Politik | Elezioni provinciali

“Pd contro Bizzo, un grande classico”

I dem presentano il conto al leader di NOI per l’Alto Adige riguardo i contributi da versare al Partito democratico e scoppia la polemica sui due fronti.
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Foto: Provincia Autonoma di Bolzano

Cartoline dalla campagna elettorale. Questa volta protagonisti sono Roberto Bizzo e il suo ex partito, il Pd. Oggetto del contendere i famosi contributi che il portabandiera della lista NOI per l’Alto Adige deve ancora al Partito democratico che, come noto - avendo anche dovuto licenziare un dipendente - non se la passa bene economicamente. In ballo ci sono le quote che ogni eletto si è impegnato a versare mensilmente al partito e che riguardano anche chi dal Pd se ne è andato, fino alla fine della legislatura o consiliatura. Come riportato ieri dal quotidiano Alto Adige il presidente uscente del consiglio provinciale ha un debito di circa 15mila euro (più 30mila euro di arretrati) e i vertici del partito stanno ora valutando le posizioni di tutti i transfughi. 

È la solita campagna elettorale del Pd contro Roberto Bizzo, che sia dentro o fuori dal Pd, non è cambiata. Grandi classici, insomma.

In un post su Facebook la replica sarcastica di Bizzo che non ha alcuna intenzione di pagare perché, afferma, lo statuto nazionale del Pd esclude che ti possano chiedere soldi dopo l'uscita. “Ringrazio gli amici del Pd altoatesino perché mi ricordano le questioni politiche nodali della nostra terra: la raccolta dei fondi per le provinciali!”. Il leader di NOI per l’Alto Adige insiste sul presunto accanimento perpetrato dagli ex colleghi di partito: “È la solita campagna elettorale del Pd contro Roberto Bizzo, che sia dentro o fuori dal Pd, non è cambiata. Grandi classici, insomma. Buon lavoro anche a voi, e sono onorato di riuscire sempre a mettermi al centro dei vostri pensieri; grazie al cielo oggi le mie energie e i miei denari li investo altrove, dove forse ci sono le vere risposte per l’Alto Adige e non solo blindaggi e veti. Un saluto ‘caro’ e buona politica a tutti!”.

 

A spada tratta

 

Pronti a difendere il proprio capofila i componenti della lista centrista, “non ti curar di loro ma guarda e passa”, suggerisce a Bizzo Enrico Lillo (Noi con l’Italia); “è partita la campagna elettorale. Ognuno la affronta come meglio crede, chi incontra la gente, le associazioni di categoria cercando soluzioni ai vari problemi, chi invece denigra le persone politicamente ‘pericolose’”, gli fa eco Debora Pasquazzo, ex esponente del Pd. Triste definisce “questo attacco del Pd”, il coordinatore della civica di Bizzo, nonché ex dem, Luca Bertolini, che si rammarica del fatto che “venga messo in mezzo NOI per l'Alto Adige con la riscossione gabelle del PD. Se questa sarà la loro campagna elettorale, Non sarà la nostra”.

Tagliente infine il giudizio di Fabio Cantafio, addetto stampa del circolo di Laives del Partito democratico: “Ottieni una carica sotto le insegne del Pd, firmi un accordo per contribuire al partito che ti ha sostenuto, capisci che non sarai rinnovato e lasci Pd e non rispetti gli accordi. Coerenza e rispetto, bella questa nuova lista che scomparirà dopo le elezioni”. Alla prossima zuffa.

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Pietro Fischer Mo., 13.08.2018 - 11:01

" lo statuto nazionale del Pd esclude che ti possano chiedere soldi dopo l'uscita."
Quindi Bizzo vede i 45.000 euro che deve als suo ex partito come buonauscita? È per gente come questo personaggio che la classe politica ha la reputazione rovinata....

Mo., 13.08.2018 - 11:01 Permalink