Angelo Scola
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Teologia virale

L’arcivescovo emerito di Milano Angelo Scola interviene sul ruolo di Dio nella diffusione del coronavirus.

In un’intervista rilasciata a Repubblica pochi giorni fa, Angelo Scola ha risposto alla domanda se l’epidemia del coronavirus fosse l’effetto di una punizione divina. Leggete attentamente.
Domanda del giornalista: È cristianesimo la visione per la quale dietro il coronavirus vi sarebbero dei castighi divini? Risposta: È una visione scorretta. Dio vuole il nostro bene, ci ama e ci è vicino. Il rapporto con lui è da persona a persona, è un rapporto di libertà. Certo, conosce e prevede gli avvenimenti ma non li determinaQuando gli chiedono se le diciotto persone morte sotto il crollo della torre di Siloe abbiano particolari colpe Gesù smonta la questione: No, io vi dico, non erano più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme. Per i cristiani Dio comunica attraverso le circostanze e i rapporti. Anche da questa circostanza potrà emergere un bene per noi. Fra i tanti insegnamenti la necessità di imparare a stare nella paura portandola a un livello razionale”.

Dunque. Dio onnipotente e onnisciente, creatore di ogni singolo atomo dell’universo e di ogni singolo organismo vivente (dall’homo sapiens al più microscopico batterio), conoscerebbe e prevedrebbe gli avvenimenti senza però determinarli. Come dire, Dio vuole il nostro bene ma le sue minuscole creature che nella storia dell’umanità hanno innescato innumerevoli epidemie, falcidiato intere popolazioni e causato milioni di vittime e indicibili sofferenze soprattutto tra i più deboli, non sarebbero opera sua.

...suscita profonda pena constatare quanto ascendente una visione del mondo medievale abbia ancora ai giorni nostri

La Provvidenza? Mistero della fede. Naturalmente, aggiunge Scola, anche da questa circostanza potrà emergere un bene per noi. Chi sta morendo per effetto del coronavirus (o di malaria, o di colera, o di tubercolosi, la lista è lunghissima), sarà felice di udire le sue parole. Il sublime teologo potrebbe provare a spiegare lo stesso concetto anche a chi ha perso tutto in un terremoto, visto che per chi crede che Dio onnipotente e onnisciente abbia creato la natura, nulla accade in natura senza che il suo creatore lo voglia.

Pur senza voler scomodare i grandi filosofi che già a partire dal 17° secolo, con Spinoza e Bayle, demolirono la teodicea (ovvero la giustificazione di Dio di fronte al male) senza possibilità di appello, suscita profonda pena constatare quanto ascendente una visione del mondo medievale abbia ancora ai giorni nostri. Come se tre secoli di illuminismo, rivoluzioni scientifiche e secolarizzazione fossero passati inutilmente. Ci manca solo che la Chiesa cattolica si permetta di intervenire su questioni inerenti i diritti civili come l’aborto e l’eutanasia, per fortuna che in Italia questo non accadrebbe mai.

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gorgias Mi., 04.03.2020 - 17:06

Antwort auf von Maximi Richard

Se ne può fregare volentieri di tutti gli dei, sia di quello di sistemi religiosi monoteistici che tutti quelli di sistemi politeistici.
Però stà facendo un errore di categoria se gli mette su un livello. Il ruolo del dio creatore delle religioni abramitiche è diverso di quello dei sistemi politeistici.

E poi una persona minimamente colta se ne dovrebbe fregare del dio di Scola. È il dio del cristianesimo, la religione che ha formato la nostra cultura. Chi non capisce il cristianesimo, fra altre cose, ha dificoltà di capire in profondità la cultura occidentale. E di esprimere una critica che toca il nervo.

Mi., 04.03.2020 - 17:06 Permalink
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Paolo Gelmo Mi., 04.03.2020 - 16:42

La Chiesa maestra di giustificazionismo.

Epidemie, terremoti, disastri naturali non sono più opera di Dio. Non possono essere più “misteri della fede”.. misteri troppo duri da accettare, specie quando ci vanno di mezzo i più deboli, i poveri e i bambini.

Ora, la svolta! Tali disastri non sono opera di Dio!
Insomma Dio onnisciente e onnipotente sa tutto e può tutto... però sta a guardare.

Mi., 04.03.2020 - 16:42 Permalink
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gorgias Mi., 04.03.2020 - 17:09

La religione dà alcuni la pace dell'anima ad altri porta dei turbementi. Però a tutti quelli che cercano di trovarne senso attraverso la ragione e la logica alla fine rincretiniscono almeno un pò.

Mi., 04.03.2020 - 17:09 Permalink
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Paolo Gelmo Mi., 04.03.2020 - 18:53

Antwort auf von gorgias

Ogni giorno usiamo la ragione e la logica, a scuola, sul lavoro, nelle scelte della nostra vita. Perché dovremmo sospendere il pensiero razionale di fronte alla religione?
Usare il cervello rincretinisce? Il passo dal "giustificazionismo" alla mistificazione è proprio breve..

Mi., 04.03.2020 - 18:53 Permalink
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Karl Trojer Do., 05.03.2020 - 12:18

Si, la teodicea, la domanda come un Dio "Amore" possa accettare che le sue creature soffrino, rimane un´ostacolo anche per dei credenti nel Dio "Amore". Il mio approccio a questo tema è il seguente : 1. La stragrande parte delle sofferenze a cui degli uomini sono esposti, provvieneo da singole persone o dalle nostre comunità umane (odi, guerre, offese.....). 2. Del resto penso che interpretiamo il mondo in modo troppo uomo-centrico, mentre come umanità non siamo che un soffio, se pure eccezionale, nella eterna storia dei continui mutamenti delle realtà "create". Raccogliere la vita come dono, ed amarla così com´é, ammorbidisce i colpi di sofferenze causate da fenomeni estranei all´ operato dell´uomo. Sono convinto, che l´unico e finale valore per cui vale la pena rischiare la vita sia l´AMORE.

Do., 05.03.2020 - 12:18 Permalink
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Karl Trojer Di., 10.03.2020 - 09:55

Si, la teodicea desta perplessità : puó und Dio "Amore" accettare le tante sofferenze senza intervenire e salvare le Sue creature ? In proposito sono del parere, che vediamo il mondo troppo uomo-centrato, come umanità siamo una piccola se pure affascinante realtà nel percorso eterno dell´esistente. E , la stragrande quantità delle sofferenze è causata da noi uomini, causate da invidie, avidità, stupri, guerre, la distruzione del clima... Troppo spesso noi uomini agiamo contro l´amore, l´amore que ridurrebbe le stesse sofferenze causate da malattie o da catastrofe naturali. Supposto, che l´Amore sia la fonte e la meta dell´esistente.... , come può quest´ultimo prosperare trascurando, come esseri coscienti, permanentemente l´Amore ?

Di., 10.03.2020 - 09:55 Permalink
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Franz Hilpold Sa., 14.03.2020 - 13:31

Bezüglich der Allmächtigkeit und des Allwissens fällt mir die alte Frage der Skolastik ein: Kann Gott ein Nachtkästchen bauen, von dem er nicht weiß, was drinnen ist? Kann er es , ist er zwar allmächtig, aber nicht allwissend. Kann er das aber wegen des Allwissens nicht, ist er nicht allmächtig. Antwort des verzweifelten Religionslehrers: Gott ist kein Tischler!

Sa., 14.03.2020 - 13:31 Permalink