Gesellschaft | Merano

“Una cerniera che unisce l’Europa”

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Merano per i 130 anni di Athesia: “Il confronto tra le varie identità è una ricchezza per qualunque paese democratico”.
Sergio Mattarella a Merano
Foto: Quirinale

Il coup de foudre deve essere scattato nel 2001. Quando Sergio Mattarella fu candidato per l’allora Margherita (una creatura del centrosinistra ben divisa tra anima laica e anima cattolica) proprio in Alto Adige\ Sudtirolo. Da noi e non in Sicilia per dare spazio ad un esponente di allora del partito. Poi, l’11 giugno di un anno fa, l’ormai presidente della Repubblica torna a Merano per l’incontro con il Presidente Federale della Repubblica d’Austria, Alexander Van der Bellen, in occasione del 25° anniversario dell’adempimento delle misure previste dal Pacchetto e della consegna della quietanza liberatoria da parte dell’Austria. In mezzo, un paio di sortite estive sotto forma di brevi vacanze a Dobbiaco, ospite molto gradito (e competente) delle Musik Mahlerwochen.

E senza dimenticare il 12 e 13 maggio scorsi all’adunata degli alpini a Trento e l’agosto 2016, quando Mattarella era invece intervenuto a Pieve Tesino per ricordare la figura di Alcide De Gasperi.

Oggi, 19 novembre, dopo una notte trascorsa a pochi metri dal Passirio, nuova visita del capo dello Stato a Merano. Occasione: i (primi) 130 anni del gruppo Athesia, realtà imprenditoriale e editoriale molto attiva in Sudtirolo (possiede, dopo alcune acquisizioni, non solo il Dolomiten ma anche Alto Adige e Trentino e l’Adige) ma con sedi dalla Germania del Nord fino alla Sicilia. Un gruppo industriale “davvero europeo” come si è detto con un po’ di retorica ma che risponde al vero.

E un gruppo che edita tutti i giornali locali in lingua italiana ad eccezione delle due edizioni, molto ben concepite e redatte, del Corriere della Sera, di proprietà Rcs.

Stamane quasi nessuno si è (di nuovo) chiesto dove fossero imprenditori o gruppi imprenditoriali italiani di Sudtirolo e del Trentino quando i quotidiani locali in lingua italiana ora di Athesia sono stati collocati sul mercato.

E anzi un coro di consensi e di memoir ha avvolto le celebrazioni del giubileo di Athesia. Una mattina consumata al teatro Puccini di Merano, con tanta bella musica colta proposta da un ensemble di Verona, con un servizio d’ordine pubblico molto ben calibrato da polizia e carabinieri e un controllo (privato) all’entrata non entusiasmante. Tanto che chi scrive è stato strattonato da una signora (come me non più quarantenne e con occhiali da severa maestra d’antan) mentre provavo ad entrare con tanto di Pass ufficiale: ecco ora la signora sa chi sono, attendo le sue scuse.

Ma veniamo alla cronaca della mattinata meranese, che proveremo ad intrecciare con alcune considerazioni. Convinti che abbiamo assistito ad una festa del lavoro e del coraggio imprenditoriale: ma convinti allo stesso modo che un coro di consensi più o meno sperticati e che lasciamo ad altri sia la modalità meno efficace per raccontare i fatti ai lettori.

Il presidente e ad di Athesia, Michl Ebner (nominato un anno fa proprio da Mattarella Cavaliere del lavoro e in odore di un altro riconoscimento istituzionale questa volta di respiro europeo) ha ricordato la lunga storia del Gruppo. Dalle persecuzioni sotto il fascismo e il nazismo fino all’Europa di oggi. “Siamo convinti - ha detto Ebner - che più che mai il nostro futuro debba essere l’Europa. Un’Europa multilingue, senza confini. Come impresa - ha aggiunto - vogliamo assumere una funzione di ponte linguistico e economico fra il mondo italiano e quello germanofono”.

Gli applausi che lo hanno salutato hanno “abbracciato” anche Frau Martha Ebner, 96 anni, presidente onorario Athesia, signora ancora autorevole e molto ascoltata, madre di Michl e di Toni, direttore di “Dolomiten”.

Dopo la prima serie di interventi al teatro Puccini e subito dopo la breve prolusione di Arno Kompatscher, ecco a sorpresa l’intervento a braccio del presidente Mattarella. Il quale non aveva fatto mancare, pochissimi giorni fa, rispetto e vicinanza ai giornalisti che qualche inquilino provvisorio delle istituzioni romane aveva definito “puttane e pennivendoli”.

