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Transart ai nastri di partenza

Prenderà il via il prossimo 11 settembre la grande manifestazione di cultura contemporanea che coinvolge numerosi spazi della provincia.
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Foto: Autonome Provinz Bozen

Presentata stamani (4 settembre) la 13esima edizione di Transart, la manifestazione dedicata all'arte e alla cultura contemporanea – declinata in tutte le sue forme – che ha come concetto basilare l'utilizzo dell'intero territorio quale piattaforma espositiva ed interattiva.

Nelle parole introduttive dell'assessora alla Cultura del Comune di Bolzano, Patrizia Trincanato, l'amministratrice ha sottolineato che “quando una società converge sull'obiettivo di portare nuove idee alla propria comunità, ciò costituisce un segnale di grande dignità e civiltà”. Può in effetti apparire virtuosamente inusuale che in tempi di crisi, nei quali dunque i finanziamenti pubblici si restringono, all'arte e alla cultura vengano dedicati un ruolo di primo piano. Ma ciò offre proprio un suggerimento strategico in vista dell'auspicata ripresa dell'economia (almeno quella che si nutre di idee). Un concetto ribadito anche il direttore della ripartizione culturale in lingua italiana della Provincia, Antonio Lampis: “Transart è un gioiello della nostra produzione culturale e rappresenta l'esemplificazione di come l'arte, per essere fruita veramente, deve poter uscire dai luoghi nei quali è stata tradizionalmente confinata”. In questo senso – ha proseguito Lampis – anche l'originale forma del finanziamento (che miscela quasi in egual misura pubblico e privato) costituisce un'interessante pratica di “dislocazione”. Per di più coronata da crescente successo.

Peter Paul Kainrath, direttore artistico della mostra, ha infine esposto a grandi linee il programma, ribadendo a sua volta che i risultati ottenuti sin qui da Transart possono essere riassunti in un motto che potrebbe trovare un'applicazione trasversale: “Siamo riusciti sempre a convertire la pressione in passione”.

Tra gli appuntamenti più degni di nota, l'installazione “I am free” dell'artista egiziano Moataz Nasr in piazza Walther (due scale che conducono a una piattaforma dalla quale si spiegano le grandi ali di un'aquila, simbolo per l'appunto di libertà, ma anche del rischio che essa comporta) e una performace a “più strati” di Blixa Bargeld, in agenda il 22 settembre, che culminerà con un concerto, presso il Plessi Museum di Brennero, assieme al musicisa Teho Teardo.

Transart chiuderà i battenti il 28 settembre, al culmine di quasi venti giorni densi di manifestazioni e appuntamenti.

 

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Walter Garber So., 08.09.2013 - 09:44

Warum müssen die Club-Events von Transart immer in so einer riesigen Halle stattfinden? Es ist immer schwierig, diese Hallen voll zu bekommen, die Akustik ist meistens miserabel, und die DJs spielen auf einer Bühne in 5 m Abstand zum Publikum. Das passt gut für eine Rockband, aber nicht weniger gut für einen DJ.

So., 08.09.2013 - 09:44 Permalink