Gesellschaft | Bolzano

“Ai Piani la gente non ne può più”

L’amaro sfogo di una residente del rione sulla difficile situazione in merito a prostituzione e ordine pubblico al Parco Premstaller.

“Io a Bolzano ci voglio vivere, non solo sopravvivere”

La voce è quella di Alessandra Righetti, che in estate è salita all’onore delle cronache per sua scelta di scendere in strada tutte le sere per cercare di risolvere il suo problema: non riuscire a dormire per il traffico legato alla prostituzione sotto casa. Successivamente Righetti è stata anche protagonista delle due manifestazioni che al Parco Premstaller hanno contrapposto Casapound e Sinistra, sul tema della difficile convivenza tra profughi e residenti

Negli ultimi giorni Alessandra Righetti ha affidato a Facebook la sua frustrazione legata al fatto che i più recenti sviluppi sembrano aver spostato l’attenzione più sullo scontro tutto politico tra destra e sinistra che sul tentativo di affrontare e risolvere i problemi concreti. 
A scatenare le ire di Righetti è stata in particolare una presa di posizione di Guido Margheri, veicolata dal quotidiano Alto Adige. Abbiamo quindi pensato di sentire la signora Righetti per capire come stiano oggi le cose nel suo tormentato rione. 

Signora Righetti, oggi si tende a pensare che ai Piani siate tutti simpatizzanti di Casapound. È così?
Storicamente quella dei Piani è una zona politicamente di sinistra e SVP. Non è mai stato un quartiere di destra. Quello che ha detto Margheri mi ha dato fastidio: noi non ci muoviamo per motivi politici. Io quella sera della doppia manifestazione al Premstaller, Puglisi Ghizzi di Casapound l’ho quasi sbranato. 

Ma come ci è arrivata Casapound al Premstallerhof?
È stata chiamata da alcuni residenti ma non da me. La prima volta che sono venuti hanno fatto un comizio. Ho subito detto a loro, insieme ad altri, che questa cosa non ci andava e che ci dissociavamo. Un conto è discutere la problematica: chi viene viene, non ci interessa. Un altro è prendere una posizione politica, cosa che noi non cerchiamo e non ci interessa. 
Successivamente ho parlato con Bonazza. Gli ho detto questo: parliamoci chiaro, voi volete i voti e noi vogliamo la soluzione del problema, quindi ci mettiamo insieme, ma solo tra virgolette. Voi vi prendete i voti e noi vediamo di risolvere la situazione. Ma a loro abbiamo dato una condizione: se voi manifestate, noi siamo con voi, ma senza bandiere. A noi non ci interessa il fatto che emerga che il problema l’ha individuato Casapound.

Quelli di Casapound hanno mantenuto la promessa?
Sì, quando c’è stata la fiaccolata del 23 settembre non c’era nessuna bandiera. 

Quel giorno però è stata indetta anche la contromanifestazione di Margheri. 
Sì, una cosa impropria. Poteva farlo il giorno prima o il giorno dopo. In ogni caso su Facebook gli abbiamo detto che avremmo partecipato anche noi con un gruppo, subito dopo la fiaccolata. Volevamo infatti sentire più proposte. Alla fine della fiaccolata, quando Bonazza ha iniziato a fare il suo comizio, noi ci siamo distaccati e siamo andati a vedere il gruppo di Margheri, ma non c’erano già più. È andato lì, ha fatto delle foto con dei cartelli su cui c’era scritto che siamo fascisti e razzisti e poi è sparito. Abbiamo scoperto invece che era andato a parlare della situazione ai Piani con il presidente della circoscrizione Widman. Io allora ho detto: Margheri ha parlato a nome di chi? Tutta la gente era dall’altra parte del rione, Margheri poteva aspettare che arrivassimo anche noi. Poi siamo andati all’incontro in Circoscrizione e li ci hanno risposto che non avevano tempo, che avevano già parlato con Margheri e che se avevamo qualcosa da proporre, dovevamo presentare in municipio una proposta. 

