Politik | La polemica

Provincia di Bolzano messa sotto accusa da Bruno Vespa

"Lo stato sociale altotesino è un privilegio": questa la sentenza emessa ieri nel popolare talk show televisivo della Rai, con ospite il neo presidente Kompatscher impossibilitato a ribattere. Unanimi le reazioni indignate in Alto Adige.

"Trento e Bolzano guardano il resto dell'Italia dall'alto al basso, elargendo ai loro cittadini con generosità servizi che non sono oggi più sostenibili". La puntata di ieri di Porta a Porta, il più popolare talk show politico della Rai, ha fatto ben pochi sforzi per promuovere il dibattito. Il messaggio doveva essere forte e chiaro e ci ha pensato il conduttore a sintetizzarlo in chiusura di trasmissione per tagliare la testa al toro: "l'Italia non si può più permettere uno stato sociale avanzatissimo al nord ed un sud che arranca, quindi stop ai privilegi". Quindi? Lapidaria la sentenza emessa nel salotto televisivo: "basta autonomia speciali che ormai non hanno più di ragione d'essere"

E le minoranze linguistiche, le regioni transfrontaliere, l'agricoltura e il turismo di montagna? Niente da fare, nel corso del programma non c'è stato il tempo per simili facezie.
Per la verità il talk show ha avuto un decorso paradossale, visto che aveva preso il via con un approfondimento dedicato agli sprechi legati agli affitti della politica romana passando quindi ad illustrare una recente indagine di Uil sull'incredibile numero degli italiani che vivono oggi di politica (più di 1 milione). 
Ma ben presto la trasmissione, utilizzando il titolo/cartello "Il presidente della provincia di Bolzano guadagna più di Obama" (sul quale non si è minimamente dibattuto), ha coinvolto i due estremi del paese - Alto Adige e Sicilia - per indicarli come esempi di spreco
Al fresco presidente Arno Kompatscher in collegamento da Bolzano - deprimente il siparietto in cui Bruno Vespa ha definito 'impronunciabile' il cognome del Landeshauptmann - sono stati riservati solo pochi secondi per replicare. Ma invano Kompatscher ha cercato di segnalare il fatto che i 9/10 delle tasse che ritornano in provincia di Bolzano sono ben spesi e che le competenze via via assunte dalla provincia fanno risparmiare allo stato parecchi soldi. 

Finito il programma hanno iniziato a fioccare i commenti.
Florian Kronbichler si è detto "costretto a prendere le difese di Kompatscher, per cercare di spiegare i veri e presunti privilegi della provincia autonoma". Il parlamentare altoatesino, da giornalista, ha definito il programma 'un agguato con la sentenza già scritta' e un 'attentato al buon giornalismo'. "L'obiettivo della trasmissione" - ha detto ancora Kronbichler - "è stato quello di criminalizzare un'autonomia bene o male funzionante e ridicolizzare la sua gente"
Interessante la sintesi in merito proposta invece con un tweet dallo storico e politico trentino Lorenzo Baratter: "l'Italia e' quel pastore che avendo nove pecore ammalate e una sana anziché guarire le malate ammazza quella in salute".
Ma Vespa deve fare anche in conti con la polemica in casa, anche se forse nella sede di Bolzano non ha mai messo piede. Un tweet di Rai Sender Bozen recita infatti: "#vespa bettelt @ArnoKompatscher um mehr Solidarität für den Rest Italiens. Muss man das noch kommentieren?"
Gli fa eco il verde Valentino Liberto, insolitamente aggressivo: "Vespa CRIMINALE, il nostro welfare sotto accusa ("privilegi!") per la sua civiltà, Arno fa il possibile"
Un richiamo ai 'doveri' del servizio pubblico radiotelevisivo è giunto anche da parte del direttore del quotidiano Alto Adige Alberto Faustini: "l'Italia televisiva ha il diritto di capire, il servizio pubblico ha il dovere di spiegare", mentre il suo giornale ha realizzato anche uno storify sul tema. 

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Haimo Perkmann Di., 14.01.2014 - 09:43

In realtà Vespa ha solo mostrato una verità di solito trascurata – che la gente a sud del Trentino non sa niente delle nostre terre e non capisce niente della nostra autonomia, invece è inerente un odioso risentimento etnico, che si esprime per esempio quando il campione dello slittino Zöggeler diventa il portabandiere del tricolore; che si esprime nel „disagio“ fatto in casa; che si esprime anche tramite il coglione Renzi e tutti gli altri antisudtirolesi. Kompatscher non doveva neanche partecipare in quella trasmissione faziosa.

