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Assemblee con contraddittorio a Laives

Il Comune si organizza in vista del referendum sull'ampliamento dello scalo. Il vicesindaco Seppi: "questione molto sentita".

Fisicamente, lo scalo di Bolzano non è solo „di Bolzano“ ma anche „di Laives“, visto che in parte occupa il territorio del comune che sorge a sud del capoluogo. Nel novembre scorso, dopo aver perso una battaglia giudiziaria condotta a suon di ricorsi al Tar, il Consiglio comunale di Laives ha ribadito la posizione contraria all'ampliamento dell'aeroporto, e in questi giorni la giunta comunale si sta attrezzando per le assemblee pubbliche che si terranno in primavera, in vista del referendum sul potenziamento dello scalo.

A Laives si prevedono due incontri, annuncia il vicesindaco Giovanni Seppi (SVP), uno organizzata dalla Provincia e l'altro indetto dalla Volkspartei locale. Per non lasciare campo libero ai promotori del potenziamento e garantire il contraddittorio, spiega, alle assemblee saranno invitati a parlare anche i gruppi che temono riflessi negativi sul piano ambientale ma anche su quello turistico. „Per un discorso di equità e di corretta informazione dei cittadini“, dice Seppi, „vogliamo dare voce anche a chi è contrario al progetto.“ A sentire il vicesindaco, a Laives la preoccupazione per i possibili disagi derivanti dal potenziamento dello scalo è palpabile: „Basta camminare per strada o andare al bar per rendersi conto che la questione è molto discussa e sentita“.

Intanto, nel forum con i quali gli albergatori dell'Hgv e Assoimprenditori sperano di alimentare il dibattito pubblico sull'utilità di uno scalo potenziato non vi è, per il momento, traccia di un reale scambio di idee tra i visitatori che ne giustificherebbe la denominazione. Oltre a citare le dichiarazioni a favore dell'aeroporto raccolte tra personaggi pubblici quali Reinhold Messner e Stefan Pan, il sito riporta coscienziosamente anche le voci critiche apparse in passato nei media, a volte corredate di una replica da parte dei fautori dell'ampliamento, ma l'impressione complessiva che se ne trae è quella di un forum piuttosto ingessato. Per quanto riguarda, invece, l'iniziativa lanciata nel web dal Comitato per l'ampliamento dell'aeroporto, il sito appare ancora povero di contenuti: ad oggi (2 febbraio), alla voce "video" risulta un unico contributo e la sezione delle interviste è completamente vuota.

A fronte delle notevoli risorse investite nella comunicazione dalle varie organizzazioni favorevoli alla riapertura dello scalo, qual è il reale grado di coinvolgimento dei cittadini in una campagna che è soltanto agli inizi e che aumenterà di tono e di intensità di qui a giugno? Secondo il politologo Hermann Atz, per quanto la giunta provinciale assicuri che della riapertura dell'aeroporto di Bolzano beneficerà l'intera popolazione altoatesina, chi abita nelle aree periferiche del territorio provinciale è poco partecipe del dibattito: "Quello dell'aeroporto – osserva Atz - è un argomento che agita gli animi dei bolzanini. Chi vive fuori città non lo percepisce allo stesso modo. Sono sicuro che nel resto della provincia l'argomento riscontra molto meno interesse sul piano emotivo." 

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Argante Brancalion Di., 02.02.2016 - 16:54

Il fronte del SI è già da un pezzo in piazza, ben aiutato dai media locali tutt'altro che imparziali. Ora tocca anche al fronte del No organizzarsi per convincere soprattutto le periferie che come dice Atz sembrano disinteressate. Probabilmente chi abita lontano da questa porzione di valle non è molto interessato alle questioni ambientali. Dovrà invece interessarsi alle questioni economiche. L'aeroporto lo paghiamo TUTTI doppio, con i tagli a Sanità, Welfare e servizi.

Di., 02.02.2016 - 16:54 Permalink