Gesellschaft | Una riflessione

I Talebani dei diritti Costituzionali

Le libertà costituzionali sono assolute? Una lettura estremista può portare a conclusioni contrarie allo spirito stesso della Costituzione. Anche in materia di vaccini.
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Costituzione
Foto: upi

L’estremismo, secondo la definizione che ne dà la Treccani, è l’atteggiamento “di chi, nell’azione politica, propugna l’attuazione di un programma con misure estreme, con metodi radicali, intransigenti” e, con significato più generico, “la posizione di chi sostiene opinioni o teorie estreme, molto avanzate”.

Quando si parla di diritti Costituzionali, non pare possibile abbracciare tesi radicali, risiedendo nella Suprema Carta quel nucleo di valori e di principi di libertà e di democrazia che – almeno in apparenza – si pongono in assoluta antitesi con eventuali posizioni oltranzistiche ed intransigenti.

Ma, a ben vedere, anche nel modo di interpretare i diritti riconosciuti dalla Costituzione, si può correre il rischio di abbracciare un’idea estremista di libertà che la Suprema Carta proprio non contempla.

A ben vedere, c’è chi pensa che la Costituzione preveda diritti e libertà assolute ed incondizionate.

Parrebbe, utilizzando il pensiero di tali estremisti, che i Padri Costituenti abbiano voluto rendere i diritti fondamentali impermeabili a qualsiasi limite o condizionamento, come se così si potesse leggere nel testo della Legge: “La libertà personale è inviolabile”; “Il domicilio è inviolabile”; “La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili”; “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale”; “I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi”; “Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto”; “L’iniziativa economica privata è libera”.

Quanto al tema dei vaccini, divenuto per ovvi motivi di estrema attualità, la Costituzione - a detta di alcuni – prevederebbe l’assolutezza del diritto all’inviolabilità del proprio corpo: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario”, senza condizioni, senza limiti.

Ma questa visione del dettato costituzionale, come tutte le tesi estremiste, è fallace.

Nella nostra Costituzione non tutti i diritti costituzionali sono inderogabili.

Lo spirito della Costituzione è proprio questo: la mia libertà non è assoluta ma finisce dove inizia la libertà degli altri

La libertà personale, ad esempio, può essere limitata “per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge”.

Il domicilio può essere sottoposto ad ispezioni, perquisizioni o sequestri, “nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale”.

La libertà e la segretezza della corrispondenza possono essere limitate “per atto motivato dell’autorità giudiziaria”.

Anche il diritto di libera circolazione può essere limitato dalla legge in via generale per motivi di sanità o di sicurezza.

Analogamente, le riunioni in luogo pubblico possono essere vietate “per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica”.

È possibile professare liberamente la propria fede religiosa soltanto se non si tratti di riti contrari al buon costume.

È pur vero che l’iniziativa economica privata è libera, ma a condizione che la stessa non si svolga “in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla liberta`, alla dignità umana”.

E venendo al tema tanto caro ai talebani dei diritti costituzionali, non è vero che il nostro corpo è inviolabile sempre e comunque: la legge può infatti imporre un determinato trattamento sanitario se ritiene che lo stesso possa essere indispensabile per preservare la salute collettiva.

Non si tratta di essere a favore o contro i vaccini: è invece necessario non sposare tesi incostituzionali spacciandole per costituzionali.

Il corpo è mio e ci faccio quello che voglio solo se questo non mette in pericolo il corpo dei miei concittadini.

Lo spirito della Costituzione è proprio questo: la mia libertà non è assoluta ma finisce dove inizia la libertà degli altri.

Se radicalizziamo all'estremo la libertà dei singoli, libertà che la Costituzione pure tutela, esponiamo a rischio il principio che salvaguarda il diritto collettivo, diritto, quest'ultimo, necessario per mitigare le spinte più disgreganti e consentire la coesione sociale.

Articolo dedicato alla memoria di Agitu Ideo Gudeta.

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Christian I Mi., 30.12.2020 - 15:01

Senza voler far polemica, peró secondo le Nazioni Unite uno dei piú grandi killer al mondo é l'inquinamento atmosferico (non ricordo piú a memoria le cifre, ma i numeri delle morti precoci e degli ammalati, soprattutto bambini, é impressionante). Allora seguendo il ragionamento del diritto alla salute pubblica mi chiedo quali grandi piani urgenti abbiano i governi per farci respirare aria piú pulita... questa sí senza alcun effetto collaterale.

Mi., 30.12.2020 - 15:01 Permalink
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Oskar Egger Mi., 30.12.2020 - 19:59

Trovo strumentalizzante la dedica e fuori dal contesto. I talebani delle misure attuali, pensano di risolvere in fretta e con misure opinabili, quanto é stato inflitto dalla lunga inosservanza dei diritti costituzionalmente garantiti a tutti noi.

Mi., 30.12.2020 - 19:59 Permalink
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Christian I Do., 31.12.2020 - 00:58

Antwort auf von Oskar Egger

e non risolveranno un bel niente finché non verranno rispettati i diritti della NATURA! Il problema si ripresenterá nuovamente, questo é poco ma sicuro.
Ma non c'é nulla da meravigliarsi, questa é una peculiarità del homo "sapiens": meglio curare che prevenire!

Do., 31.12.2020 - 00:58 Permalink
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gorgias Do., 31.12.2020 - 11:46

I singoli diritti garantiti dalla costituzione non possono essere visti isolati e in modo assoluto, ma limitati da altri diritti istituti a livello costituzionale.
Cioè i singoli diritti si limitano a vicenda. Chi non ha capito questo, non ha capito niente.
Questo non lo chiamerei "spirito della costituzione", ma un principio fondentale della costituzione.

E invece di parlare di Talebani della costituzione, si dovrebbe parlare piutosto di analfabeti funzionali della costituzione, che non sono in grado di comprenderla tranne nella loro lettura insensata ed inaplicccabile.

Do., 31.12.2020 - 11:46 Permalink
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Andreas Perugini Do., 31.12.2020 - 12:18

la frase "La libertà di una persona finisce quando inizia quella dell'altro" è una frase senza senso, una storpiatura del pensiero di MLK che parlava dell'apartheid americana, delle discriminazione subita dalla sua gente, una storpiatura al servizio di un qualsiasi basso pensiero moralista ed autoritario. Potrebbe essere lo slogan di qualsiasi regime autoritario. In realtà ognuno deve essere il più possibile libero di esercitare la propria libertà senza che qualcuno gli imponga di pensare o fare cose che lui non condivide. PUNTO. Più ampia è la libertà goduta dal singolo individuo e maggiore è la libertà di tutta la società. La dittatura della maggioranza rimane un abominio che nulla ha a che fare con la democrazia. Non dovrebbe bastare un governo che si inventa pericoli e nemici esterni (il terrorismo islamico che piace alla destra e la pandemia che piace alla sinistra) a giustificare le sospesioni dei diritti e delle libertà dei cittadini. È il trucco più vecchio del mondo, come vecchi sono quelli che si sentono offesi per le critiche mosse e che invocano la censura per limitare la libertà del tuo pensiero.

Do., 31.12.2020 - 12:18 Permalink