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Politik | 3 Jahre Raggi

Die Verwahrlosung Roms

Die Bürgermeisterin bestreitet jede Verantwortung für den Niedergang der Stadt
In dieser Woche begeht Roms Bürgermeisterin ihr dreijähriges Amtsjubiläum. Zu feiern gibt es dabei freilich wenig. Im Gegenteil: über die Parteigrenzen hinweg scheinen bei bei Virginia Raggi die Urteile deckungsgleich: eine Katastrophe. Roms Tageszeitung Il Messaggero zeichnete auf der Titelseite ein vernichtendes Porträt aus der Feder des sonst durchaus gemässigten Chefredakteurs Virman Cusenza. Fazit: "Roma muore, Raggi é incapace, la sindaca dopo tre anni deve passare la mano. La catastrofe agli occhi di tutti appare inarrestabile, la caduta di Roma la tocchiamo con mano uscendo di casa ogni mattina: ci inghiottono le voragini stradali, montagne di rifiuti ostruiscono spazi pubblici. Se si è miracolosamente scampati agli incendi del bus o alla rovinosa caduta delle scali mobili della metro, é impossibile pesino sbarcare nel centro della capitale per le stazioni chiuse. Gli alberi che cadono stelle auto sono un altro capitolo della insicurezza."
Doch die Bürgermeisterin der Hauptstadt hat schon oft bewiesen, dass sie gegen jede Kritik immun ist. Ihre Replik liess nicht lange auf  sich warten:" Credo che gli incapaci siano quelli che hanno speso centinaia di milioni per costruire le vele di Calatrava e abbandonarle lè o che hanno consentito ai Casamonica e agli spada di mangiarsi Roma e si giravano dall'altra parte. Oppure hanno consentito a Parentopoli in Ama e Atac (Stadt. Müll- und Busbetrieb) di devastare le casse e le risorse di queste società  lasciandoli con miliardi di euro di debiti. Credo in tutta onestà che Noi in realtà siamo capaci; abbiamo trovato in tre anni oltre un miliardo di euro che stiamo già investendo nella nostra città."  
 
 
Dass sie in zwei Jahren neun Stadräte und sieben enge Mitarbeiter ausgetauscht hat, ist für Raggi normale amministrazione: "Ne cambio altri cento se divergono dal programma."
 
Auch die im März erfolgte Verhaftung ihres Parteifreundes Marcello De Vito wegen Korruption berührte sie nicht. Der Präsident des Gemeinderats - eine Symbolfigur des M5S - hatte sich an Bauaufträgen bereichert.
Auch von Zahlen lässt sich die 40-jährige Juristin kaum beirren. Zur Vollendung des dritten Amtsjahres befragte Il Messaggero die Bewohner der Hauptstadt nach ihrer Meinung über die Bürgermeisterin. Das Ergebnis lässt wenig Raum für Interpretationen: 72,6 Prozent äussern sich negativ zu ihrer Amtsführung. 68 Prozent halten sie für unfähig. Nur 17,5 Prozent stellen ihr ein positives Zeugnis aus..   60,8 Prozent jener, die sie vor drei Jahren gewählt hatten, würden ihre Entscheidung nicht wiederholen (Umfrage Euromedia research).
Am Montag (24.6.) äusserte sich  der Corriere della Sera  in einem gnadenlosen Leitartikel zu Virginia Raggi: "Forse, più ancora dei cassonetti che rigurgitano immondizia stagnante chissà da quanto. Più ancora dei gabbiani famelici padroni della città. Più ancora del tanfo che appesta l’aria. Più ancora del lerciume che invade le strade. Più ancora dello strazio di una città meravigliosa abbrutita e ridotta a discarica. Più ancora dei topi che strisciano indisturbati. Più ancora di tutto questo, ciò che offende e umilia Roma è l’immagine sconfortante di una sindaca che non mostra nessun pathos per la sorte della città che dovrebbe amministrare, per il senso di passiva rassegnazione che emana da ogni gesto e ogni parola di Virginia Raggi, che invece di mostrarsi straziata per lo scempio di Roma si limita a gestire con la smorfia di un sorriso impotente e forse indifferente lo spettacolo di una città irrimediabilmente lurida. Non c’è un solo gesto che parli in lei di un minimo senso di allarme e di vergogna per aver contribuito a distruggere così la città che le è toccato (mal)governare. 
Die Antwort wird nicht lange auf sich warten lassen. Sie wird auf Facebook so ausfallen wie immer: "Altro che incapace. Sono determinata, ancora più determinata di prima. Roma la difenderò a spada tratta, perché la amo."
 
