Tram Bolzano
Foto: Gemeinde Bozen
Gesellschaft | Finferli e nuvole

Nemmeno il tram va bene

Quando Provincia e Comuni si erano messi d'accordo e quando già si erano trovate le risorse finanziarie, ecco che si deve fare il referendum.

Salgo sul 3 in via Torino. Un Sasa arancione opaco. Dentro, un caldo infernale. Sedili di marmorplastica. Un martello pneumatico di vibrazioni continue. Il semiasse è inclinato. Non so se tecnicamente il termine è esatto, ma fattostà che a destra la carcassa è più bassa di almeno 15 centimetri (il nr. di riconoscimento del veicolo è 342, casomai mi si desse del bugiardo). Bus con assetti simil li avevo visti nella Russia postsovietica del Duemila.
Scendo alla stazione e la giro tutta. Prendo il treno e vado a Innsbruck. Scendo in stazione e la giro tutta. Prendo il treno e torno a Bolzano, con la soddisfazione di avere finito un libro che languiva sul comodino da mesi. Ma questo non importa.
Ciò che importa è: quando è stato? Quand'è che si è aperto un tale baratro tra le due capitali del Tirolo? Tra Innsbruck e Bolzano? Le due stazioni ferroviarie sono la fotografia implacabile di un abisso qualitativo. Serie A e serie C.Non occorre altro come confronto. Lasciamo stare il nostro ospedale in coma, la circonvallazione nordsud che non c'è, il traffico in tilt con due gocce d'acqua, l'aeroporto fantasma e, appunto, i bus giurassici. Parliamo invece del tram. Quel tram che a Innsbruck funziona benissimo e che collega i paesi limitrofi superando dislivelli anche importanti.

Che, scommettiamo?, il referendum non sarà tanto sul tracciato come si vuole far credere, ma finirà per essere una consultazione su: tram sì/tram no.

Ebbene, a Bolzano si vuol fare un referendum. Quando Provincia e Comuni si erano messi d'accordo e quando già si erano trovate le risorse finanziarie, ecco che si deve fare il referendum. Che, scommettiamo?, non sarà tanto sul tracciato come si vuole far credere, ma finirà per essere una consultazione su: tram sì/tram no.
Spero che i promotori conoscano la differenza tra viaggiare in bus e viaggiare in tram. Tra capienza di 80 passeggeri (nella migliore ipotesi di un cosiddetto metrobus) e capienza di 160, tra frenata su gomma e frenata su rotaia, tra curva in bus e curva in tram. Altrimenti propongo loro, non appena riaprono le scuole, di provare a salire sul bus delle 7.20 che da Frangarto si dirige a Bolzano. Se, per ressa conclamata, non ci riuscissero, di provare a salire su quello che passa una decina di minuti più tardi. Io ci sono riuscito alcune volte, ma ne sono sempre uscito frullato e sfatto. Ci ho rinunciato, e per andare al lavoro e accompagnare a scuola i figli adesso prendo l'auto.

Comunque: se tra i promotori del referendum c'è qualcuno che vuol provare il brivido, il biglietto glielo pago io. E a chi, una volta salito, dovesse anche trovare un posto a sedere, offro una cena nel migliore ristorante di Innsbruck (a proposito: qual è? Consigli benvenuti).

  

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Martin Aufderklamm Sa., 29.06.2019 - 14:40

Totalmente d'accordo!
Ora stiamo scottando (ogni riferimento al clima e' puramente casuale) anni di politica autoreferenziale e incuria e mancata sensibilita' per il bene pubblico e i bisogni dei cittadini.

E' un approccio culturale diverso, ci si fida del cittadino e si fà di tutto per renderli la vita "semplice".

Inoltre penso che a noi qui piaccia complicarci la vita.

Ristorante in via Wilhelm Greil a 4 minuti e 30 secondi dalla stazione. Ora pero' ci sono lavori di riqualicazione nel Südtiroler Platz e in Salurner Strasse per rendere tutto ancora piu' bello....come da noi....... uguale.

Sa., 29.06.2019 - 14:40 Permalink
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Krautwurst Jürgen Sa., 29.06.2019 - 16:30

"Quand'è che si è aperto un tale baratro tra le due capitali del Tirolo? Tra Innsbruck e Bolzano?"
Direi dal 1918 in poi ...nel bene e nel male... Il trasporto pubblico, le infrastrutture pubbliche, la manutenzione e il rispetto del bene comune di sicuro sono a tutto svantaggio di Bolzano.

Sa., 29.06.2019 - 16:30 Permalink
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Michele De Luca So., 30.06.2019 - 23:43

Leggo: "Che, scommettiamo?, non sarà tanto sul tracciato come si vuole far credere, ma finirà per essere una consultazione su: tram sì/tram no."

Piacerebbe sapere quando mai è stato detto che si trattava di un referendum sul tracciato...

Poi: "Spero che i promotori conoscano la differenza tra viaggiare in bus e viaggiare in tram. Tra capienza di 80 passeggeri (nella migliore ipotesi di un cosiddetto metrobus) e capienza di 160, tra frenata su gomma e frenata su rotaia, tra curva in bus e curva in tram. "

Di certo un bus snodato da 18 metri non porta solo 80 passeggeri ma ne trasporta fino a 163. Se poi vogliamo prendere i bus da 21 o 24 metri... ma si dovrebbe fare una sperimentazione visto che, nonostante l'omologazione europea, non è consentito di utilizzarli, al momento, in Italia.