Non previsto dal cerimoniale del Quirinale, il discorso di Mattarella è stato seguito in silenzio assoluto e salutato da un lungo applauso scrosciante, chiuso come è stato da un “Alles Gute”, pronunciato con perizia.

Mattarella ha evocato l’articolo 21 e l’articolo 6 della Carta (cioè della Costituzionale italiana) che tutelano rispettivamente la libertà di stampa e le minoranze. “Questi elementi - ha detto - sono anche parte essenziale della cittadinanza europea che emerge con forza da queste terre, da queste montagne che spesso sono viste come elemento di divisione ma che sono anzi cerniera che unisce tante aree d’Europa”.

E ancora: “La casa editrice Athesia è stata un punto di riferimento per la tutela della cultura e dell’identità del gruppo tedesco del Sudtirolo e noi dobbiamo sempre difendere il diritto di manifestare il pensiero e di esercitarlo nella propria lingua e cultura. Il rapporto tra minoranze e stampa è un elemento importante nella nostra Repubblica. Non è soltanto un diritto fondamentale di quelli che la Repubblica deve promuovere concretamente ma è anche un interesse generale della Repubblica perché il confronto tra le varie identità è una ricchezza per qualunque paese democratico e questa esigenza si è espressa in questi 130 anni da parte del gruppo Athesia”, ha concluso Mattarella. Poi, quell’“Alles Gute” che ha scatenato gli applausi.

 

Prima di lui, Michl Ebner aveva sottolineato le origini e lastoria antifascista e antinaziste del Gruppo, insistendo come “la presenza di Mattarella è un segnale di attenzione al nostro territorio di cui Athesia è una componente. A cento anni dalla fine della prima guerra mondiale, siamo convinti più che mai che il nostro futuro debba essere l'Europa. Come impresa vogliamo inoltre assumere una funzione di ponte - linguistico e economico - fra mondo italiano e quello germanofono», ancora Michl Ebner. E da noi avvicinato, Toni Ebner è tornato sulle concentrazioni editoriali nelle mani di Athesia. Insomma, il pluralismo è garantito secondo il direttore del Dolomiten? “Nessun problema. Ogni testata è autonoma, ogni testata decide come scrivere e di chi o che cosa scrivere. Siamo soltanto riguardosi verso i nostri lettori, che ogni giorno dobbiamo trovare e fare in modo che ci leggano. Questo è il nostro credo”

Il governatore altoatesino Arno Kompatscher ha dichiarato nel suo intervento che “Athesia oggi è un’azienda a livello europeo e ha saputo fare sua la citata funzione di ponte che l’Alto Adige riveste in Europa”, evidenziando “lacruciale importanza dei media locali per le minoranze linguistiche”. Poi, a salto.bz ha aggiunto: “Oltre alla libertà di stampa, è altrettanto importante la pluralità della informazione. Avere più canali ed avere anche una competizione sana tra i mezzi di informazione e potersi informare su canali diversi tra loro. Leggendo diversi punti di vista. Noi come Provincia cerchiamo di sostenere questa pluralità anche con un sostegno, appunto, finanziario. Le leggi nazionali sono quelle che sono, noi le rispettiamo”. E infine, sempre Komptascher: “Io auspico che in futuro ci siano ancora di più e altri mezzi di informazione (carta stampata ma anche radio e tv e soprattutto i social media) per poter garantire una vera pluralità”.

Anche il nuovo governatore trentino Maurizio Fugatti ha a sua volta parlato dell’importanza del pluralismo e della libertà d’opinione e di una corretta informazione e conoscenza piena dei fatti. “Sostenere gli editori e i professionisti impiegati in questo ambito è quindi assolutamente doveroso». Poi a Salto.bz, a proposito di una grande concentrazione nella mani di un solo editore: “Tutti vorremmo che ci fossero 15-20 giornali con altrettanti punti di vista tutti diversi. Sarebbe bellissimo. Però, il mondo dell’editoria è oggettivamente in difficoltà. E da trentino, se devo preferire tre giornali con punti di vista diversi ma di un unico editore o un solo giornaler in mano a un solo editore, preferisco i tre giornali…Certo, preferirei che vi fossero imprenditori trentini che vanno in questa direzione ma se non ci sono, che cosa fare? Il mercato, ora, è così. Se dovesse cambiare…”.

Resta da riferire del governatore del Land austriaco Tirolo, Günther Platter (“è una grande fortuna che l’integrazione europea - con tutti i suoi difetti - abbia creato le condizioni per consentire ai territori storici del Tirolo di riavvicinarsi”) e di Claudio Corarati, tra l’altro presidente Cna (“la storia di Athesia è esemplare di una imprenditoria sana e lungimirante, anche coraggiosa nel suo percorso storico e editoriale”).

