Chronik | In Alto Adige

Coronavirus, i primi test negativi

Aggiornamento - L’Azienda sanitaria e le verifiche sui tre pazienti: “Dopo l’esame di controllo potranno essere dimessi”. Intanto chiudono asili nido e università.
Coronavirus
Foto: Pixabay

In Alto Adige la situazione è sotto controllo e non ci sono infezioni conclamate da Coronavirus. Le verifiche di laboratorio condotte a scopo precauzionale su tre pazienti hanno dato esito negativo: non è stata dunque riscontrata la presenza del Covid-2019. Laggiornamento di questa mattina, domenica 22 febbraio, viene dallAzienda sanitaria altoatesina che ha tenuto ieri un briefing per fare il punto alla luce dell’allarme nazionale per i contagi nel nord Italia. La task force del servizio sanitario locale ha approntato un piano per la gestione dei posti letto nel caso divenisse necessario ricoverare più persone contagiate, mentre lunedì è in programma un incontro dal commissariato del governo con protezione civile e forze dell’ordine. Inoltrata alla Provincia la richiesta di chiudere asili nido e università per questa settimana. Intanto nella vicina provincia di Trento sono state sospese o annullate alcuni eventi sportivi previsti nel fine settimana e il governatore Maurizio Fugatti ha raccomandato ai cittadini di non recarsi nelle zone dove ci sono stati contagi. In tutta la regione la situazione viene monitorata costantemente in collegamento con le autorità nazionali.

 

Allarme nazionale e briefing locale

 

Dopo i recenti casi di infezione da Coronavirus nelle regioni Lombardia e Veneto, informa Sabes, si è tenuto anche oggi un incontro presso la direzione generale con i responsabili dei settori di igiene pubblica, malattie infettive e medicina d’emergenza. Principale argomento di discussione è stato una rivalutazione puntuale della situazione a partire dalle attuali linee guida dell’Oms e del ministero della salute”.

 

Test in corso

 

L’Azienda in una nota conferma che la situazione in Alto Adige è al momento sotto controllo. Seppure a scopo precauzionale, ieri sono state avviate “per tre pazienti indagini di laboratorio presso l’ospedale di Bolzano” volte a “verificare una possibile infezione da Coronavirus”. Si tratta di casi diversi rispetto a quelli emersi nelle settimane scorse e che avevano portato a risultati negativi dei test inviati allo Spallanzani di Roma. Per il servizio sanitario locale è soprattutto una precauzione. “Tale misura - si precisa - viene adottata nonostante i casi citati non rientrino in senso stretto nei criteri previsti per i casi di sospetta infezione. I risultati delle indagini saranno comunicati non appena disponibili”. Laggiornamento di domenica mattina precisa lesito negativo: “Si attende ancora l'esito del test di controllo, che verrà effettuato entro 24 ore. In caso di doppia negatività i pazienti potranno essere dimessi già domani (lunedì, ndr)”.

Sorvegliamo la situazione in modo continuo e ci atteniamo al ministero della salute. Eventuali nuove misure saranno subito applicate anche in provincia di Bolzano (Pierpaolo Bertoli)

 

 

Nella seduta della task-force, prosegue la nota, è stato predisposto un piano per la gestione dei posti letto ospedalieri, qualora dovesse verificarsi la necessità di ricoverare più casi di pazienti con infezione come avvenuto in Lombardia. Anche i medici di medicina generale riceveranno entro domenica ulteriori indicazioni.

Le persone con sintomatologia similinfluenzale sono pregate di contattare telefonicamente il medico curante evitando di affollare il pronto soccorso

Sorvegliamo la situazione costantemente ed in modo continuo e ci atteniamo alle linee guida ed alle circolari del ministero della salute”, ribadisce Pierpaolo Bertoli, direttore sanitario reggente: “Qualora dovessero essere definite ulteriori misure, verranno immediatamente attuate anche nella Provincia di Bolzano”.

 

Cittadini, ecco cosa fare

 

Segue l’invito alla popolazione: “Il messaggio più importante è che le persone con sintomatologia similinfluenzale sono pregate di contattare telefonicamente il medico curante evitando così di recarsi direttamente presso l’ambulatorio del medico di medicina generale o in pronto soccorso”. C’è anche l’appello a rispettare le indicazioni di igiene contenute nel decalogo diffuso dal ministero per contrastare il possibile contagio da Coronavirus.

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Heinrich Zanon So., 23.02.2020 - 18:11

Es ist tatsächlich wenig beruhigend, wo überall in Italien jetzt plötzlich infizierte Patienten in Behandlung sind, von denen ein Zusammentreffen mit Chinaheimkehrern oder mit bereits bekannten Kranken nicht nachweisbar ist.
Erschreckend ist insbesondere auch, dass dem Vernehmen nach Mediziner und Pflegepersonen unter den neuen Opfern aufscheinen.
Es hat also den Anschein, dass auch die für das Gesundheitswesen Verantwortlichen weitgehend im Dunkeln tappen und keine zweckdienlichen Verhaltensregeln zu empfehlen wissen.
Wenn somit die Gefahr einer Ansteckung zunimmt, hätte ich mir zumindest einen Aufruf erwartet, der keineswegs falsch sein kann: ab sofort nicht nur Menschenansammlungen zu meiden, sondern bei noch so sparsamen, aber auch weiterhin wohl unerlässlichen menschlichen Begegnungen auf traditionelle und gängige abendländisch-mediterrane Umgangsformen zu verzichten, sprich das Pfötchen-Geben und -Schütteln und Bussi-Bussi-Rituale peinlichst bleiben zu lassen.
Eine von verschiedensten höchsten Amtsträgern ausgesprochene dahingehende Empfehlung würde schnell machbar sein, nichts kosten und vor allem einer Befolgung jegliche Peinlichkeit nehmen.

So., 23.02.2020 - 18:11 Permalink
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G. P. So., 23.02.2020 - 21:33

Ich befürchte, das kommt was Großes auf uns zu bzw. ist schon unter uns, das - ganz abgesehen von den Kranken - in den nächsten Wochen und Monaten unser "normales" Leben ganz schön beeinträchtigen wird ...

So., 23.02.2020 - 21:33 Permalink
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Karl Trojer Mo., 24.02.2020 - 11:35

Hysterische Angst schützt nicht, sondern schwächt das persönliche Immunsystem. Gezielte Vorsorgemaßnahmen zu setzen erscheint mir notwendig , Angst zu verbreiten, wie es z.B. im Stil des Salvini geschieht, ist parteipolitischer Mißbrauch einer Notsituation.

Mo., 24.02.2020 - 11:35 Permalink