E il presidio serale che proponete tutti i giorni ormai da settimane? Lì la bandiera di Casapound c’è. 
Sì e io non posso impormi. Il presidio è una cosa che fanno a spese loro: allestiscono e rimangono lì. Mettono un tavolino, un gazebo e anche io li raggiungo tutte le sere. Ogni giorno il presidio si sposta in un posto diverso del rione. Restando fino a mezzanotte. 

Il presidio finora è servito a qualcosa?
Sì, le prostitute ora sono molte di meno e si contano sulle dita di una mano. Non solo: l’altra sera dei trans sono andati da quelli della Digos per lamentarsi che non possono lavorare. Si sono anche fermati al gazebo per chiedere se per caso eravamo degli animalisti, per via della tartaruga della bandiera di Casapound. 

Quasi una situazione tragicomica.
Ci siamo parlati con toni pacati, mangiando intanto panini e brioche. Ma, dico: è possibile che noi cittadini dobbiamo metterci in strada per chiedere di poter vivere in pace?

Casapound però chiede anche la chiusura della ex caserma Gorio dove sono sistemati i profughi. 
A loro ho detto che non sono una loro simpatizzante e che non mi piacciono i loro modi. A dire la verità quello che fanno, quando ripuliscono le zone degradate, è anche simpatico. Però mi rispettano. E rispettano gli altri. E’ anche capitato che gente di sinistra sia arrivata al gazebo: si sono parlati e si sono spiegati. Insomma: quel Margheri invece di criticarci non viene lì e parla con noi? Proponga qualcosa anche lui. 

Voi cosa proponete?
Di rendere operativa una mozione approvata in consiglio comunale dalla Tomada anni fa. 

Cosa dice questa mozione?
Quello che accade in altre città come Padova, Milano e Verona. La mozione prevede che se una macchina si ferma in un centro abitato per proporre dei soldi ad una meretrice viene multato con una somma fino a 500 euro. Noi non abbiamo nulla contro le prostitute, chiediamo solo che se ne vadano dal centro abitato. Se non hanno più commercio qui, possono allora andare sulle statali e nelle zone non residenziali. Basterebbe una semplice ordinanza per rendere operativa la mozione. 

Le autorità comunali non si sono mai fatte vive? 
Spagnolli mai. Ladinser è venuto ma non ha detto nulla e se n’è andato. Qui c’è una chiusura mentale: non si tratta di un problema di destra e sinistra ma della città. Ed è la stessa cosa per quanto riguarda i profughi: scappano dalla guerra e dobbiamo accoglierli. 

Il presidente della circoscrizione Widmann ha proposto ti togliere il wi-fi libero nel parco. 
Davvero un vero exploit, il suo. Ha anche proposto di chiudere il parco in determinati orari. In questo modo si penalizzano in questo modo i ragazzi che giocano. Le situazioni non si risolvono negando cose che sono positive per tutti. 

Che fare allora? 
Queste persone hanno una cultura diversa: per loro le ragazzine di 12 anni sono da sposare e allora fanno loro le avances. Posso capirli, però anche loro devono capire che la nostra cultura è diversa. E’ logico che le madri insorgono dicendo ‘metti giù le mani da mia figlia’. Questi ragazzi sono tanti e tutti uomini, se fossero famiglie con bambini l’integrazione sarebbe più facile. Verrebbe anche a noi del rione da aiutarli. 

Al parco non si è visto nessun operatore sociale in questo periodo?
Quelli di Volontarius alle nostre prime lamentele hanno detto ‘questa è la cultura del futuro, adeguatevi’. Quando c’è stata la fiaccolata ho sentito Tremolada e lui ci ha detto che come direttivo avevano pensato di starne fuori. Li capisco e allora ho chiesto un incontro in campo neutro senza Casapound di mezzo. Non si sono più fatti sentire. A tutt’oggi aspetto una risposta. 
Per la politica la prostituzione non è più reato, così come il disturbo della quiete pubblica. Sono razzista se voglio dormire alle 3 del mattino?