Sul tema della flotta della Sasa, adesso si dovrebbe risolvere il problema con il tram. Mai sentita una tesi tanto strampalata. Ha provato a leggere uno dei miei numerosi articoli sulla flotta, del suo mancato rinnovo negli ultimi 10 anni e via discorrendo?

I temi sono seri, ma se si fanno ragionamenti basati sui pregiudizi e su informazioni palesemente errate... ovviamente sempre disponibile a discuterne, anche e soprattutto pubblicamente, cosa che sul tpl altoatesino non si è fatto e non si fa MAI.

So., 30.06.2019 - 23:43 Permalink
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Fabio Marcotto Mo., 01.07.2019 - 08:38

Antwort auf von Michele De Luca

gentile signora De Luca, leggo sempre con interesse i Suoi articoli. Dove legge che il tram deve risolvere i problemi di Sasa? Casomai di SAD che, come Lei mi insegna, effettua il servizio extraurbano. Sasa era solo UN caso esemplare di disservizio. Inoltre, spero si capisca, il mio articolo non è di tenore tecnico/informativo, ma parodistico. Il registro è quindi iperbolico, altrimenti mai mi sarei permesso un aggettivo come "marmorplastica".

Mo., 01.07.2019 - 08:38 Permalink
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Michele De Luca Di., 02.07.2019 - 00:25

Antwort auf von Fabio Marcotto

Degli incontri, uno anche promesso durante una conferenza del Comitato Traffico Bolzano, non se n'è fatto nulla finora. Infatti, la "gente comune" ne sa poco o nulla.
La proposta del progetto svizzero, approvato dal Comune e con il quale è stato sottoscritto l'accordo con la Provincia, prevede solo una linea... con effetti davvero "interessanti" sui tempi di percorrenza, ne ho scritto un approfondimento qui: https://www.salto.bz/it/article/01072019/progetto-tram-e-i-tempi-che-no…
Sul passaggio nel nuovo quartiere di "Prati di Gries", il progetto lo prevede. Dagli ultimi sviluppi si prevedono scenari alternativi fra cui un "tapis roulant". Se vogliano sfiorare il ridicolo, penso che lo si stia facendo.

Di., 02.07.2019 - 00:25 Permalink
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Sepp.Bacher Mo., 01.07.2019 - 10:49

Antwort auf von Fabio Marcotto

Hallo Fabio, schön von dir zu lesen! Meine letzte Info von war, dass du in Russland seist. Wäre schön, dich wieder zu sehen!
Zu deinem Text: Ich hatte nicht ganz verstanden, ob du für oder gegen Tram bist. Aber deine Aussage " Inoltre, spero si capisca, il mio articolo non è di tenore tecnico/informativo, ma parodistico." hat es mir erschlossen.
Ich hatte in Vergangenheit schon versucht, mich schriftlich mit Kritik und Vorschlägen an die Leitung der SASA zu wenden. Die Antworten waren immer enttäuschend. Bei der SASA sind nicht nur viele Fahrer unprofessionell, sondern viel mehr, der ganze Apparat. Deshalb habe ich schon Angst, wenn die SAD, die im Vergleich gute Dienstleistung für den Fahrgast erbringt, zu einer Inhouse-Gesellschaft wenden soll?
Eine technische Frage an Michele De Luca: Warum gibt es eigentlich nirgends mehr Oberleitungs-Elektrobusse? Die sind flexibler als eine Straßenbahn, die oft wegen eines Hindernisses hängen bleibt?

Mo., 01.07.2019 - 10:49 Permalink
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Michele De Luca Di., 02.07.2019 - 00:36

Antwort auf von Sepp.Bacher

Bei den Oberleitungs-Elektrobusse, auch Trolleybusse genannt, stecken die Nachteile in den hohen Kosten für die Infrastruktur. Diese macht diese Lösung, die eigentlich sinnvoller wäre für Bozen als die Straßenbahn, wirtschaftlich eher sehr fraglich und auch die starre Linienführung ermöglicht keine alternative Routen falls erforderlich. Das Pendlerproblem hat man eher für ein paar Stunden am Vormittag und für ein paar Stunden am späten Nachmittag. Dabei wäre eine adäquate Anzahl von Langbussen (18m) oder noch größer (21-24m) sinnvoller.
Aber was ausschlaggebend ist, ist dass der Verkehr reduziert werden muss (d.h. Einfahrtticket bzw. sogar Einfahrtverbot), was man im PUMS nicht findet, ansonsten werden die Busse/Straßenbahm/Trolleybusse immer im dichten Verkehr stecken bleiben und somit wäre das Problem einfach nicht gelöst.

Di., 02.07.2019 - 00:36 Permalink
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Peter Gasser Mi., 11.09.2019 - 20:17

Antwort auf von Michele De Luca

das „Problem“ besteht doch nur zwischen 7:30 und 8:15 Uhr und zwischen 17 und 17:30 Uhr.
Gestaffelte Anfangszeiten in den Büros würden das Problem wohl ausreichend entschärfen.
Wollen wir wirklich 1Milliarde Euro für eine Tram ausgeben, um 10.000 Personen in einer Stunde 15 km weit zu befördern?
Wo gibt es so etwas auf der Welt?

Mi., 11.09.2019 - 20:17 Permalink