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I tempi dell'abitudine (pillole contro l'assuefazione)

Ci si abitua a tutto, purché abbia una durata sufficiente. La durata sufficiente - che alle origini si misurava in ere geologiche - ha attraversato innumerevoli stadi di contrazione passando dai millenni ai secoli alle generazioni ai decenni agli anni. Ultimamente c'è stata un'ulteriore accelerazione e siamo arrivati alle settimane e ai giorni. A me, ad esempio, da ore e ore e ore capita di leggere le notizie più stupefacenti senza neppure battere ciglio. Pensate che non ho avuto il benché minimo sussulto né quando Napolitano ha deciso di insediare i dieci saggi, né quando Theiner ha comunicato che si ritirava dalle primarie SVP.

Il sussulto, invece, l'ho avuto alzando gli occhi al cielo.

(Questa piccola storia la racconto soprattutto a me stessa, perché mi valga da ammonimento.)
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