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Bolzano revolution

C’è l’accordo tra Provincia, Comune e Autobrennero per le grandi opere nel capoluogo e dintorni. Un piano da oltre 1 miliardo di euro e 12 anni per realizzarlo.
Piano grandi opere
Foto: USP

“Me le sogno la notte, ormai, queste slide”, scherza il sindaco Renzo Caramaschi illustrando nella conferenza stampa odierna, insieme al governatore altoatesino Arno Kompatscher alla presenza del vicepresidente della Provincia Christian Tommasini, dell’assessore provinciale Florian Mussner, del vicesindaco Christoph Baur e dell’assessora comunale Marialaura Lorenzini, gli interventi della “Agenda Bolzano” su cui stamani (18 settembre) giunta provinciale e comunale hanno messo il timbro. Per completare il piano di interventi sulle infrastrutture viarie per il capoluogo e i suoi dintorni, frutto di un’intesa tra Provincia, Comune di Bolzano e Autostrada del Brennero, ci vorranno 12 anni e oltre 1 miliardo di euro.

 

 

“Ci siamo sempre lamentati perché si costruivano gallerie dappertutto, sono felice che ora ci sia stata la presa di coscienza che anche Bolzano è Sudtirolo e ha bisogno di opere infrastrutturali. Non è stato facile ma abbiamo raggiunto questo accordo in tempi piuttosto rapidi”, dice raggiante il sindaco. Ma guai a parlare di tempismo elettorale. “Lo facciamo per i cittadini, le elezioni non c’entrano nulla”, taglia corto Caramaschi. “È un impegno preciso quello che ci prendiamo - sottolinea Kompatscher -, con questi interventi si affrontano sistematicamente i problemi legati alla viabilità del capoluogo agendo su strade, ferrovie e trasporto pubblico in generale”.

 

Il pacchetto di interventi

 

Autostrada del Brennero

 

Ad Autobrennero spetta la fetta più consistente del piano strategico da mettere in pratica, fra gli interventi previsti lo spostamento del tracciato cittadino dell’autostrada e la realizzazione della terza corsia dinamica tra Bolzano nord ed Egna, la riconversione a tangenziale urbana dell’attuale tracciato dell'arteria e l’adeguamento del ponte sul fiume Adige a Vadena. Si stima che per realizzare le due grandi opere serviranno 12 anni, mentre per il rifacimento del sovrappasso autostradale presso il casello di Bolzano sud, il raddoppio del sovrappasso autostradale di via Einstein, il risanamento e adeguamento degli attuali sovrappassi autostradali di collegamento con la Mebo e via Einstein vengono messi in conto 6 anni. Senza dimenticare il rifacimento delle barriere antirumore nel tratto cittadino dell’A22. L’operazione verrà a costare in tutto 586 milioni di euro. E a proposito dell’Autostrada del Brennero Kompatscher si è detto fiducioso riguardo il rinnovo della cosiddetta concessione che ha già incassato il parere positivo del Consiglio di Stato, dell’Autorità di regolazione dei trasporti e dell’Europa. La questione dovrebbe essere chiusa a fine novembre, riferisce il Landeshauptmann.

 

La Provincia e il Comune

 

Tempo tre anni e il sottopasso presso la rotatoria di via Galvani, il sovrappasso di via Buozzi, e il nuovo ponte sull’Isarco saranno pronti, al costo di 60 milioni. A farsi carico dei lavori in questo caso sarà la Provincia che si impegna a rispettare i tempi annunciati. In un secondo momento verrà realizzato il sottopasso di via Roma, spesa prevista: 15 milioni, di cui 3,5 rimborsati dal Comune. 65 milioni e 10 anni invece per il tunnel sotto Monte Tondo che collegherà la strada per la Val Sarentino e via Innsbruck. All’amministrazione comunale compete il nuovo collegamento via Siemens - via Grandi - Galleria del Virgolo e la nuova viabilità sulla via Innsbruck nel tratto tra la Galleria del Virgolo ed il bivio Merano - A22 (6 anni complessivamente). Per il percorso di trasporto pubblico in sede protetta su via Buozzi, via Pacinotti, via Galilei, via Avogadro, via Grandi e via Roma, con interconnessione alla nuova linea tramviaria effettuata con autobus a zero emissioni, ci vorranno 7 anni e 13 milioni di spesa a carico del Comune. I mezzi ecologici collegheranno tra loro Laives, Bolzano sud ed il centro del capoluogo e si integreranno con la fermata ferroviaria della Fiera di Bolzano. 

 

Rete Ferroviaria Italiana, STA e SASA

 

Ruolo da protagonista nel programma avrà anche il treno, con RFI che si occuperà del potenziamento dei collegamenti urbani ferroviari sulla tratta Casanova - Terlano e del nodo di interscambio a Ponte Adige (tram, linee autobus, piste ciclabili); della costruzione della galleria ferroviaria a tre binari del Virgolo per l’ingresso indipendente della linea ferroviaria Bolzano-Merano nella stazione centrale. 155 i milioni che saranno investiti e 8 anni per ultimare i lavori. Non solo. Sempre Rfi si occuperà della realizzazione di nuove fermate sulla linea ferroviaria Verona - Brennero, a San Giacomo e in altri punti nodali (viene ipotizzata, ad esempio, una fermata all’altezza di Piazza Bersaglio a Oltrisarco).

Alla realizzazione della linea del tram tra la stazione di Bolzano e il nodo d’interscambio di Ponte Adige attraverso il centro storico, corso Libertà, viale Druso e un collegamento con l’Ospedale di Bolzano, penserà Strutture Trasporto Alto Adige (STA), con costi previsti stimati intorno ai 120 milioni.

La Provincia in collaborazione con Sasa è responsabile infine dello sviluppo strategico della rete di trasporto pubblico e della graduale sostituzione del parco autobus con mezzi a zero emissioni. In questo caso parliamo di una spesa di 62 milioni di euro. 

 
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Winfried Theil Mi., 19.09.2018 - 20:00

Einige Vorhaben wurden bereits in den Bürgerversammlungen über den nachhaltigen Stadtverkehrsplan PUMS vorgestellt. Auswirkungen auf die Stadtentwicklung wurden dabei offensichtlich ausgeblendet. Beispielsweise werden die Haltestellen der neuen Tramlinie in der Drususstraße die Grundstückspreise im angrenzenden Grünkeil gewaltig anheizen. Gibt es hier vielleicht schon ein Stadterweiterungsszenario oder hinkt die Bozner Urbanistikpolitik wieder nur einer marktorientierten Stadtentwicklung ohne jeglicher Definition von öffentlichen Räumen nach?

Mi., 19.09.2018 - 20:00 Permalink
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19 amet Mi., 19.09.2018 - 22:54

Che bello questo libro dei sogni dei politici. Vedo anche che vengono prospettati tempi di realizzione di 12 anni. Conoscendo i tempi biblici della pubblica aministrazione penso che ne io ne i firmatari dei fogli saranno ancora interessati quando queste opere verranno inaugurate, probabilmente li potremo ammirare solo dalla nuvola 7.

Mi., 19.09.2018 - 22:54 Permalink