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“Premio informatica, e il Covid attende”

Il Pd sui 300.000 euro ai funzionari per il nuovo software, mentre “gli infermieri aspettano il premio Covid”. La replica: progetto epocale, ai sanitari soldi in arrivo.
provincia Bolzano
Foto: facebook/Provincia Bz

Perché si è ritenuto essenziale assegnare 300.000 euro in tre anni a circa 30 dipendenti della Ripartizione personale per imparare a usare un nuovo programma informatico, mentre nello stesso tempo infermieri e personale sanitario attendono ancora il premio Covid?”. Sandro Repetto, consigliere provinciale del Pd, rivolge la domanda alla giunta Kompatscher, che a sua volta risponde con il documento redatto da Albrecht Matzneller, capo del personale di Palazzo Widmann, e firmato dal governatore. Dopo una premessa in cui si definisce “né opportuno né legittimo” associare i due riconoscimenti, l’amministrazione difende “il fondo d’indennità” istituito per quei collaboratori che hanno contribuito ad implementare il nuovo sistema. La gratifica sarebbe motivata dal fatto che “il passaggio ad un software nuovo - testuali parole - è un progetto epocale”. Per il premio Covid comunque l’attesa dovrebbe concludersi a breve: saranno liquidati, dice la Provincia, “in ottobre-novembre”.

 

L’interrogazione di Repetto

 

Nell’interrogazione consiliare Repetto chiedeva conto del portato della delibera 583 approvata dalla giunta l’11 agosto scorso, sul “Fondo d’indennità d’istituto a dipendenti della ripartizione personale-periodo 2020/2022”. “Il provvedimento in questione - precisa il consigliere dem, che siede nei banchi dell’opposizione rispetto alla maggioranza Svp-Lega - prevede l’assegnazione di 95.000,00 euro all’anno a 30 dipendenti per 3 anni, allo scopo di imparare ad usare un nuovo programma informatico per stipendi e pensioni. La delibera prevede che questa indennità d’istituto venga attribuita ai singoli dipendenti di volta in volta, con un’indennità minima del 5% e una massima del 45%”. Segue la domanda dal profilo critico basata sulla presunta sperequazione con gli infermieri e sanitari impegnati nell’emergenza Covid.

Perché si è ritenuto essenziale dare 300.000 euro in tre anni a 30 funzionari per imparare a usare un nuovo programma, mentre infermieri e  sanitari attendono ancora il premio Covid?

 

La risposta/1: premio Covid “in ottobre/novembre”

 

Il capo del personale, a nome di Kompatscher, replica partendo da quest’associazione. Per il premio Covid, afferma, “che trova il suo fondamento giuridico nell’articolo 29 della legge provinciale 3 del 16.04.2020 (sulla ripartenza, ndr), come modificato dall’articolo 5 della legge provinciale 9 del 19 agosto 2020, spetta alla giunta provinciale stabilire le rispettive categorie professionali e l’ammontare del premio speciale”. “Prima di poter effettuare il pagamento dei premi Covid - chiarisce - le strutture coinvolte ed il personale stesso devono espletare una serie di adempimenti amministrativi (per esempio scegliere fra il pagamento del premio o, in alternativa, la fruizione del congedo). Secondo le informazioni a disposizione del sottoscritto i lavori preparatori sono in via di definizione, ed i premi saranno erogati nei mesi di ottobre/novembre”.

 

La risposta/2: un software “epocale”

 

Differente poi, a detta dell’amministrazione, il tema del “fondo d’indennità d’istituto ai dipendenti della Ripartizione personale, che è stato invece previsto in base ad una necessità del tutto diversa”. Segue una nutrita disamina dei fattori che secondo la Ripartizione personale sono da ricondurre alla complessità del progetto informatico e dunque giustificano l’indennità ai dipendenti impegnati nell’implementazione del nuovo sistema.

I progetti di cui si tratta invece necessitavano, necessitano e necessiteranno fino al 2022 di tantissimi lavori aggiuntivi complessi che devono essere svolti dai dipendenti della Ripartizione personale

 

 

Il progetto è appunto definito “epocale”. “Iniziative del genere - continua la replica - non si esauriscono nel mero intervento informatico che prevede la messa a disposizione di un software nuovo che sostituisce quello esistente il quale, dopo una fase di formazione, può essere senza problemi utilizzato dagli addetti al lavoro. I progetti di cui si tratta invece necessitavano, necessitano e necessiteranno fino al 2022 di tantissimi lavori aggiuntivi complessi che dovevano, devono e dovranno essere svolti da personale della Ripartizione personale”. Segue l’elenco “a titolo esemplificativo non esaustivo”, che parte “dall’analisi dei processi implementati nella software esistente” e si conclude con “il controllo della funzionalità delle procedure e dei loro effetti”.