Infine, è confermato che nei primi giorni del 2019 le edizioni trentine CurcuGenovese, anch’esse acquisite dagli Ebner, traslocheranno nel palazzo trentino di via Missioni Africane (di proprietà Athesia) dove si trovano le redazioni del Corriere del Trentino e di L’Adige.

Athesia oggi è un colosso da 250 milioni di giro d’affari consolidato, specializzato nell’editoria ma presente anche in altri rami dell’economia sudtirolese, trentina e nei Paesi vicini. Il bilancio 2017, approvato dall’assemblea dei soci lo scorso 28 giugno, si chiude con un fatturato di gruppo pari a 206 milioni di euro, in crescita del 32% rispetto ai 156 milioni del 2016 grazie soprattutto all’espansione e alle acquisizioni. L’utile consolidato è pari a 5 milioni, il 63% in più dell’anno prima.

In campo editoriale, oltre allo storico quotidiano di lingua tedesca «Dolomiten», Athesia ha acquisito negli ultimi anni il controllo di buona parte della stampa quotidiana regionale («l’Adige», «Alto Adige» e «Trentino»), pur sottolineando di voler mantenere un pluralismo di voci sia in Trentino che in Sudtirolo. In provincia di Trento il gruppo bolzanino ha rilevato inoltre la casa editrice Curcu & Genovese.

Tra le partecipazioni in altri campi, ad Athesia fa capo Brennercom, la società di information technology e telecomunicazioni guidata fino alla sua prematura scomparsa la scorsa estate dall’ex presidente di Autobrennero Ferdinand Willeit. Athesia è poi presente, tra l’altro, nel campo delle energie rinnovabili con Athesia Energy e nel campo turistico con la partecipazione nell’Hotel Therme Meran e con Funivie Ghiacciai Val Senales, che gestisce una dozzina di impianti sciistici sulle Alpi.

Bild
Profil für Benutzer Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca Mo., 19.11.2018 - 18:56

Dunque un "Alles Gute" ha scatenato l'entusiasmo degli astanti. Il buon Riccio non ci informa se qualcuno, per applaudire con maggiore vigore, non si sia limitato a scarnificarsi le mani, ma abbia anche usato i piedi, appositamente scalzati. E figuriamoci se il Presidente della Repubblica non si fosse limitato a quel "Alles Gute", ma avesse detto "Erst wenn wir uns denkend dem schon Gedachten zuwenden, werden wir verwendet für das noch zu denkende". Ovviamente consci della strettissima parentela tra Denken e Danken. Sarà per la prossima volta, quando festeggeremo i 260 anni di Athesia.

Mo., 19.11.2018 - 18:56 Permalink
Bild
Profil für Benutzer Hartmuth Staffler
Hartmuth Staffler Mo., 19.11.2018 - 22:36

Es ist wohl etwas gewagt, die 1888 in Brixen erfolgte Gründung des katholisch-politischen Casinos, das ja nichts anderes war als ein Debattierklub, zur Geburtsstunde der Athesia zu erklären, aber was tut man nicht alles, um ein rundes Jubiläum zu konstruieren, damit man einen Staatspräsidenten hofieren kann, der dafür sorgen soll, dass der Athesia die staatlichen Förderbeiträge nicht verloren gehen.

Mo., 19.11.2018 - 22:36 Permalink
Bild
Profil für Benutzer 19 amet
19 amet Mo., 19.11.2018 - 23:43

Welcher Hass gegen Jedes und Alles, und wenn es noch so unbedeutend ist. Der Essiggurken Partei ist nicht zu helfen. Ein Magengeschwür ist da wohl fast sicher.

Mo., 19.11.2018 - 23:43 Permalink
Bild
Profil für Benutzer Martin Daniel
Martin Daniel Di., 20.11.2018 - 07:15

Es mutet schon sonderbar an, dass gerade das Staatsoberhaupt, das per Definition alle Bürger vertritt, zu einem rund gebogenen Jubiläum (wann wurde jemals das 130. gefeiert? Nicht einmal vom Ortsverein!) des lokalen Quasi-Monopolisten anreist, um eine Hymne auf die Pressefreiheit anzustimmen. Es muss da einen mehr oder weniger direkten Draht in den Quirinal geben, wo - wir erinnern uns - auch die Cavaliere del Lavoro-Titel vergeben werden. Während sich der gemeine Bürger wieder einmal "außen vor" vorkommen darf, genauso wie bei den 2.200.000 Euro an öffentlichen Zuwendungen, die der Athesia-Konzern im letzten Jahr einstreichen durfte.

Di., 20.11.2018 - 07:15 Permalink