nuovamente di fronte a una situazione di stallo?

Noi vogliamo il bene del nostro Paese e non vogliamo andare ad elezioni, perché crediamo si tratterebbe di danneggiare il Paese ulteriormente, come dice lei con uno stallo del tutto sconsigliabile. Ovviamente come ha ribadito oggi il Presidente, è un dato di fatto, le opzioni sono due: noi o le elezioni. Che la sinistra dovrà scegliere tra queste due opzioni lo confermano tutti i giorni le chiusure di Grillo e la distanza che questo tiene da Bersani, seppure quest'ultimo parrebbe non capirla e non capacitarsi di dover optare per un dialogo con Berlusconi e il centrodestra al fine di scongiurare le elezioni che perderebbe. Rappresentiamo quasi 10 milioni di Italiani, 130 mila persone in meno di quante ne rappresenta Bersani, ma secondo tutti i sondaggi dell'ultima settimana oggi siamo avanti di almeno 200 mila voti rispetto a loro. Potremmo andare a votare per vincere, pensare al nostro esclusivo tornaconto.  Ma io e l'On. Biancofiore – che era con me insieme ad altri 150 altoatesini in piazza a Roma – sappiamo bene quanto anche Berlusconi ami l'Italia senza doppi fini.  In fondo è a lui che dobbiamo questo nostro successo e la nostra costante, esponenziale rimonta.

Ma insomma, è possibile immaginare per il centrodestra un leader diverso da Berlusconi? Qual è il segreto del suo fascino apparentemente intramontabile?

Penseremo alla successione di Silvio Berlusconi al momento opportuno, ora mi pare chiaro non sia necessario farlo. In ogni caso vedrei bene sua figlia Marina come futuro ipotetico leader del centrodestra. Un po' perché simpatizzo per tutte le tradizioni (anche le discendenze monarchiche) e sono un conservatore, ma soprattuto perché forse in determinate situazioni avrebbe ancora più polso del padre: è una delle donne più influenti al mondo e gestisce delle grandissime aziende in maniera egregia. La stimo. Il segreto del successo politico di Silvio Berlusconi è bellissimo, quanto eccezionalmente semplice: ascolta la gente e parla loro con cuore, coerenza e semplicità. Capisce al volo i problemi e punta subito alla loro soluzione.

Dopo queste sue parole trovo poco da aggiungere. Vuol farlo lei?

Sì. Desidero fare a Salto i miei complimenti per il grande successo iniziale e confido molto nel vostro nuovo progetto come esempio di equilibrio per tutta la stampa locale. Auguri e buon lavoro!

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Stra Wanzer So., 24.03.2013 - 10:06

Ignorando le discussioni sugli scandali della "parentopoli" negli ultimi mesi/anni mi permetto di annotare che uno stato non é un'azienda famigliare.
Uno stato non ha bisogno di imprenditori, ma di politici che hanno anche un interesse che va oltre la massimizzazione del profitto della propria azienda o vantaggio personale.
È qui che riconosco anche la parallela tra il sistema di monarchia ("simpatizzo per tutte le tradizioni anche le discendenze monarchiche") e la proposta di candidatura dei discepoli del "monarca/cavaliere" per mantenere in mano il potere ovvero mantenere in possesso di famiglia il paese.

Per carità l'idea non é niente di nuovo: Mussolini, Craxi, Bush, etc. hanno tutti dei discepoli entrati in politica, ma non dimentichiamo che e soprattutto perchè le monarchie sono stati fatti cadere dai popoli.

So., 24.03.2013 - 10:06 Permalink
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salt & pepe So., 24.03.2013 - 11:27

Se Berlusconi facesse la lista onesta delle sue priorità politiche, tra i primi 5 punti almeno 2 sarebbero organi del corpo femminile... e uno "Non andare in galera".
Mi sembra che non rimanga tantissimo spazio per occuparsi della filosofia "liberal-conservatrice" di cui parla Bertoldi, o dell'Italia, o di qualsiasi cosa che non sia il suo interesse personale. Marina sarà identica, meno, speriamo, l'elemento mignottocratico.

So., 24.03.2013 - 11:27 Permalink
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Alfonse Zanardi So., 24.03.2013 - 12:07

Marina davvero é il cerbero tra i figli del buon Silvio. Spero comunque che il suo charme risulterà sufficientemente ridotto da risparmiarcela come figura politica.

Un'altra cosa che non capisco é perche Berlusconi anche in questa intervista (come sempre) sia intitolato 'presidente'.
Presidente de che? Del Milan?

So., 24.03.2013 - 12:07 Permalink