Politik | Le trattative

A caccia dei nomi

Vertice Svp-centrosinistra autonomista regionale. Sulle candidature la palla passa a Renzi. Nient’affatto archiviata l’ipotesi Delrio capolista sul proporzionale.
Pd
Foto: Facebook/Huber

Il patto regionale Pd-Svp inizia il rodaggio. Ieri (5 gennaio) il vertice con le forze del centrosinistra autonomista locale, Pd altoatesino e trentino con la lista Insieme per l’Italia che include anche i Verdi nazionali di Marco Boato, Patt, Upt, la Civica popolare di Lorenzo Dellai e i socialisti, in casa Volkspartei in via Brennero per discutere delle candidature in vista delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo.

In Alto Adige il collegio Bolzano-Bassa Atesina resta ancora il nodo da sciogliere, quantomeno per quel che riguarda la Camera, visto che per il Senato i giochi sono ormai fatti data la convergenza sul nome del sottosegretario agli Affari regionali Gianclaudio Bressa. Tanto che, qualora dovesse naufragare l’accordo con il Pd, la Svp si dice disposta a correre da sola candidando Bressa nel collegio senatoriale di Bolzano.

A guidare la lista Pd in quota proporzionale, stando alle ipotesi, dovrebbe essere il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, che verrebbe paracadutato in Trentino-Alto Adige se non dovesse farcela in Emilia Romagna, dove sarà candidato. Non c’è ancora nulla di ufficiale tuttavia, mercoledì prossimo il segretario provinciale dem Alessandro Huber andrà con Carlo Costa, dopo l'assemblea provinciale del Pd di lunedì, a Roma per fare il punto con Matteo Renzi e presentare un nome che vada bene anche alla Svp.

“Puntiamo a una candidatura che sia espressione del territorio”, insiste Huber, ne va, del resto, dell’intesa con la Stella alpina, ma la specialità altoatesina dovrà sacrificarsi sull’altare del Pd nazionale? Viste le stime sempre più grigie del partito, crollato nei sondaggi, l’istinto di sopravvivenza induce l’ex premier a scegliere candidati “fedeli” per evitare sorprese.

In Trentino la situazione è piuttosto ingarbugliata perché ci sono equilibri da rispettare e ognuno, fra Pd, Patt, Upt, area civica e Insieme per l’Italia, vuole una fetta della torta. Per quel che riguarda i collegi uninominali di Bressanone e Merano il Pd presenterà candidati insieme ai centristi e ai Verdi nazionali che dovranno vedersela con gli omologhi altoatesini, freschi di alleanza con Liberi e uguali di Pietro Grasso. Ma la questione non è così semplice perché nella città del Passirio, alla Camera, il posto è già stato promesso a un candidato centrista della lista Lorenzin e in pole position per ora c’è Andrea Casolari, consigliere comunale della civica. Di più si saprà al prossimo incontro già fissato per venerdì prossimo, 12 gennaio.