Di., 14.01.2014 - 09:43 Permalink
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Haimo Perkmann Di., 14.01.2014 - 20:38

Antwort auf von Haimo Perkmann

Gentile Mateo Taibon, io non ho nessun pregudizio, io combatto i pregudizi. Dove sta questo pregudizio e contro chi? Contro Renzi? Io combatto i pregudizi antiitaliani e antitirolesi, perché non portano da nessuna parte. Ed è chiaro che tanti italiani non sanno come funziona la nostra autonomia e pensano che noi qui sprechiamo i loro soldi (cosa che sostiene anche Renzi, appunto). Io mi associo a quello che dice Kompatscher oggi nell'intervista a Salto ("weit verbreitetes Vorurteil") e basta.

Spero che lei riesce a capire la differenza tra combattere pregudizi e averli.

E soprattutto non vado a paragonare altri con Vespa, un argomento ad hominem e una cosa indegna di un giornalista. Il suo paragone è offensivo e gratuito e non vorrei proseguire su questa scia di insulti.

Di., 14.01.2014 - 20:38 Permalink
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Haimo Perkmann Di., 14.01.2014 - 18:39

Antwort auf von Andreas Perugini

In effetti Kompatscher si è già ridotto lo stipendio. È sceso di 7000 euro lordi (30 %). Ora è più credibile di prima? Non credo.

A cosa serve uno che guadagna la metà e non sa guidare il paese?

E chi farebbe un lavoro del genere per 5 mila euro netti? Nessuno tra coloro che sono capaci di trovare un incarico nel settore privato.

Di., 14.01.2014 - 18:39 Permalink
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Stefan Troyer Di., 14.01.2014 - 12:19

Chi prende 2 milioni di stipendio all'anno, tra l'altro pagato con i canoni RAI che equivalgono ad una tassa, farebbe bene a informare correttamente invece di alimentare populismi antiautonomisti.

Ma quì Vespa non è solo, purtroppo il giornalismo di qualità non esiste quasi più, e quel poco che è sopravissuto non raggiunge gran parte della popolazione. E poi ci meravigliamo se "la gente" è male informata o disinformata...

Di., 14.01.2014 - 12:19 Permalink
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Valerio Borghesi Di., 14.01.2014 - 12:49

Vengo da Milano e mi sono trasferito in Sudtirolo da poco.
Una fortuna averlo potuto fare. Considero un'opportunità far diventare mia figlia di 7 anni , se non di origine, di fatto bilingue. Avrà più Europa di fronte. Auguro al signor Kompatscher di fare di questa provincia quel grande laboratorio d'avanguardia che merita di essere.
Vespa penoso a dir poco? Di che stupirsi.

Di., 14.01.2014 - 12:49 Permalink
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Erika Zomer Kössler Di., 14.01.2014 - 12:55

non ho visto la trasmissione( non lo faccio MAI) mi spiace solo che tutti quelli con cui parlo pensano e dicano le cose SBAGLIATE sulla nostra provincia, l'ignoranza, l'arroganza e la presunzione di certi "giornalisti" è penosa e distruttiva! Mi meraviglio che Arno Kompatscher abbia accettato un invito che a me è sembrato un trabocchetto. A testa alta, continuiamo a lavorare, e provare a insegnare a tutti cosa sappiamo fare qui, a prescindere dalla lingua che parliamo in casa!

Di., 14.01.2014 - 12:55 Permalink
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caterina pifano Di., 14.01.2014 - 13:05

senza discutere sull'autonomia credo sia meglio concentrarsi sui costi della politica che sono alti anche in Alto Adige. Mi sembra che i nostri consiglieri siano fin troppo ben remunerati. Chi vuol dare il buon esempio e vuole essere credibile deve ridursi lo stipendio, come il consigliere grillino sta già facendo. Su questo c'è ben poco da ribattere, è inutile spostare l'attenzione su altri argomenti, la politica deve costare meno dalle Alpi alla Sicilia.............

Di., 14.01.2014 - 13:05 Permalink