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Calciatori e universitari non votano...

In Italia non si può ancora votare per posta o per delega. Pomeriggio con Damiano Tommasi, anche sulla dual career dei professionisti dello sport.
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Foto: Medienfriz
Avere modalità di voto rigide in un sistema nel quale le persone sono sempre più mobili e flessibili appare fuori dal tempo. Molti giovani universitari che studiano fuorisede hanno il problema di non poter esercitare il diritto di voto perché tornare a casa costa molto per le tasche non pingui dei ragazzi universitari e le competizioni elettorali si tengono spesso durante le sessioni d’esame.
In aiuto però potrebbe venire un’associazione che ha certamente molta visibilità, quella dei calciatori. In Italia i professionisti del futbol sono oggi 2600.
Il presidente Damiano Tommasi, 45 anni, ex centrocampista della nazionale italiana e di Roma, Verona, Levante, Qpr, Tianjin e La Fiorita, si spenderà anche su questo tema, così come sul cercare di promuovere una “dual career” per i calciatori, magari spendendosi per la propria comunità (come amministratori) nel post carriera.
Il 24 maggio a Roma Tommasi ha presentato assieme all’Ufficio del parlamento europeo in Italia i risultati di un’indagine sulla sensibilità politica dei calciatori, dalla quale è emerso che solo il 5% degli intervistati non mostra interesse verso il mondo politico.
 
 
Giovedì 23 maggio il presidente Tommasi è stato ospite di Sanbaradio , la radio universitaria di Trento, al Dipartimento di sociologia e ricerca sociale ed ha sottolineato come Aic voglia “porsi come associazione sportiva, promuovendo anche le possibilità di scambio date da Erasmusplus”.
C’è ovviamente molta sensibilità nei calciatori sul cosa faranno una volta appese le scarpette al chiodo.
“Lo sport ad alti livelli produce una forma di alienazione rispetto al mondo circostante. I calciatori non hanno spesso la parte formativa nella quale ci si prepara ad una professione come altri ragazzi. E ci sono dei problemi come per esempio il fatto che i percorsi di ricollocazione lavorativa in Veneto sono per ragazzi di età inferiore ai 35 anni, che è l’età nella quale più o meno si smette di giocare a calcio a livello agonistico”.
Il pomeriggio con Damiano Tommasi passa anche attraverso la presentazione di interessanti casi di impegno sociale e civile nel calcio locale. Daniele Leto è capitano dell’Invicta Duomo, squadra del cuore della città di Trento fondata nel 1953. Basta vedere la cura del sito  per capire che c’è un qualcosa di speciale in una squadra partita nel 2015 dalla Seconda categoria e salita in Prima. “Abbiamo l’obiettivo – spiega Leto – di creare comunità in città, vivendo il calcio in maniera genuina. Ci siamo dati valori ed obiettivi, come quello per esempio di vincere la coppa disciplina ed accogliere dei richiedenti asilo”.
Libero Pavan invece è il mister del Clarentia, che vuole diventare punto di riferimento in Trentino per il calcio femminile. Impresa complessa, soprattutto per le resistenze culturali che ci sono nelle famiglie nei confronti del calcio femminile. “Le nostre ragazze vanno nelle scuole e cercano di far sviluppare il calcio delle donne anche in Trentino. Non c’è mai stato un movimento di base, una partecipazione come fra gli uomini”.
Tommasi sottolinea inoltre come “l’Europa sia una risorsa ed un arricchimento. Nel 1992 andai per la prima volta a votare, in piena Tangentopoli, con un’idea della politica non molto diversa da quella che hanno i giovani oggi”.
Il Clarentia ha concluso il campionato di serie C girone B al terzo posto con 43 punti, a pari merito con le sudtirolesi dell’Unterland Damen, in un girone nel quale milita anche il Brixen.
“L’interesse è cresciuto nel corso dell’anno – afferma Pavan – tanto che nell’ultima partita in casa siamo riusciti a riempire le tribune”.
C’è il rischio che nel calcio femminile si ripresentino dinamiche simili a quelle del calcio maschile. Al di là del fatto che non c’è il professionismo fra le calciatrici, sono nate una serie A a 12 squadre ed una serie B a 24 con le “potenze” del calcio maschile che hanno investito per lanciare il movimento. “Ma questa ricchezza dovrebbe essere ridistribuita – sottolinea Pavan – altrimenti rischiamo ogni anno di non sapere se riusciamo a terminare il campionato”.
Per esempio in serie A vi sono Roma, Milan, Chievo, Hellas Verona, Atalanta, Sassuolo, Fiorentina, Juventus (anche Sara Gama, capitana di Juve e Nazionale italiana è stata testimonial #stavoltavoto) e la serie B è stata vinta dall’Inter.
Il 7 giugno 2019 partirà in Francia una nuova edizione dei campionati del mondo di calcio femminile, che si annuncia essere una delle più interessanti e partecipate. L’Italia sarà nel girone con Australia, Brasile e Giamaica, mentre la Germania affronterà nella fase a gironi Spagna, Cina e Sudafrica. In questi giorni la nazionale femminile italiana allenata da Milena Bertolini è in ritiro premondiale a Riscone di Brunico.
 
