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Linea 18, si passa all’elettrico

Il percorso verso Noi Techpark e Salewa compie un anno e lascia l’idrogeno. Sasa è soddisfatta, anche se i mezzi sono spesso poco utilizzati. “Ora più corse al mattino”.
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Foto: Salto.bz

È passato un anno, o poco più. Da lunedì 2 ottobre 2017, giorno in cui il primo autobus ha percorso la linea 18, dalla stazione dei treni al NOI Techpark di Bolzano sud (appena inaugurato), fino alla sede della Salewa. A distanza di dodici mesi, malgrado il numero di passeggeri non sia elevatissimo e le corse passino talvolta semivuote, per Sasa è un esperimento riuscito. Che ora verrà potenziato: con l’innesto di 5 autobus elettrici - che sostituiscono quelli a idrogeno - e un orario esteso al mattino, per intercettare i pendolari della zona che accorpa industria, terziario e innovazione. 

 

 

Pagani: “Una linea innovativa”

“Si tratta senza dubbio di una linea innovativa, partita nell’ottobre 2017 per collegare il centro con il parco tecnologico e la zona produttiva” spiega Stefano Pagani, presidente di Sasa che ha appena presentato le novità autunnali per il trasporto pubblico bolzanino (le linee 3, 5 e 12 fermeranno nel terminal di via Renon, ha detto all’Alto Adige). 

Dopo i primi mesi l'utenza lungo il percorso stazione-Salewa è aumentata e i dati dicono che ora abbiamo circa 9.000 obliterazioni giornaliere. È un buon dato, il servizio è molto apprezzato e continuiamo in questa direzione (Stefano Pagani, presidente Sasa)

 

 

“Dopo i primi mesi - prosegue - l'utenza lungo il percorso stazione-Salewa è aumentata e i dati dicono che ora abbiamo circa 9.000 obliterazioni giornaliere. Bisogna tenere conto che nella linea 15, che circola da poco nel centro storico, sono tra le 5.000 e le 6.000. Quindi è un buon dato, il servizio è molto apprezzato e continuiamo in questa direzione”.

 

Novità dal 9 dicembre

Le novità per la linea 18 sono in arrivo dal 9 dicembre, quando diventerà operativa la nuova stazione delle autocorriere in via Renon (con il trasloco da via Perathoner) ed entrerà in vigore l’orario invernale delle. “Potenzieremo le corse - spiega il presidente di Sasa - che adesso partono alle 8.30, ogni mezzora. Dal 9 dicembre cominceranno dalle 6.30, ogni 20 minuti nella fascia oraria attorno alle 7.30-8 del mattino. Un modo per fornire un servizio a chi lavora nella zona industriale, sempre più collegata al centro con bus e treni”.

Potenzieremo le corse che adesso partono alle 8.30, ogni mezzora. Dal 9 dicembre cominceranno dalle 6.30, ogni 20 minuti nella fascia oraria attorno alle 7.30-8 del mattino. Un modo per fornire un servizio a chi lavora nella zona industriale, sempre più collegata al centro con bus e treni

 

 

Pagani ricorda anche che la numero 18 “è la linea più puntuale che abbiamo come Sasa”: “Inoltre, è veloce, praticamente tutto il percorso è in corsia dedicata. Testimonia che il trasporto pubblico diventa competitivo quando attraverso le corsie preferenziali (che tanto hanno fatto discutere per viale Druso, ndr) è in grado di bypassare la connessione del traffico cittadino”. 

 

 

Dall’idrogeno all’elettrico

C’è poi la questione dei mezzi in arrivo. I bus totalmente elettrici prodotti dalla Solaris saranno consegnati a fine mese. Sostituiranno gli attuali all’idrogeno, spostati su altri percorsi. “Colmiamo il ritardo dovuto alla ditta fornitrice che è finita in penale per non aver rispettato i tempi di consegna. Ora ce la faranno”. Anche con il passaggio dall’idrogeno all’elettrico, per Pagani “la 18 rimane la linea innovativa di Bolzano”. Il cambio sarebbe dovuto a valutazioni tecniche. Il pantografo elettrico che sarà installato nel capolinea di via Renon “permetterà - dice - ricariche più veloci dei mezzi”. “In modo da aumentare ancora la frequenza”, conclude il presidente.

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Michele De Luca Mi., 31.10.2018 - 00:47

Consiglio di leggere questa analisi sui bus elettrici https://www.autobusweb.com/autobus-elettrici-la-parola-ad-andrea-bottaz… Con il paradosso che con 3,6 milioni di Euro si sarebbero potuti comprare 16 bus a metano da 12 metri... Andare elettrico e poi non rinnovare il resto della flotta. Ma su questo il fulgido presidente Pagani sta sempre zitto & muto assieme a chi questi bus glieli finanzia (Provincia).

Mi., 31.10.2018 - 00:47 Permalink