Gesellschaft | Cucina e identità

San Porco martire

Anche Süd-Tiroler Freiheit rivendica la difesa della tradizione gastronomica locale come bastione di un’identità da circoscrivere nello spazio pubblico.

E dacci oggi il nostro porco quotidiano. Volendo essere irriverenti si potrebbe azzardare questa previsione. Forse il prossimo anno il diario scolastico di Süd-Tiroler Freiheit si arricchirà di un nuovo “personaggio”. A fianco di Georg Klotz, Sepp Kerschbaumer e Luis Amplatz – eroi e martiri della nostra Heimat – ci sarà anche lui, il porco, la cui carne è considerata dai patrioti tirolesi parte essenziale e con ciò irrinunciabile della cultura locale (non solo gastronomica).

È quanto si ricava da un comunicato stampa a firma di Roland Lang, che prende una dura posizione contro chi, esercitando una “falsa tolleranza” multiculturale, vorrebbe eliminare la carne di maiale dalle mense scolastiche: “Es ist unverständlich, dass in vielen Gemeinden Südtirols in den Schulausspeisungen aus Bequemlichkeit und falscher Toleranz kein Schweinefleisch verwendet wird“. Come dire: va bene rispettare le usanze di ogni popolo, ci mancherebbe, ma nello spazio pubblico la cultura da approvare, da riconoscere, da incrementare deve rimanere una e una sola. La nostra. Quindi guai a rivedere menu, precetti cucinari o dietetici. E soprattutto giù le mani dai nostri maiali (anche se “a chilometro 1000”). Del resto, l’avranno notato in molti, persino la bandiera tirolese non è che una fetta di speck sventolante al vento profumato di bacche di ginepro. Mir san mir, con contorno di patate.  

Cinque cose sul consumo di carne nel mondo.

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Sabina Frei Mo., 20.01.2014 - 10:08

Ja genau, lassen wir uns von diesen Ausländern doch nicht drein reden: Surfleisch und Amatriciana auf die Speisepläne der Kindergärten, damit unsere Kleinen schmecken, wo sie herkommen und wo sie hingehören!
Der vollkommene Irrsinn dieser Polemik tut fast schon körperlich weh!

Mo., 20.01.2014 - 10:08 Permalink
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Karl Nickel Mo., 20.01.2014 - 12:07

Dein Kreuzzug gegen die STF mag a nicht besonders fair sein, aber unterhaltsam ist er allemal! Es wird dir aber auch nicht unbedingt schwer gemacht, wie der Fall wieder mal zeigt..

Mo., 20.01.2014 - 12:07 Permalink
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Martin Daniel So., 26.01.2014 - 13:16

Genau solche Haltungen schrecken viele vor der Los-von-Rom-Strategie ab. Man stellt sich unwillkürlich einen erzkonservativen Freistaat vor, dominiert vom Festhalten an vergangenen Zeiten: Dominanz der Kirche und der volkstümlichen Tradition, wo ein Kippenberger-Frosch erst gar nie aufgehängt worden wäre, weil der abendländischen Leitkultur nicht konform. Ohne diese monokulturelle Konnotation hätte der Unabhängigskeitsdiskurs eine ganz andere Breite.

So., 26.01.2014 - 13:16 Permalink
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Roman Brugger So., 26.01.2014 - 14:04

..., dass mit solchen rudimentären Beiträgen von Gabriele Di Luca die Seriosität des ganzen Portals in Frage gestellt werden muss. Traurig. Was hat der Arme nur für einen Hass auf die Bewegung Süd-Tiroler Freiheit ...?

So., 26.01.2014 - 14:04 Permalink