 
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luigi spagnolli Di., 25.06.2019 - 14:52

Virginia Raggi rappresenta meravigliosamente la convinzione politica più profonda del grillismo: qualsiasi cosa accada è sempre colpa degli altri, perché gli unici onesti siamo noi grillini, mentre tutti gli altri rubano, sprecano, delinquono. Un messaggio chiaro ed indiscutibile che ha un unico scopo: essere (ri)eletti. Assumersi la responsabilità delle conseguenze, anche non volute, del proprio agire, non rientra nell'etica grillina. Poiché invece rientra nell'etica di tutti coloro che hanno governato e governano bene, anche in quanto l'autocritica aiuta, i grillini sono emarginati da chi nel mondo governa, e questo non fa bene all'Italia. Chissà se il popolo votante, prima o poi, se ne renderà conto...

Di., 25.06.2019 - 14:52 Permalink
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Martin Aufderklamm Di., 25.06.2019 - 15:11

Dott.Spagnolli, con tutta la mia stima , ma francamente la sua pars pro toto e' fuori luogo.

Ragionando (all' inverso) come ha fatto lei io dovrei dire che tutto il pd abbia fatto il bene dell Italia solo perche' Lei e' stato un buon sindaco.

Di., 25.06.2019 - 15:11 Permalink
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luigi spagnolli Mi., 26.06.2019 - 14:58

Antwort auf von Martin Aufderklamm

Prendo semplicemente atto del fatto che i grillini hanno elaborato una tecnica sublime per farsi eleggere, manipolando l'opinione pubblica attraverso i social (e i media che vanno loro dietro), senza minimamente porsi il problema di governare, che significa non solo rispettare le regole, ma fare scelte e assumersene la responsabilità. Comodo dire sempre solo che è colpa di chi c'era prima: comodo e falso, dato che molte cose, dal potere d'acquisto del denaro alla qualità dei servizi pubblici, funzionavano meglio quando governava il PD. Ma guai a parlarne: il PD è il male, e i grillini sono onesti. E il popolo elettore ci sta. È la democrazia.

Mi., 26.06.2019 - 14:58 Permalink
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Karl Gudauner Mi., 26.06.2019 - 12:21

In der Gemeindeverwaltung ein Bollwerk gegen Mafia Capitale und dunkle Machenschaften in den Gemeindebetrieben aufzubauen, ist schon eine sehr mutige und äußerst anerkennenswerte Leistung. Dazu hat die Bürgermeisterin Raggi in Interviews immer wieder auf die rechtlich korrekte Vorgangsweise der aktuellen Gemeindeverwaltung bei Auftragsvergaben und Personaleinstellungen verwiesen. Die Medien finden das sonderbarerweise nicht erwähnenswert. Gemessen wird Virginia Raggi von den Bürgerinnen und Bürgern (und diese Sichtweise wird von Medien und politischen Gegnern befeuert) an den Fortschritten bei den vielen scheinbar mühelos zu lösenden Problemen des Alltags: Müllentsorgung, Zustand der Straßen, städtisches Bus- und U-Bahnnetz. Wird die Arbeit der M5S-geführten Gemeindeverwaltung von den Medien bewusst ignoriert, fehlt der Bürgermeisterin eine Kommunikationsstrategie oder gibt es wirklich nichts, was sie vorweisen kann? Nach drei Jahren sollte sie eine Liste an Vorhaben vorweisen können, zu denen sie der Öffentlichkeit detallierte Informationen zum Stand der Umsetzung, zu den erzielten Verbesserungen und den Gründe für die Nichteinhaltung der gesteckten Ziele bzw. zu den noch zu überwindenden Hürden gibt. Sie muss liefern, lautet die übliche Formel hierfür. Raggi ist Realistin genug zu verstehen, dass sie angesichts des desolaten Status quo keine Chance auf eine Wiederwahl hat. Die Frage ist, welche Umstände sie daran hindern, für Transparenz zu sorgen und in die Offensive zu gehen bzw. sie dazu veranlassen, sich sehr bedeckt zu halten.

Mi., 26.06.2019 - 12:21 Permalink