Gesellschaft | Bolzano

Occupy Via Piave

Il Comune nega all'Enjoey Bar di via Piave l'occupazione del suolo pubblico per l'anno prossimo. Il gestore Joey Filippin: “Il mio obiettivo? Abbellire questa zona”.
Enjoey Bar
Foto: Salto.bz

Godetevi il tempo”: è questa la filosofia dell'Enjoey Bar, che trae il nome dal suo gestore Joey Filippin. Godersi il tempo seduti ai tavolini del suo bar all'inizio di via Piave a Bolzano, di fronte all'Hotel Luna/Mondschein, ha rappresentato uno degli highlights dell'estate bolzanina appena trascorsa. Peccato però che questo piccolo angolo di buen vivir abbia i mesi contati. “I tavoli possono restare solo fino alla fine dell'anno” spiega Filippin, “ho fatto richiesta per rinnovare l'occupazione l'anno prossimo ma il Comune me l'ha negata adducendo motivi di sicurezza”.

 

Un post facebook di Marialaura Lorenzini ha acceso i riflettori sul caso. “Sindaco, intervenga lei, perché le poche cose positive ottenute in pandemia non vadano buttate via” scrive l'ex assessora verde, che dalla maggioranza incassa il sostegno della successora Chiara Rabini e del consigliere PD Silvano Baratta, il quale promette: "Entro il primo ottobre ne parlerò con Caramaschi".

 

I tavoli della discordia

 

 

“Per poter continuare metterei qualsiasi cosa, fioriere o altro, ho presentato un'altra proposta – ma niente” sospira il barista, mentre prepara il caffè ai clienti che sostano davanti al piccolo locale: “Quella parte della via sinora era uno spazio libero, senza parcheggi o altro, e occuparlo coi tavolini ha rappresentato un grande arricchimento e abbellimento per la zona, almeno così mi dicono le persone. Una volta data la concessione ho pensato fosse difficile tornare indietro. Ora ho trenta giorni di tempo per fare ricorso”, spiega speranzoso di una soluzione.

 

 

Filippin teme che la questione “sicurezza” sia solo un pretesto per dare seguito a qualche protesta di vicinato. Eppure, dai tavolini in legno ai centrotavola, “ho fatto in tutti i modi affinché questo luogo fosse un valore aggiunto per la città” anche con un investimento economico. Sarebbe bello, conclude, che quest'angolo di Bolzano fosse valorizzato, attirando l'attenzione di turisti e abitanti già a partire dal passaggio Perathoner in piazza Municipio, sulla falsa riga di molte città europee. "Sono in centro senza essere in centro". E ora pure senza tavolini.

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Sepp.Bacher Do., 30.09.2021 - 14:25

Es stimmt, dass diese Bar mehr Leben und mehr Buntheit in diesen Teil der Piavestraße gebracht hat. Es stimmt aber auch, dass damit Unruhe und Gefahr verbunden ist. Die Straße ist an dieser Stelle eher eng und einspurig befahrbar. Der Gehsteig ist eng. Wenn vor der Bar Menschen stehen und sich unterhalten, muss man als Fußgänger auf die Fahrbahn ausweichen. Das muss ebenso der Barist mit seinem Tablett. Und dort sehe ich die evtl Sicherheitsbedenken. Ersteres ist wahrscheinlich auch der Grund, warum Menschen bei der Gemeinde interveniert haben.

Do., 30.09.2021 - 14:25 Permalink
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Alex Guglielmo Do., 30.09.2021 - 14:56

Un giovane imprenditore privato si vede privato di suolo pubblico per un servizio al pubblico riqualificando predetto suolo pubblico generando entrate per il bilancio pubblico.
Però questo esercizio privato sarebbe un pericolo (per il) pubblico (decoro? pagante dormiente vicino?) e per il traffico (motorizzato?) sul suolo pubblico.

Rufet die MA 46 an, man möge die Begegnungszonen in Wien alle verbieten!

Südtirol, get your f-ing priorities straight.

Do., 30.09.2021 - 14:56 Permalink