 
Si scende nel livello dilettantistico, ma non per questo si scende con l’obiettivo sociale, con l’Asd Intrecciante (https://www.facebook.com/intrecciante/) che gioca nel campionato Figc amatori trentino. La squadra è formata da operatori sociali e richiedenti asilo. Federico Tapparelli, dirigente e capitano racconta come Intrecciante “vuole trasmettere valori nobili dello sport come il rispetto di impegni ed orari, di avversari ed arbitro”. Le partite dell’Intrecciante terminano con un “terzo tempo” con i giocatori della squadra avversaria: “ci si parla, ci si confronta da vicino fra ragazzi, non fra “extraterrestri””.
 
Damiano Tommasi #stavoltavoto a Trento 23 maggio 2019
 

 

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Alessandro Stenico Di., 28.05.2019 - 14:44

A livello locale è già previsto il voto per corrispondenza anche per quelli che si trovano temporaneamente fuori sede sia all'estero che sul territorio nazionale, sia per le elezioni provinciali che per i referendum provinciali.
Per tutte le altre consultazioni elettorali la legislazione è diversa:
Per le europee mentre gli elettori temporaneamente all'estero hanno potuto votare presentando la domanda entro il 7 marzo, per quelli che si trovavano temporaneamente in un altro comune italiano ciò non era possibile.
Attualmente è in discussione al Senato dal mese di gennaio 2019 il ddl 859 , a firma della deputata Dalila Nesci (M5S) che però prevederebbe il diritto di voto a distanza soltanto ai Referendum.

Nel testo della Nesci, qualora andasse avanti in Parlamento, per le prossime Europee sarebbe prevista soltanto la possibilità di votare in un seggio diverso dal proprio ma purché in un seggio che si trovi all’interno della propria circoscrizione elettorale: un provvedimento che dunque non cambierebbe nulla per la stragrande maggioranza delle persone che normalmente si trovano fuori a vivere dalla propria circoscrizione elettorale di pertinenza.

Il disegno di legge è anche fermo al Senato, perchè nel testo in discussione oltre a novità condividibili ci sono norme che complicherebbero ulterioremente l'organizzazione delle elezioni dando un inutile impronta giustizialista alla materia.
Tra queste norme ci sono quelle che riguardano la nomina dei componenti dei seggi elettorali (vedi le grosse difficoltà nei comuni di Torino o Roma), previste solamente per sorteggio.
“I presidenti non possono ricoprire tale incarico per due volte consecutive presso la medesima sezione elettorale” Oltretutto bisogna indagare se sussistono relazioni di parentela o affinità fino al secondo grado con i candidati. Si elimina a possibilità di surroga della nomina di presidenti da parte del sindaco o suo delegato. E' possibile nominare solamente i scrutatori tramite sorteggio, ecc.”