“Ovviamente - si avvia a conclusione Kompatscher alias Matzneller - non tutte le collaboratrici e tutti i collaboratori della Ripartizione erano, sono e saranno coinvolti nelle attività sopra descritte. L’impegno e la responsabilità di tali persone sono fondamentali per la realizzazione e l’implementazione di un software funzionante all’avanguardia tecnologica. Peraltro, si tratta di collaboratrici e collaboratori che devono espletare anche i loro lavori ‘istituzionali’, per cui i lavori collegati ai due progetti di passaggio software sono indubbiamente un compito aggiuntivo. Sono invece ovviamente esclusi dal ricevimento di qualsiasi indennità i dipendenti che prendono in mano il software funzionante”.

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Gianguido Piani Do., 01.10.2020 - 10:21

E' possibile sapere di che software si tratta? Ditta di produzione? E' implementato solo in Südtirol oppure anche presso altre amministrazioni? E' software che puo' essere riutilizzato in altri ambiti? E' software libero o proprietario? Installato su server della Provincia o nella "nuvola"?
Quali compiti spettano ai dipendenti provinciali che riceveranno il bonus? Programmare, se si, in che linguaggio o linguaggi? Definire parametri? Preparare form? Esistono manuali per questo software?
Un suggerimento banale. Se politici e amministratori decidessero regole piu' semplici su stipendi e pensioni ci sarebbe bisogno di meno software "epocali" per gestirli. Si potrebbero usare pacchetti standard a costi complessivi inferiori. Riutilizzare soluzioni di altri e offrire le proprie ad altri.

Do., 01.10.2020 - 10:21 Permalink
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Massimo Mollica Do., 01.10.2020 - 10:27

Definire il progetto "epocale" senza dimostrarlo risulta a mio avviso infelice. Rilancio tutte le domande del Sig. Piani, che sono sacrosante. In fondo credo che il problema principale della SVP sia proprio quello di creare bassa partecipazione sulle scelte da intraprendere. Demandare alla politica le varie scelte è indubbiamento corretto ma a) colui che sceglie dev'essere competente b) se sbaglia deve pagare c) spiegare la scelta fatta e le motivazioni dovrebbe essere nella natura di tutti noi.
La vicenda delle mascherine insegna.

Do., 01.10.2020 - 10:27 Permalink
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Salto User
Manfred Gasser Do., 01.10.2020 - 13:18

Habe ich das jetzt richtig verstanden? Es gibt eine Prämie, um ein neues Software-Programm zum laufen zu bringen? Ich hoffe falsch verstanden zu haben.
P. S. Eine Antwort auf die Fragen und Anmerkungen der Herrn Piani und Mollica wäre sehr wünschenswert. Danke

Do., 01.10.2020 - 13:18 Permalink
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Gianguido Piani Do., 01.10.2020 - 15:25

L'interrogazione e la risposta sono postati sul sito internet della Provincia http://www2.landtag-bz.org/it/banche_dati/atti_politici/idap_scheda_att…
Il testo della risposta fa intuire che il software sia estremamente complicato, vada parametrizzato dagli utenti, abbia bisogno di verifiche continue e prolungate e infine che il trasferimento dei dati dal vecchio sistema al nuovo non sia proprio semplicissimo e i dati debbano essere in parte validati manualmente.
E' lecito chiedersi se fosse l'unico software di gestione stipendi e pensioni disponibile sul mercato, oppure se i requisiti a Bolzano siano diversi da quelli del resto d'Italia.
Il tono della risposta fa pensare piu' a un software per dirigere un'astronave verso la luna che non che per gestire stipendi. D'altro lato, ripensandoci, forse in Italia e' piu' difficile risolvere il secondo problema che non il primo.

Do., 01.10.2020 - 15:25 Permalink
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Gianguido Piani Do., 01.10.2020 - 15:33

In un caso il "premio di produzione" per i dipendenti sarebbe giustificato. Se il nuovo software (in mancanza di informazioni piu' precise si possono solo fare supposizioni) e' un nuovo prodotto Open Source e quindi non gravato da licenze esterne e senza una storia di esperienze accumulate dagli utenti allora si puo' venire incontro ai primi utilizzatori con un premio motivazionale per il contributo all'istallazione e nell'affrontare i naturali "bug" infantili. In questo caso l'amministrazione provinciale dovrebbe pero' dirlo in chiaro, anzi, bravi! Come ho scritto sopra, "se".

Do., 01.10.2020 - 15:33 Permalink