La contrapposizione tra Casapound e sinistra vi provoca insomma una certa frustrazione. Ma, mi scusi: lei è di destra o di sinistra? 
Non mi riconosco né da una parte né dall’altra e non saprei proprio chi votare in questo momento. I miei ideali sono quelli di convivere il più possibile con le persone, considerando i bisogni di tutti. Quello delle prostitute nelle strade residenziali e dei profughi al parco sono problemi complessivi del rione. 

La Lega l’avete vista?
Sì è presentata alla fiaccolata ma non hanno parlato e non hanno fatto proposte. Al presidio non li abbiamo mai visti.

E gli altri partiti? E la Provincia?
Ci hanno solo criticato. 

Tra di voi ci sono anche persone esagitate?
E come no. Anche ai Piani abbiamo persone fuori di testa, esasperate a livello di delirio. Ma non è urlando ed offendendo che si risolvono i problemi. Si risolvono invece a tavolino, vedendo i problemi di tutti e trovando una via comune. 

La circoscrizione vi ha ascoltati finora?
No. Mai. 

In comune c’è ora un commissario. L’avete contattato?
Ci hanno detto che è provvisorio e quindi abbiamo deciso di aspettare l’arrivo di quello definitivo. 

E il presidio? Andate avanti?
Non potremo farlo vita natural durante.

E allora?
Non so cosa altro fare. E aspetto ancora che chi critica faccia anche delle proposte per risolvere il problema. Nessuno accetta il confronto, a parte Casapound. Questa è la situazione. Più che chiamare i giornali, chiedere aiuto e tenere i toni più bassi possibile cos’altro posso fare? Margheri dice che noi siamo lì a perdere tempo senza proposte. Noi invece le proposte le abbiamo, ma a chi dobbiamo consegnarle? 

E Casapound? Sta facendo politica?
Sì. E purtroppo la sta facendo anche bene. Ma mi chiedo: perché non viene anche Margheri di Sel con un gazebo? E gli altri partiti che fanno?
Quando è stata fatta la proposta di spostare i profughi al Casanova io sono stata la prima a dire che erano dei pazzi. I problemi non vanno spostati ma risolti. 
La gente è stanca, non ne può più. Io voglio a Bolzano ci voglio vivere, non solo sopravvivere. 

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guido margheri Do., 22.10.2015 - 08:43

