Politik | Reazioni

“L’Austria stia al posto suo”

Doppia cittadinanza, dura presa di posizione di Meloni (FdI). Huber (Pd) rilancia: “Perché non un passaporto europeo?”. Intanto Kompatscher fa gli auguri a Kurz.
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Foto: upi

Come da copione imperversa la polemica sulla doppia cittadinanza, con l’ultimo intervento in ordine di tempo della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che annuncia “barricate in Alto Adige, in Parlamento e in ogni sede istituzionale”, chiedendo l’intervento del capo dello Stato Sergio Mattarella “per fermare questo affronto indegno”. “L’Austria - aggiunge - stia al posto suo e non si permetta queste invasioni illecite. Pensare di gestire una porzione d’Italia abitata da una maggioranza di cittadini austriaci è follia. Ci troveremmo di fronte a una secessione mascherata”. E punta il dito sul “totale e gravissimo silenzio del Pd”.

Rincara la dose Alessandro Urzì: “Il Governo italiano del Pd fa finta di non sentire. Si tratta di una vigliaccata senza precedenti. I nuovi inquilini della cancelleria viennese vogliono altoatesini belli gonfi e ricchi a spese dell’Italia ma con cittadinanza austriaca. Il limite è stato superato”. Il segretario del Pd altoatesino Alessandro Huber cerca, come può, di abbassare i toni facendosi propositivo: “Sulla questione del passaporto, vorrei rilanciare. Perché non un passaporto europeo? Credo che se proprio dobbiamo identificare i nostri valori con un documento, questa opzione possa essere la scelta più coraggiosa”.

Lukas Antoniolli, schützen di Trento, ha lanciato nel frattempo una petizione su Change.org che ricalca la lettera inviata lo scorso novembre da 19 consiglieri provinciali altoatesini a Vienna, i quali chiedevano che la concessione della doppia cittadinanza ai sudtirolesi venisse inserita nel programma di coalizione del nuovo governo austriaco. Antoniolli domanda al presidente della Provincia Ugo Rossi di attivarsi con un'analoga richiesta presso il Parlamento di Vienna. La petizione ha raggiunto l’obiettivo dichiarato, ovvero quello di raccogliere mille firme. 

Doppia cittadinanza a parte, il presidente Arno Kompatscher fa gli auguri al cancelliere Sebastian Kurz per l'insedimanto del nuovo governo: “Sono sicuro che l'Austria continuerà a seguire una politica in grado di unire anzichè dividere, sostenendo anche la collaborazione transfrontaliera che sta dando buoni frutti in tanti settori, come dimostrato dall'Euregio. Basti pensare, ad esempio, a quanto è stato fatto al Brennero, dove la cooperazione ha consentito di gestire al meglio un tema estremamente sensibile e delicato come quello dei controlli e dei flussi migratori. L'Alto Adige si presenta come una piccola Europa nell'Europa, e punta ad avere l'appoggio di Vienna per proseguire in questo percorso e far sentire in manira più forte la propria voce a Bruxelles”. Kompatscher auspica di poter incontrare presto Kurz, a cui è legato anche da rapporti personali, e si dice convinto che i rapporti non solo tra Vienna e Bolzano, ma anche tra Vienna e Roma, verranno ulteriormente rafforzati e intensificati. “La funzione di tutela dell'Austria - conclude il governatore - è uno dei pilastri fondamentali che garantiscono l'autonomia dell'Alto Adige e che la caratterizzano rispetto a tutte le altre in virtù dell'ancoraggio internazionale previsto dall'accordo di Parigi”.

 
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Alfonse Zanardi Mo., 18.12.2017 - 18:20

Wieso sollen diese Fragen überflüssig oder Wurscht sein? Das Gegenteil ist der Fall.
Also liebe Schützen, beantwortet sie doch! Ihr habt ja hier getönt alle Fragen seien schon geklärt.

