Umwelt | VEICOLI DIESEL

Euro 3, rinvio di sei mesi

Il sindaco valuta di far slittare lo stop al luglio 2019. Randi: "Tutelare le categorie economiche". Svp scettica sul piano Theiner: "Ne parleremo con lui e Kompatscher".
Coda
Foto: Suedtirolfoto

Un rinvio di sei mesi, dal primo gennaio al primo luglio 2019. Per l’applicazione a Bolzano del piano provinciale contro il biossido d’azoto che prevede il divieto di circolazione a fasce orarie per i veicoli diesel euro 3 nel centro abitato, a partire in teoria dal prossimo anno.

 

Delibera in discussione

L’ipotesi è sul tavolo del sindaco Renzo Caramaschi, che l’ha condivisa con i colleghi di maggioranza nel vertice di lunedì. All’interno della coalizione si è registrato un certo gradimento, anche perché la proroga consentirebbe di venire incontro alle rimostranze sia dei cittadini che delle categorie economiche. Lo slittamento piace a parti importanti della maggioranza, vedi l’Svp cittadina che è scettica sull’estensione progressiva dei limiti (dal 2021 in poi) ai mezzi euro 4 e 5. “Si tratta anche di auto nuove” commenta la consigliera Judith Kofler Peintner, pronta con il suo gruppo a coinvolgere l’assessore Richard Theiner, ideatore del piano, e il governatore Arno Kompatscher. “Bisogna andare cauti perché i divieti aggravano la situazione di tante cittadine costrette a usare l’auto, pensiamo a chi deve accompagnare i figli a scuola o in ospedale”.

 

Il sindaco: "Nulla di deciso"

“Non c’è nulla di deciso, vedremo in giunta” afferma perentorio il sindaco per evitare fughe in avanti prima che le scelte vengano compiute a livello amministrativo. “Resta naturalmente valido l’obiettivo di favorire il mezzo pubblico. La mentalità deve cambiare, non possiamo continuare ad avere 15.000 auto al giorno che entrano da Caldaro e dalle altre zone”.

Caramaschi da tempo segue la questione che è demandata a livello provinciale a Theiner. Il piano prevede misure particolari per Bolzano, che è lo snodo della mobilità dell’intero Alto Adige. Si prevede lo stop tra le 7 e le 10 e tra le 16 e le 19, esclusi sabato, domenica e festivi, dal 2019 per i mezzi con motori diesel euro 3, dal 2021 per gli euro 4 e dal 2023 per gli euro 5. A essere interessato non è tutto il comune ma una parte delle vie. L’elenco è stato dibattuto nel corso del vertice. Risulterebbero escluse alcune arterie, ad esempio l’arginale e le vie di accesso.

 

 

Ok di Noi per Bolzano

“La proposta del rinvio è stata illustrata, ora la relativa delibera verrà discussa in giunta” nota Mauro Randi, capogruppo di Noi per Bolzano. “L’obiettivo è tutelare le categorie commerciali che utilizzano mezzi di non ultima generazione per fare sì che abbiano il tempo per rinnovare il parco mezzi, senza subire un danno economico. Ovviamente rimane l’esigenza principale che è tutelare la salute pubblica”. Il consigliere, a cui evidentemente il rinvio non dispiace, ha chiesto dati e simulazioni per capire l’impatto dei divieti, posto che quello per gli euro 1 e 2 sono già in vigore. “Per le famiglie ci sono problematiche non da poco. Si parla tanto di conciliazione famiglia-lavoro, ma quando si va nel concreto bisogna avere un occhio di riguardo, pensiamo a chi ha l’asilo nido lontano da casa”.

 

Peintner: "Parleremo con Kompatscher"

L’Svp è sulla stessa lunghezza d’onda, anzi si mostra ancora più scettica sugli effetti nel capoluogo del piano promosso dall’assessore provinciale che è espressione dello stesso partito. “Il sindaco ha accennato alla delibera – riepiloga Peintner –. Quanto a noi, siamo favorevoli al rinvio. Le emissioni nocive ci sono e qualcuno dovrà rinunciare all’auto, ma bisogna valutare i casi in cui si aggrava la situazione per i cittadini. Non per tutti è facile. Quindi, come rappresentanti dei residenti di Bolzano prenderemo contatto con Theiner e Kompatscher per vedere quali divieti sono realmente necessari, naturalmente sempre nell’ottica di tutelare la salute pubblica”.

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Mensch Ärgerdi… Mi., 29.08.2018 - 10:28

Chiamiamolo per quello che è: rinvio post-elettorale. Almeno evitiamo di prendere per i fondelli la gente. Il mercatino di Natale a Bolzano invece continuerà ad esserci, vero? I sacri turisti non inquinano mica come i baccanotti di fuori città che vanno a lavorare.

Mi., 29.08.2018 - 10:28 Permalink
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Martin B. Fr., 31.08.2018 - 19:26

Gerade die sonst sparsamsten und fleißigsten Handwerker und Bürger, die meist nicht viel auf der hohen Kante haben, sind am Meisten betroffen. Es sollten alternative Verkehrsreduzierungen angedacht werden, z.B. eine Maut, welche je nach Emission abgestuft ausfällt. Oder eine Maut für Fahrzeuge ohne Mitfahrer. Einfach verbieten finde ich sehr schlecht.

Fr., 31.08.2018 - 19:26 Permalink