Penso che valga la pena dialogare con il pensiero della Signora Righetti perchè esprime bene la solitudine di molte cittadine e cittadini dei Piani, ma anche di altre zone di Bolzano in sofferenza. Intanto un doveroso chiarimento. La sera della due manifestazioni noi abbiamo voluto seguire il Consiglio di Quartiere che aveva all'ordine del giorno la questione profughi, Parco Pramstaller, ecc. e abbiamo ascoltato attentamente tutta la discussione su quel punto prima di fare la nostra iniziativa al Parco. Inoltre, prima dell'iniziativa insieme a qualche amico residente aevamo fatto una serie di sopralluoghi (giustamente anonimi...) nel quartiere in gironi e orari diversi per verificare lo stato delle cose e parlato con una serie di persone, come dire, "informate sui fatti", verificando anche la situazione dell'ex-Gorio. Dunque, se non ci siamo incontrati quella sera è solo per un caso legato allo svolgimento del Consiglio di Quartiere (che quando siamo andativi stava discutendo su un altro punto all'ordine del giorno). Spero che ci saranno oltre occasioni. Comunque, senza particolari clamori nei promemoria che come Gruppo Ecosociale abbiamo consegnato alla Dott.ssa De Carlini, sulle questioni urgenti da affrontare nei prossimi mesi, le proposte che abbiamo ricavato dalla nostra iniziativa ci sono tutte. Per quanto riguarda la situazione dei Piani (e non solo dei Piani...) sono convinto che stiamo pagando ora, in termini di qualità della vita, il prezzo del ritiro progressivo del servizi pubblici dalla cura della Città, sui "piccoli" problemi quotidiani come su quelli "grandi". Ritiro dovuto ai tagli del bilancio comunale, ma anche alla progressiva perdita di capacità decisionale e di intervento del Comune (e dell'ASSB) nel tessuto vivo della Città. Le divisioni politiche di questi anni e la crisi politica e istituzionale in atto sono i risultati del confronto su quali siano le vere priorità della Città. Vediamo alcuni esempi. Si rinvia l'apertura delle Farmacia Comunale ai Piani (già individuata la sede) per anni a causa dei veti politici degli amici di alcuni farmacisti privati delle zone limitrofe che hanno orecchie attente in Provincia, poi arriva la Monti e tutto salta. Si rinvia il già previsto trasferimento del Centro di Accoglienza alla ex-Gorio perchè sul Capoluogo non si investe e allora ci si ritrova con una grande struttura inadeguata come inadeguate sono state anche le iniziative per gestire la convivenza tra profughi e cittadinie e tutti i problemi connessi, inclusi quelli di ordine pubblico. Si inaugura la piazza e il nuovo mercato sperimentale, ma l'arredo urbano e il verde restano tristemente provvisori e in uno stato non decoroso. L'illuminazione rimane inadeguata , ma dove c'è ci si "dimentica" della manutenzione. Sto parlando di cose che dovrebbero funzionare automaticamente perchè decise tante volte in Consiglio Comunale e in Consiglio di Quartiere e tante volte rimesse in discussione in altre sedi "opache". Come stupirsi se poi arrivano Casa Pound, Lega e compagnia a dare la "loro" risposta ai disagi che si accumulano ? Una risposta sbagliata di contrapposizione con i "profughi" che conduce in un vicolo cieco, ma che, come in tanti altri luoghi d'Europa, rischia di avere successo. Per questo abbiamo cercato e stiamo cercando di intervenire lavorando per costruire un'alternativa che non sia solo ideale, ma anche concreta.

Do., 22.10.2015 - 08:43 Permalink
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guido margheri Do., 22.10.2015 - 09:00

Per quanto riguarda la prostituzione e il preoccupante stato notturno di alcune vie del Quartiere dei Piani penso che valga la pena fare un confronto serio con le forze dell'ordine e, superando ritardi e sottovalutazioni, assumere le iniziative utili e necessarie. Non ho preclusioni ideologiche a patto che siano le istituzioni preposte a scegliere e non il demagogo di turno. Però, le soluzioni, lo dico anche pensando a dove abito io in fondo a Via Claudia Augusta, devono puntare sulla qualità della vita dei quartieri in termini di politiche sociali, culturali e ambientali, insomma, di vita comunitaria. Fino a che, invece di aprire altri centri culturali si assite indifferenti alla °morte° di Halle 28 evidentemente non ci siamo.

Do., 22.10.2015 - 09:00 Permalink
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guido margheri Do., 22.10.2015 - 11:55

Antwort auf von guido margheri

Veramente se legge bene sono tutte cose per le quali ci siamo battuti e ci stiamo battendo da tempo. Ci può, forse, rimproverare del fatto che fino ad ora abbiamo "perso", ma alla fine, come si è visto rischia di perdere la Città....se poi Lei è di quelli che ritengono che i problemi dei piani si risolvono facendo la "guerra ai profughi" NON SONO D'ACCORDO.