Gli scrutatori iscritti all'albo devono confermare la propria disponibilità in occasione di ogni singola consultazione elettorale, pena la cancellazione dall'albo dopo due mancate comunicazioni di disponibilità, poi essi dovranno essere nominati solamente per sorteggio e non così come nel passato.
Quale era invece la prassi fino ad ora consolidata a livello locale, la commissione elettorale o il responsabile in pubblica adunanza procedeva alla nomina dei componenti dei seggi seguendo alcuni criteri: affiancare almeno uno scrutatore più esperto ad un'altro alle prime armi, anche se non previsto cercare di conciliare la presenza di componenti di entrambi i gruppi linguistici e di tutti i generi, selezionare persone con esperienza pregressa, o conosciute, ecc...
Potete immagginarvi che casini se per sorteggio un presidente si travasse tutti i componenti alle prime armi, magari in occasione di un “election day” con l'accorpamento di più elezioni, già è difficile trovarli, dopo una tale esperienza si cancellerebbero dall'albo.

Di., 28.05.2019 - 14:44 Permalink
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Alessandro Stenico Mi., 29.05.2019 - 13:51

Antwort auf von Mattia Frizzera

Non è così semplice come potrebbe sembrare, prima di tutto da noi bisogna essere molto prudenti con le modifiche delle leggi elettorali per scongiurare eventuali brogli, poi l'innovazione in questo campo da noi è rimasta ferma dopo il 2001 con l'introduzione della tessera elettorale.
Pari passo doveva avanzare il progetto della carta d'identità elettronica, con la quale dopo un decennio doveva essere possibile anche il voto elettronico. In provincia di Bolzano è bloccata l'emissione del CIE per questioni di software sulla denominazione tedesca dei dati anagrafici e al momento non si vedono progressi in breve.
Un piccolo passo avanti è stato fatto con l'accesso a banche dati anagrafiche con ANPR, in pratica è prevista un'interoperabilità delle banche dati di interesse nazionale – quale insieme delle informazioni raccolte e gestite digitalmente dalle pubbliche amministrazioni – tra cui rientra a pieno titolo l’anagrafe nazionale della popolazione residente. Questo strumento, quando tutte le amministrazioni comunali saranno collegate, apre molte porte anche al voto a distanza, vedi: https://www.anpr.interno.it/portale/guida-anpr
.....ma anche questo strumento è ai primi passi, forse un terzo dei comuni ha completato la prassi caricando i dati richiesti, la materia è complessa ad esempio, se prima bastava indicare la frazione ed il numero civico ora all'interno di esse bisogna nominare tutte le vie, ecc.
insomma quando sia l'ANPR e la CIE avranno preso piede sarà possibile estendere il voto a distanza, con sicurezza e meno burocrazia. Il voto per corrispondenza strutturato come a livello provinciale non si può applicare a livello nazionale, sia per la complessità delle operzioni, sia per evitare eventuali brogli.

Mi., 29.05.2019 - 13:51 Permalink
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Alessandro Stenico Do., 30.05.2019 - 15:12

Antwort auf von Mattia Frizzera

ho dei conoscenti svizzeri che abitano sotto casa e mi hanno raccontato che loro votano online con una password che gli viene inviata, ma comunque anche loro sono in possesso di una CIE come gli estoni che a noi manca, vedi: https://www.ilpost.it/2019/05/24/estonia-voto-online-elezioni-europee/
In Austria c'era stato lo scandalo delle buste per il voto per corrispondenza al punto che si sono dovute ripetere le elezioni presidenziali e anche loro hanno previsto una banca dati nazionale dei dati elettorali per evitare il voto doppio (come appunto la nostra ANPR in costruzione

Do., 30.05.2019 - 15:12 Permalink