Gesellschaft | Media

Sciopero nella tv altoatesina

In agitazione venerdì i 14 dipendenti di Video33/Sdf. “Senza stipendio da tre mesi nonostante i contributi per un milione di euro l’anno scorso”, denunciano i sindacati.
Video33, SDF
Foto: Rosengarten media

In sciopero venerdì 8 maggio i 14 dipendenti di Rosengarten media srl, la società editrice delle televisioni locali altoatesine Video33, in lingua italiana, e Sdf-Südtirol Digital Fernsehen, in lingua tedesca. Lo hanno annunciato il sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige, aderente alla Fnsi nazionale, e la Fistel Sgb-Cisl, che hanno ricevuto il mandato dall’assemblea formata dai 7 giornalisti e 6 tecnici (dell’organico fa parte inoltre la direttrice generale). Al centro della vertenza il pagamento degli ultimi tre mesi di stipendio che ancora non è andato a termine. Le trattative, precisa Rocco Cerone del sindacato giornalisti in regione, restano comunque aperte e i promotori sono pronti alla revoca se entro giovedì ci sarà una risposta positiva dell’azienda - che però al momento non è ancora arrivata. 

In una nota congiunta i due sindacati motivano l’annuncio dell’agitazione con la decisione di sollecitare il pagamento degli ultimi tre mesi di stipendio: febbraio, marzo ed aprile 2020 e di tutte le spettanze collegate. “Non avendo ricevuto alcun impegno credibile sulla tempistica dei pagamenti delle retribuzioni arretrate, nonostante tre infruttuose riunioni in videoconferenza per raggiungere un accordo per la cassa integrazione per l’emergenza Covid-19 e per accedere alla Cig in deroga, le due organizzazioni sindacali sono state costrette a prenderne atto e a confermare lo stato di agitazione”, così si legge nella nota.

L’assemblea ha dato mandato ai sindacati di proclamare lo sciopero, riservandone la revoca “se i vertici di RosengartenMedia Srl provvederanno all’accredito delle competenze arretrate dei dipendenti sui rispettivi conti correnti entro giovedì 7 maggio”.

Nel frattempo sia il sindacato giornalisti che la Fistel-Sgb Cisl “si riservano qualsiasi altra azione per tutelare il patrimonio aziendale ed i diritti dei lavoratori”.

Sentito da salto.bz, Cerone commenta la delicata fase che sta attraversando la società editrice: “Stiamo seguendo con attenzione il passaggio dalla vecchia proprietà rappresentata da Franz Senfter alla nuova che fa capo al commercialista trentino, della val di Non, Albino Leonardi. Tuttavia, il riordino dei conti non è pienamente riuscito nonostante gli sforzi e l’aver beneficiato di contributi pubblici che per l’anno scorso sono ammontati ad un milione di euro solo considerando quelli del ministero per lo sviluppo economico. In più ci sono gli aiuti provinciali”.

Nonostante gli aiuti pubblici quindi ci sono le difficoltà nel versare gli stipendi che sarebbero già in cedolino per febbraio e marzo. “Abbiamo dato naturalmente la disponibilità al confronto fino a giovedì e attendiamo una risposta positiva dell’azienda” conclude Cerone.

Ai colleghi e ai tecnici di Video33/SDF la solidarietà e l’augurio di una pronta soluzione della controversia da parte del team di salto.