Wirtschaft | Diritti

“Chiediamo rispetto”

Multiservizi e turismo, il 31 marzo sarà sciopero intersettoriale. I sindacati altoatesini: “Stipendi da fame, lavoratori sfruttati, pretendiamo trattativa dignitosa”.
Sindacati
Foto: Salto.bz

Tornano a incrociare le braccia gli addetti dei settori del Terziario fra cui gli operatori delle imprese di pulizia, della ristorazione collettiva, dei pubblici esercizi e delle agenzie di viaggio: un milione e mezzo di lavoratori a livello nazionale di cui diverse migliaia in Alto Adige, fra i 9mila e i 10mila gli operatori altoatesini che saranno interessati dallo stato di agitazione. La manifestazione avrà luogo a Roma, in piazza della Bocca della verità, venerdì prossimo, 31 marzo. Al centro della protesta lo stallo negoziale che non permette di rinnovare i contratti nazionali di settore scaduti da circa quattro anni. Per i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs, Uil Trasporti e a livello locale Asgb, si tratta di una situazione ormai insostenibile con un peggioramento delle tutele previste in caso di malattia e ferie, modifiche all'articolato del cambio di appalto e proposte di aumenti retributivi irrisori.

La trattativa deve essere dignitosa, negli ultimi tavoli convocati, come quello dello scorso 23 marzo, sono state avanzate delle richieste assurde da parte dei datori di lavoro, ci aspettiamo quindi una grande adesione allo sciopero”, affermano in coro i sindacalisti che ritengono inaccettabile mettere in discussione il diritto a mantenere il proprio impiego di lavoro nei cambi di appalto e cercare di ridurre ancora il costo del lavoro. Insufficienti, ribadisce Antonella Costanzo (Filcams/Cgil), le proposte delle associazioni imprenditoriali di settore Angem e Alleanza delle Cooperative sui nodi della trattativa ovvero il mercato del lavoro, la contrattazione decentrata, welfare e aumento salariale, quest’ultimo distante dal trattamento economico stabilito dai rinnovi contrattuali già raggiunti nel comparto turistico.

“Il rinnovo dei contratti nazionali - puntualizza Ulrike Egger (Fisascat/Cisl) - è l’unico modo per evitare il dumping salariale, senza contare che le aziende si chiamano fuori dalla responsabilità sociale, chiediamo rispetto per gli addetti del settore, con le condizioni attuali a risentirne è anche la qualità del lavoro”. La stazione appaltante principale, sottolineano i sindacalisti, è l'ente pubblico: gli enti ministeriali e la Provincia. “Gli operatori del settore sono sfruttati, inseriti in contesti difficili, che fanno lavori che spesso altri non sono disposti a fare, con orari spesso massacranti e stipendi da fame, deve essere riconosciuto loro il diritto ad aumenti economici così come quello di scioperare e quindi di ribellarsi alle parti datoriali”, tuona Mauro Baldessari (Uiltucs). Nello specifico si parla, a livello di retribuzione, di 6,49 euro l’ora lordi per il settore Multiservizi per circa 60 ore al mese, “quando i contratti sono buoni”, precisano i sindacati. “Per quel che riguarda i full time - aggiunge Artan Mullaymeri (Uil Trasporti) - si arriva a 1.200 euro lordi, con i contratti a tempo indeterminato che diminuiscono progressivamente”.

 

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Profil für Benutzer 3 Ländereck Raetica I Tre Confini in Italiano
3 Ländereck Ra… Mo., 27.03.2017 - 15:43

Vorrei capire un punto della questione. L'attuale contratto nazionale del settore pulizie che prevede una paga base di 5,60€/ora chi l'approvò a suo tempo di coloro che oggi organizzano lo sciopero di categoria?

Mo., 27.03.2017 - 15:43 Permalink