Mo., 18.12.2017 - 18:20 Permalink
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Ludwig Thoma Mo., 18.12.2017 - 21:53

Antwort auf von Alfonse Zanardi

Es wird erstmal "in Aussicht genommen [..] die Möglichkeit einzuräumen". Was auf beamtenwienerisch ungefähr heißt, "schaumasunsamalon". Dann gilt laut jüngsten Pressemeldungen anscheindend die Sprachgruppenzugehörigkeitserklärung, was jetzt nicht ganz dem Blut-Prinzip entspricht (aber bitte sagen sie es niemandem!). Es ist also wurscht ob Sie "reinblütige" Kinder oder solche aus einer Misch- oder Maschehe haben, oder ob Sie Cetto Laqualunque heißen. Wichtig ist, bei der Volkszählung Deutsch anzukreuzen. Dann gehen Sie zum Passamt und sagen es sei eine Herzensangelegenheit, und schwupp, sind Sie ein waschechter Österreicher.

Mo., 18.12.2017 - 21:53 Permalink
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Hartmuth Staffler Mo., 18.12.2017 - 23:03

Antwort auf von Alfonse Zanardi

Überflüssig sind Fragen, deren Beantwortung sich von selbst ergibt und die trotzdem schon tausende Male gestellt und beantwortet worden sind. Wenn ein Elternteil eine bestimmte Staatsbürgerschaft hat, dann bekommen sie auch die Kinder (und natürlich auch die des anderen Elternteiles). Deswegen gibt es ja in Südtirol so viele Menschen mit mindestens zwei, oft auch drei Staatsbürgerschaften. Laut Schätzungen sind es etwa 10.000. Und das alles mit dem Segen des Papstes, der drei Staatsbürgerschaften hat (da wiederhole ich für alle Forumsteilnehmer, die anscheinend Lese- oder Verständnisschwierigkeiten haben)..

Mo., 18.12.2017 - 23:03 Permalink
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Alessandro Stenico Mo., 18.12.2017 - 19:22

Noch zum Thema Vorteile/Nachteile:
Unabhängig vom Hauptwohnsitz im In- oder Ausland können ÖsterreicherInnen :
https://www.bmeia.gv.at/reise-aufenthalt/leben-im-ausland/gesundheit-un…
https://www.bmeia.gv.at/reise-aufenthalt/leben-im-ausland/treffpunkt-au…
Wehrdienst:
https://www.bmeia.gv.at/reise-aufenthalt/leben-im-ausland/wehr-und-zivi…
Wehrpflichtig sind alle männlichen österreichischen Staatsbürger im Alter zwischen 17 und 51 Jahren. Die Verpflichtung zur Leistung des Grundwehrdienstes besteht bis zum 35. Lebensjahr.
Zum Vergleich in Italien bis zum Jahrgang 1985:
Wehrpflichtig sind alle männlichen italienischen Staatsbürger im Alter zwischen 17 und 45 Jahren. Die Verpflichtung zur Leistung des Grundwehrdienstes besteht bis zum 26. Lebensjahr.

Mo., 18.12.2017 - 19:22 Permalink
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Franz Hilpold Do., 21.12.2017 - 12:46

Che i fascisti come la Meloni o i militanti dell'estrema destra come Urzì si sentano in dovere di scagliarsi contro un doppio passaporto era da aspettarsi e non desta meraviglia. Anche la berlusconiana Ravetto trova la cosa incresciosa, questo ci fa capire di che risma sono fatti i fan del grande imbonitore. Ricordo però a queste persone che l'Italia pratica già da decenni la possibilità del doppio passaporto per i poveri oriundi del Sudamerica e di altre parti del modo ovunque si trovino, specie se sono bravi nello sport. Basta aver avuto un antenato - anche uno solo - proveniente dall'Italia, indietro fino alla quinta generazione, che la cittadinanza è garantita. Eleggono una ventina di parlamentari. E gli oriundi argentini hanno vinto due campionati mondiali nel '34 e nel '38, nei quali la nazionale italiana parlava lo spagnolo. Due pesi e due misure.

Do., 21.12.2017 - 12:46 Permalink