Gesellschaft | Integrazione

Bambini tedeschi e italiani mai più divisi?

Verrà discussa questa settimana in Consiglio provinciale una mozione dei Verdi che punta a dotare la nostra provincia di edifici scolastici non più separati per gruppi linguistici. Si tratta anche di un banco di prova per saggiare il nuovo corso Svp.

“Il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano incarica la Giunta provinciale di adottare come linea guida per le nuove infrastrutture scolastiche e ristrutturazione/risanamento degli attuali edifici scolastici la realizzazione di strutture scolastiche comuni per entrambi i gruppi linguistici”. Si conclude così il testo della mozione (25/13) depositata dal gruppo consiliare dei Verdi in Consiglio provinciale che dovrebbe essere discussa nell’assemblea oggi (12 febbraio) o comunque nei prossimi giorni. Il passo in realtà non è rivoluzionario. I comuni di Bressanone e Bolzano hanno infatti già deliberato in tal senso nell'ambito di loro competenza, quello cioè relativo agli asili e alle scuole elementari (mentre il Consiglio comunale di Merano, sollecitato allo stesso modo, ha rifiutato l’innovazione). Se però questa linea d’indirizzo venisse approvata e riconosciuta al massimo livello istituzionale è indubbio che la stagione delle divisioni formali - improntata alla cultura del “je mehr uns trennen, desto besser verstehen wir uns” - potrebbe considerarsi almeno in gran parte superata.

Brigitte Foppa, la prima firmataria della mozione, parla di una decisione ormai matura e di un “segnale da dare anche in armonia con lo spirito europeo”. Certo, non è improbabile che in Consiglio provinciale risuoneranno ancora motivazioni e prese di posizione improntate alla prudenza e al mantenimento di vecchie barriere. Il nuovo corso annunciato dalla Svp di Arno Kompatscher e Philipp Achammer lascia però intendere che nel partito di raccolta si stiano affermando istanze favorevoli a questo tipo di cambiamento. La via verso la costruzione di un Sudtirolo più aperto e incline a valorizzare effettive politiche d’integrazione – anche e soprattutto tra le sue storiche componenti linguistiche – non può essere intrapresa senza l’approntamento di spazi di socializzazione comuni. 

 

 

 

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Franca Santarossa Mi., 12.02.2014 - 17:07

Diciamo che sarebbe un grande passo in avanti l'eliminazione di queste barriere architettoniche, e non solo, che ricordano " l'Apartheid", comunque abolite persino in Sud Africa, ultima roccaforte...
E' veramente incredibile come, ancora oggi, sia presente nella civiltà avanzata altoatesina questa cultura separatista, tanto più insensata e iniqua, quanto più ottusa e gretta se pensiamo che tale divisione viene applicata nell'istituzione della scuola. Un muro invisibile innalzato tra i bambini e ragazzi dei 2 gruppi linguistici, fin dall'infanzia, che segnerà questa separazione per tutta la loro vita.
Ben venga allora questa mozione; finalmente potrà essere l'inizio di una effettiva convivenza ed allora sì potremo dare valore ed attuazione all'integrazione nella nostra provincia.

Mi., 12.02.2014 - 17:07 Permalink
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Mensch Ärgerdi… Mi., 12.02.2014 - 17:33

Antwort auf von Franca Santarossa

Con tutto il dovuto rispetto, paragonare il Sudtirolo di oggi con il Sudafrica sotto l'Apartheid oltre a dimostrare profondi limiti intellettivi, è a dir poco irrispettoso nei confronti delle di chi ha vissuto questo crimine contro l'umanità.
Detto ciò, ben vengano convivenza e collaborazione nelle scuole.

Mi., 12.02.2014 - 17:33 Permalink
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Franca Santarossa Mi., 12.02.2014 - 20:22

Antwort auf von Franca Santarossa

Con tutto il dovuto rispetto se non si capisce la provocazione per l'uso del termine che, per carità, non vuole affatto paragonare e sminuire quanti in quel periodo storico doloroso sono stati vittime, forse il tipo di intelletto a cui si riferisce dovrebbe trovare applicazione altrove.

Mi., 12.02.2014 - 20:22 Permalink
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Franca Santarossa Do., 13.02.2014 - 14:14

Pur di alimentare una polemica veramente inutile viene tirato in ballo qualsiasi argomento e personaggi discutibili ... Bisogna andare oltre nell'ottica di una sinergia comune. I limiti ci sono dove si vogliono porre.

Do., 13.02.2014 - 14:14 Permalink
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Mensch Ärgerdi… Do., 13.02.2014 - 14:28

Antwort auf von Franca Santarossa

Per carità.... anche la mia, come la Sua, voleva essere solo una provocazione.... è solo che il sistema scolastico che mi ha educato e del quale conosco alcuni membri, a mio avviso non merita certi atributi. Tutto qui. Che poi in futuro questo sistema possa, o meglio, debba essere migliorato è fuori dubbio.

Do., 13.02.2014 - 14:28 Permalink