Gesellschaft | Vaccini

La “cavalcata” dei free vax

Più di mille persone a Bolzano manifestano contro l'ok della Camera al decreto vaccini. Presenti diversi esponenti della politica locale, dai Verdi alla destra tedesca.
Free vax
Foto: Andreas Pöder

Erano più di mille, secondo la questura, le persone che ieri sera (28 luglio), sfilando per le strade di Bolzano, hanno manifestato contro l’approvazione definitiva della Camera al decreto vaccini, al grido di “lo sconto sulle multe non basta”. La richiesta dei free vax è che il Trentino Alto Adige impugni questo decreto. La fiaccolata è stata organizzata dall’associazione vaccinare Informati, Aegis Sudtirol, Codav e le famiglie per la libertà di scelta. E invocazioni alla libertà campeggiavano sui cartelli sfoggiati dai partecipanti. Presenti anche i consiglieri provinciali dei Verdi Riccardo Dello Sbarba, Brigitte Foppa e Hans HeissAndreas Pöder di BürgerUnion, Myriam Atz Tammerle (Südtiroler Freiheit), Ulli Mair, Sigmar Stocker e Hannes Zingerle (Die Freiheitlichen), Roland Lang, Obmann del Südtiroler Heimatbund e il consigliere trentino del PATT Lorenzo Baratter. Il corteo, che si è dato appuntamento al bar Theiner, ha percorso il centro storico per arrivare in piazza Magnago, di fronte al Consiglio Provinciale, dove la settimana scorsa già 150 persone avevano fatto sentire la loro voce in occasione di una seduta del consiglio regionale, per chiedere ai consiglieri di impugnare il decreto.

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Daniele Menestrina Sa., 29.07.2017 - 14:07

Titolo non solo fuorviante ma assolutamente falso. In inglese free vax significa vaccini gratis. Questi però che protestavano i vaccini non li vogliono manco gratis, pertanto l'unico termine corretto per definirli è no vax (al massimo si può concedere vax free anche se quelli che protestavano non lo sono perché tutti vaccinati).

Sa., 29.07.2017 - 14:07 Permalink
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Daniele Menestrina Sa., 29.07.2017 - 21:56

Antwort auf von pérvasion

Ich schlage vor, Sie fragen mal einen englischen Muttersprachler Ihres Vertrauens zu dem, was ich geschrieben habe, da es evident ist, dass Sie der englischen Sprache nicht Herr sind. Weiters scheinen auch Ihre Kenntnisse der italienischen Sprache recht schwach zu sein, denn mein Beitrag dreht sich einzig um die Verwendung einer falschen Bezeichnung für diese Bewegung. Ich habe nirgends zur Pflicht bezüglich Impfung usw. Stellung genommen.

Sa., 29.07.2017 - 21:56 Permalink
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Manfred Klotz So., 30.07.2017 - 10:09

Antwort auf von pérvasion

"Free" heißt nicht nur "kostenlos" stimmt, aber im Zusammenhang hat Daniele absolut recht. "Free from..." oder "Freed from" wären eigentlich korrekte Formen, wenn schon. Was den Rest anbelangt ist hoffentlich klar, dass in einem Land voller "Freigeister" wie Italien, ohne Zwang nichts zu holen ist. Oder glauben Sie, dass beispielsweise die Gurtpflicht - über deren Sinnhaftigkeit wir nicht diskutieren müssen - nur mit gutem Zureden umgesetzt hätte werden können? Wenn die Menschen nicht von selbst clever genug sind, muss eben der Staat eine Pflicht auferlegen.

So., 30.07.2017 - 10:09 Permalink
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Christoph Moar So., 30.07.2017 - 17:06

Antwort auf von Daniele Menestrina

Signori, stiamo veramente discutendo sulla semantica di un "free vax", ipotizzando la giornalista l'abbia inventato?
Non so se ve ne siete accorti, ma il "popolo no vax" si è dato questo nuovo titolo ("free vax") da solo, completamente al di fuori di quello che la redattrice - o noi - ne pensi. I banner davanti a montecitorio, o i discorsi tenuti nei presidi di altre città, utilizzano da tempo queste due parole. Viste le trincee - mi pare - insormontabili che si creano sulla obbligatorietà o meno dei vaccini, probabilmente il nome del popolo in lotta per la "libera scelta" (che poi, purtroppo, é applicata ai figli che non possono scegliere) è la componente meno importante del tutto...

So., 30.07.2017 - 17:06 Permalink
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Hartmuth Staffler Sa., 29.07.2017 - 16:51

Diesen ungebildeten Verschwörungstheoretikern sollte man nicht einmal eine Zeile widmen. 1809 hat Pater Haspinger noch mit verständlicher Überzeugung gegen die von den Bayern verordnete Pockenimpfung gekämpft, weil es damals eine ganz neue und damit suspekte Sache war und weil auch der Vatikan Impfungen noch kategorisch als "Eingriff in den göttlichen Schöpferwillen" ablehnte. Bayern war ja der erste Staat der Welt, der eine Pflichtimpfung einführte. Heute sollte man wissen, dass die Bayern die ja inzwischen wieder unsere Freunde sind, vollkommen recht hatten.

Sa., 29.07.2017 - 16:51 Permalink