Politik | Autonomia

Konvent: continuano le polemiche sulle nomine

Oggi in consiglio provinciale verranno decisi i 33 membri della Convenzione per il rinnovo dello statuto di autonomia. Alta tensione ieri tra i capigruppo.

La discussione sulle nomine dei componenti della Convenzione sull’autonomia ieri ha scaldato gli animi in Consiglio Provinciale. Alcune vivaci sedute dei capigruppo sono state le premesse per la discussione cruciale che oggi in aula sancirà da una parte la ratifica delle nomine dei ‘cittadini’ scaturite dal gruppo dei 100 riunitosi sabato 2 aprile all’Eurac e dall’altra la nomina degli altri 25 componenti del Konvent. Oggi dunque si saprà chi saranno gli esperti, i consiglieri provinciali ed i rappresentanti delle parti sociali che andranno a comporre l’organismo che avrà come compito l’elaborazione della proposta di restyling dello Statuto che verrà messa ai voti del consiglio provinciale per il successivo e finalmente conclusivo confronto con i ‘cugini’ trentini.

Ieri ha fatto molto discutere la proposta da parte della SVP di far entrare in Convenzione anche l’ex Landeshauptmann, una presenza che si preannuncia per lo meno ‘ingombrante’ nella prospettiva di guardare al futuro. 
Ma polemiche in consiglio hanno riguardato anche la denuncia avanzata da parte di Süd-Tiroler nei confronti della Volkspartei di aver cooptato verso il Forum dei 100 diversi suoi’ funzionari’
Nel gruppo italiano a far discutere è invece il meccanismo che ha portato all’elezione dei rappresentanti ‘italiani’ dei 100 nel Konvent. Alessandro Urzì in particolare ha criticato aspramente il meccanismo che nel Forum dei 100 ha portato alla nomina degli 8 ‘eletti’. Il consigliere provinciale di L'Alto Adige nel Cuore ha denunciato il fatto che nell’elezione in sostanza hanno pesato molto più i voti dei membri di lingua tedesca del Forum (ogni membro dei 100 poteva votare otto candidati, uno per i ladini, due per gli italiani e cinque per i tedeschi). 
Per cercare di calmare gli animi e ‘preparare’ la seduta cruciale odierna il presidente del Consiglio Provinciale Thomas Widmann ha allora deciso di sentire anche gli ‘esperti’ dell’Eurac che stanno sovrintendendo al meccanismo di formazione ed alla fase preliminare della Convenzione, naturalmente alla luce della legge provinciale che la regola.
Ma la seduta del consiglio provinciale si preannuncia interessante anche perché la destra di lingua tedesca si trova al momento sulle barricate, mentre pare che anche SVP e PD non abbiano ancora deciso chi mandare dal proprio interno in Convenzione.