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Tre euro al giorno per il clima

L'Austria presenta il nuovo “Klimaticket”: un unico biglietto per viaggiare su tutto il trasporto pubblico nazionale a tre euro al giorno – e decarbonizzare i trasporti.
Klimaticket
Foto: web

Un Klimaticket, un “biglietto per il clima” per incentivare l'uso del trasporto pubblico in Austria: dal 26 ottobre gli austriaci potranno utilizzare il trasporto pubblico su tutto il territorio nazionale – e senza limiti – per l'equivalente di soli 3 euro al giorno. Lo ha annunciato, in una conferenza stampa tenuta giovedì scorso a Vienna, la Ministra austriaca per clima, ambiente, energia, mobilità e innovazione tecnologica Leonore Gewessler. Un Klimaticket annuale costerà 1095 euro e coprirà ferrovie, metropolitane e autobus, sia a gestione privata che pubblica, nelle città come nel resto del Paese. Il Klimaticket attualmente è in prevendita: ben 6.646 biglietti sono stati venduti nel primo giorno di prevendita, e l'obiettivo è arrivare a 100mila. Sino a fine di ottobre il biglietto costerà 949 euro – mentre per anziani, under-26 e persone con disabilità sarà di 699 anziché 821 euro.

 

Un lungo negoziato

 

Penso che possiate vedere quanto sono felice. Questo è un grande giorno per il clima e per i trasporti”, ha dichiarato Gewessler, annunciando l'accordo con i governatori di Vienna, Bassa Austria e Burgenland, tre delle regioni più popolate del paese. La ministra dei Verdi – in coalizione con il Partito Popolare del cancelliere Sebastian Kurz, proprio in queste ore oggetto di un'indagine per favoreggiamento della corruzione – ha affrontato un lungo negoziato per portare il sistema di trasporto regionalizzato dell'Austria (e il mosaico di competenze e operatori privati) all'interno di un unico schema. Solo nelle ultime settimane si è raggiunto un accordo con i tre Länder orientali che ancora non avevano aderito all'iniziativa. Per sovvenzionare il progetto, il Governo austriaco ha stanziato sin da subito 96 milioni di euro; secondo le stime del Ministero dei trasporti, il piano costerà al bilancio dello Stato circa 150 milioni di euro ogni anno.

 

 

Quest'estate ci ha dimostrato che la crisi climatica è già arrivata”, ha aggiunto Gewessler, riferendosi alle alluvioni nell'Europa centrale. Il piano austriaco sarà probabilmente osservato da vicino in Germania, dove gli omologhi dei Verdi si accingono con tutta probabilità a entrare nel nuovo governo. Secondo i calcoli di Greenpeace, i trasporti generano circa un terzo della CO2 prodotta a livello nazionale e sono il settore su cui è necessario intervenire con più urgenza.

 

Basta così?

 

Erano 15 anni che i programmi di governo in Austria prevedevano di realizzare una misura del genere. Secondo il Financial Times, il Klimaticket non mantiene però un impegno presente nel manifesto dei Verdi austriaci, ovvero di rendere disponibili i trasporti per 2 euro al giorno restando all'interno due regioni qualsiasi e per 1 euro al giorno in un solo Land.

L'opposizione ha accolto con favore la proposta, sebbene si siano levate anche voci critiche, secondo le quali il Klimaticket rappresenta solo un primo passo per raggiungere gli obiettivi climatici. “Il prezzo non è la ragione principale per cui la gente non passa al trasporto pubblico”, ha dichiarato il portavoce trasporti del partito liberale Neos Johannes Margreiter, “il problema è la scarsa capillarità della rete, per esempio a causa di collegamenti scadenti o mancanti”. Perciò il biglietto per il clima aiuterebbe principalmente “coloro che già viaggiano con i trasporti pubblici”, mentre occorrerebbe incentivare soprattutto chi non si serve normalmente dei mezzi. Anche per i socialdemocratici – già grandi sostenitori della proposta di “biglietto per il clima” – sono necessari investimenti infrastrutturali significativi per migliorare la capacità del trasporto pubblico.

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m s Mi., 06.10.2021 - 21:04

Für Südtirol würde ich mir wünschen:

3 Euro verpflichtende Abgabe pro Nächtigung für jeden Gast/Tourist und im Gegenzug gratis ÖPNV (egal ob dieser in Anspruch genommen wird oder nicht, da diese dann die Straßeninfrastruktur überlasten was wiederum eine Abgabe rechtfertigen würde). Dies ist für jeden der mal eine Woche in Wien oder Berlin war und dort die Öffis genutzt hat völlig akzeptabel, da dort teurer. Die ca. 99 Mio Mehreinnahmen könnten JÄHRLICH in die Verbesserung des Busangebots usw. investiert werden.

Dann die Einführung der komplett kostenlosen Nutzung des ÖPNV's in Südtirol (Rechtfertigung: wiederum Nutzer verstopfen nicht die Straßen mit ihren PKW's und die die den ÖPNV nicht nutzen haben freiere Straßen, Abbau sämtlicher Ticketautomaten u. des ganzen Passsystems u. Einsetzung der informationstechnischen Betreuer, sind ja oft kaputt und unzuverlässig diese Automaten, für andere Bereiche, Abbau Zugangsbehinderung da nun einfache unkomplizierte Nutzung möglich, Klimaschutzmaßnahme, Verhinderung der unguten Situationen bei Kontrolle von armen Schluckern die das Geld fürs Ticket nicht haben).

Finanzierung des ÖPNV's ggf. durch eine Steuer für alle, e.v. progressiv höher für Vermögendere.

Siehe Bsp. Luxemburg, Tallinn u.a...

Mi., 06.10.2021 - 21:04 Permalink