Do., 22.10.2015 - 11:55 Permalink
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Martin B. Do., 22.10.2015 - 12:33

Antwort auf von guido margheri

Stimme Herrn Gasser zu. Es wäre besser, wenn die Bozner Stadtviertel mehr und direkte Kompetenzen bekommen, denn der Gemeinderat war und ist nicht in der Lage die meisten Viertel auch nur "genügend" zu verwalten. Die Unterstellung von Herrn Margheri bezüglich "Krieg den Flüchtlingen" unterstreicht die unnütze link/rechte Demagogie, welche von beiden Lagern geführt wird, ohne konstruktiv mit den Bürgern zu reden. Und damit meine ich nicht einige Freunde aus dem Viertel. Und auch die sinnlose Frage ob Frau Righetti links oder rechts sei: immer dieses verdammte Lagerdenken! Hatten wir das nicht schon mal vor 100 Jahren!?!

Do., 22.10.2015 - 12:33 Permalink
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guido margheri Do., 22.10.2015 - 12:50

Antwort auf von Martin B.

Non c'è bisogno di scaldarsi....con riferimento alla "guerra ai profughi" ho scritto non a caso un bel "se"...era solo un modo per ribadire un concetto...uno dei residenti ai Piani con cui ho parlato mi ha detto che per Lui i profughi non sono un vero problema, ma che è talmente esasperato che preferisce esprimere la sua rabbia anche attraverso Casa Pound e la Lega perchè così almeno "qualcuno dovrà ascoltare°...a me questo modo di ragionare preoccupa molto perchè anche chi non arriva a dire o pensare così ne rimane influenzato. Tutto qui.

Do., 22.10.2015 - 12:50 Permalink
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Mensch Ärgerdi… Do., 22.10.2015 - 13:20

Antwort auf von guido margheri

Ma per favore, è evidente che il suo intento era semplicemento quello di buttare il dicorso in caciara. Adesso con il discorsetto del "se" vuole nascondere la mano dopo aver lanciato il sasso. Ma veramente siamo ai livelli da talk show italiano.
Non mi meraviglia per niente che Bolzano è ferma da anni e i problemi continuano ad accomularsi, se il livello dei politici è questo. Mezzo dozzina di partiti a destra, quattro a sinistra e tutti contro tutti per unirsi ogni tanto al sol scopo di ostacolare gli altri, e ancora c'è chi si meraviglia se la gente non và più a votare?

Do., 22.10.2015 - 13:20 Permalink
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guido margheri Do., 22.10.2015 - 14:09

Antwort auf von guido margheri

Carissimo anonimo dal nick name così suggestivo Lei vuole una sorta di dulello rusticano tra tastiere. Non la seguirò. Le faccio solo notare che i problemi dei Piani, come quelli di altre zone, non anscono dalla rissa tra partiti(ini) da Lei evocata, che semmai sono una conseguenza negativa, ma da scelte (o non scelte) precise compiute dai governi provinciale e comunale. Ed è su questo che occorre dire e fare se si vogliono dare risposte. Ho letto alcuni dei suoi contributi a Salto. Suvvia anche Lei può fare molto meglio. se vuole! Un caro saluto.

Do., 22.10.2015 - 14:09 Permalink
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Salto User
Manfred Gasser Do., 22.10.2015 - 14:50

Antwort auf von guido margheri

Was heisst z.B. :"assumere le iniziative utili e necessarie"???
Da kann man doch etwas genauer werden, wenn man schon behauptet, "sono tutte cose per le quali ci siamo battuti e ci stiamo battendo da tempo".
Aber ich lese nichts von Vorschlägen, nur "warme Luft".

Und was Ihre Anspielung auf meine politische Gesinnung betrifft:
Wäre ich Sie, würde ich mich schämen! Wenn man kein Argumente mehr hat, sollte man es besser lassen, als solchen Mist zu schrieben!!

Do., 22.10.2015 - 14:50 Permalink
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Pino G. Do., 22.10.2015 - 13:00

Essendo i Piani evidentemente una battaglia che Margheri ha a cuore, spero che l'auspicato incontro con i residenti abbia luogo quanto prima!

Do., 22.10.2015 - 13:00 Permalink