Politik | Diritti LGBT

Masi chiusi, masi gay

Gli Erbhöfe del Tirolo si “aprono” alle coppie di fatto, la “legge Cirinnà” ricalca le unioni civili austriache. La legge provinciale sul maso chiuso è aggiornata?
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Foto: Salto.bz

Il Consiglio regionale del Land Tirolo (Tiroler Landtag) si prepara a un ulteriore passo – dal forte carattere simbolico – verso la parificazione dei diritti delle coppie dello stesso sesso. Come riportato dalla Tiroler Tageszeitung, nell'ambito di alcune riforme dell'amministrazione e adeguamenti legislativi che arriveranno in aula il prossimo febbraio, la coalizione di governo “schwarz-grün” (nero-verde) tra i popolari della ÖVP e i Verdi intende modificare una delle leggi tirolesi più antiche, quella sul cosiddetto “Erbhof”, letteralmente “podere ereditario” (“das Erbe” equivale ad “eredità”, “der Erbe” a erede). Una denominazione tradizionale che, al di qua del Brennero, trova corrispondenza nel neologismo “maso avito” e onora quelle famiglie contadine rimaste da almeno duecento anni nello stesso “maso chiuso”.

Nella terra santa del Tirolo storico, si sa, il termine “famiglia” ha un significato ristretto. Per ottenere il prestigioso titolo di Erbhof dalla giunta provinciale nordtirolese e in egual modo da quella sudtirolese, il proprietario deve abitare e coltivare il maso, nonché dimostrare che la proprietà fondiaria sia stata tramandata ininterrottamente per due secoli nell'ambito della medesima famiglia, per via ereditaria diretta o collaterale entro il secondo grado di parentela: dai genitori, da un fratello o una sorella, dallo zio – oppure dal marito o dalla moglie. Sia nel Land Tirolo che in Sudtirolo esistono due legislazioni distinte per i “masi aviti” (Erbhöfe) e i “masi chiusi” (geschlossene Höfe) da non confondersi tra loro, nonostante la locuzione tedesca Erbhof in Germania e Austria sia sinonimo di geschlossener Hof. L'antico istituto giuridico del “maso chiuso” non è solo un'onorificenza, bensì sancisce il principio consuetudinario dell'indivisibilità dell'azienda agricola familiare: onde evitarne la parcellizzazione, essa è trasmessa per eredità al solo figlio (o figlia) primogenito, mentre agli altri eredi spetta un indennizzo. Tali norme successorie risalenti al 1900 (il “Tiroler Höfegesetz” ancora vigente nel Tirolo austriaco) furono estranee all'ordinamento giuridico italiano sino al 1948, con il primo Statuto d'Autonomia del Trentino-Alto Adige. Nel 1954 fu emanata dal Consiglio provinciale di Bolzano la prima legge sul maso chiuso.

Die Lebensrealität von Bäuerinnen und Bauern ist so vielfältig und bunt wie die der gesamten Gesellschaft.

Il capogruppo dei Verdi nordtirolesi Gebi Mair e la consigliera regionale della ÖVP Kathrin Kaltenhauser intendono però estendere i beneficiari della normativa del 1931 (il “Tiroler Erbhofgesetz”), in modo tale che l'onorificenza attribuita al maso avito non si estingua con il passaggio diretto per cause di morte al partner della “unione civile” (in Austria “eingetragener Partner”) o ai figli adottivi. “La realtà quotidiana delle nostre contadine e dei nostri contadini è variegata e variopinta come in tutta la società” sottolinea il consigliere verde Gebi Mair.

Masi chiusi più aperti?

Grazie all'introduzione, nel 2010, delle unioni civili tra persone dello stesso sesso (eingetragene Partnerschaft) nonché a una serie di cambiamenti al diritto ereditario (Erbrecht) entrati in vigore con il primo gennaio di quest'anno, in Austria il partner dell'unione civile ha i medesimi diritti di successione del coniuge del matrimonio (Ehegatte). Cambiamenti estesi anche alla legislazione federale sui masi chiusi (“Anerbengesetz”) e a quella “speciale” tirolese: “Le disposizioni legislative speciali sul diritto contadino di successione, quando riguardano le questioni matrimoniali o dei coniugati, si applicano conformemente al senso anche alle unioni civili e ai partner dell'unione civilerecita all'articolo 43 la legge austriaca sulle unioni civili. E se la “stepchild adoption” era già possibile dal 2013, la Corte Costituzionale dell'Austria ha revocato nel gennaio 2015 anche il divieto di adozione per le coppie dello stesso sesso, giudicando “inadeguati” gli argomenti a favore della “difesa del matrimonio e della famiglia tradizionale”. “Non c'è alcuna giustificazione per la disparità di trattamento a causa dell'orientamento sessuale”, così i giudici costituzionali.

Die bundesgesetzlichen Sonderbestimmungen über das bäuerliche Erbrecht, die für Eheangelegenheiten oder Ehegatten anwendbar sind, sind auf eingetragene Partnerschaften oder eingetragene Partner sinngemäß anzuwenden.

Anche in Italia il diritto all'eredità spettante a chi è unito in matrimonio viene esteso ai partner delle “unioni civili” – istituite con l'entrata in vigore nel 2016 della “legge Cirinnà” – così come il diritto di vivere nella casa familiare di proprietà del defunto. Tali modifiche toccano diversi articoli del codice civile sui diritti del coniuge sposato, articoli richiamati a loro volta dalla legge provinciale sul maso chiuso quando tratta del “coniuge superstite” o di “coloro che secondo il codice civile sono chiamati a succedere”. Persino l'adozione del “configlio” nelle coppie di fatto (stepchild adoption), assente nel testo di legge Cirinnà, sembra essere riconosciuta per via giurisprudenziale. Seguendo l'esempio austriaco, e in nome dell'Euregio, parrebbe nuovamente necessario mettere mano alla legislazione provinciale sui masi chiusi – come avvenne in passato a più riprese per adeguarla agli interventi sul diritto di famiglia in sede statale, soprattutto riguardanti la parità delle eredi donne e la tutela del coniuge superstite. Un “coniuge” che oggi non è più, giocoforza, eterosessuale. Nemmeno sui masi d'alta montagna.

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magda baur Di., 10.01.2017 - 20:52

Das ist eine sehr gute Idee, das Höfegesetz abzuändern. Dann kann endlich auch die beschämende Diskriminierung der sogenannten weichenden Erben behoben werden. Der Auszahlungsbetrag (im obigen Artikel als "indennizzo" bezeichnet), ist bei geschlossenen Höfen in Tallage geradezu lächerlich gering. Das ist die einzige Form der legalen Enterbung, die es in Italien noch gibt. Auf diese "Errungenschaft" brauchen wir in Südtirol nicht stolz zu sein.

Di., 10.01.2017 - 20:52 Permalink