Politik | Il comizio

“A Roma cento leghisti veri”

Salvini criticato chiama la piazza. Sabato due pullman notturni dall’Alto Adige. Bessone: “Il clima non è perfetto, colpa del M5s. Faremo gli interessi dei cittadini”.
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Foto: Lega

Partenza all’una di notte circa. E ritorno 24 ore dopo. Una prova “di fedeltà” per leghisti veri, per dirla con il commissario Massimo Bessone. Gente che ama il Carroccio e il suo segretario. Ma Salvini avrà bisogno di qualcosa in più del sostegno della piazza per superare gli scogli dell’esecutivo giallo-verde, stretto ai fianchi dalla protesta degli imprenditori (a cui il leader ha risposto inizialmente a muso duro) e lo scetticismo che si fa strada nel nord del Paese, tolto dal nome del partito per la scommessa sovranista.

 

#dalleparoleaifatti: ma basterà?

La Lega diventata nazionale e “romana”, al governo nel baricentro del potere italiano, chiama a raccolta i militanti e gli elettori dai territori con l’hashtag “Prima gli Italiani! #dalleparoleaifatti”. Dall’Alto Adige hanno risposto finora in un centinaio, simpatizzanti pronti a sostenere la levataccia e in partenza dai ritrovi di Bressanone, Merano, Bolzano e Laives. Meta il comizio di piazza del Popolo alle 12. “Se te lo chiedo io, non puoi mancare” dice Salvini nell’invito sui social.

 

 

L’intento è tacciare i distinguo per l’operato di un governo che, passati i sei mesi, non incanta più con l’effetto novità e che fa i conti con il peggioramento del Pil e del debito. Negli ultimi giorni la strategia del ministro dell’interno (“Salvini attacca pm e imprese” titola oggi il Corsera) sembra essere l’uno contro tutti. L’aveva già fatto Matteo Renzi, ma poi qualcosa nel meccanismo del consenso si è rotto, irreparabilmente.

 

Il tweet incriminato e gli industriali in piazza

“Vada in pensione” ha risposto Salvini al pm Armando Spataro che l’ha rimproverato per il tweet al mattino presto in cui informava - prima che l’operazione fosse conclusa - degli arresti nei confronti di cittadini nigeriani accusati di associazione mafiosa. Fra l'altro, nello stesso messaggio il ministro citava gli arresti per spaccio avvenuti a Bolzano.

 

 

A Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, nonché capofila della protesta che ha messo assieme a Torino 12 associazioni di categoria, non è andata meglio. “Confindustria è stata zitta per anni, ci lasci lavorare” ha detto a caldo il ministro, invitando poi per un caffè l’imprenditore, il quale ha risposto con un “preferisco un incontro approfondito”. Il solco con le aziende si allarga di fronte al rischio recessione e registra il posizionamento di un governatore come il veneto Zaia, sensibile allo storico feeling della Lega con i ceti produttivi del nord. 

 

Leghisti a Roma. E crescono le tessere

A parlare sabato, spera il segretario leghista artefice di una leadership finora indiscussa, sarà la piazza leghista. Bessone e i militanti altoatesini, che pagano 19 euro per il viaggio, sono con lui. “Abbiamo due pullman pieni, con un centinaio di persone complessive” racconta il commissario e probabile assessore provinciale. 

Il viaggio è duro e quindi se fossimo andati a Milano saremmo stati molti di più”. A Pontida però erano altrettanti. “Ma era luglio” fa presente Bessone. La Lega altoatesina non ha dubbi sulla linea di Salvini, che porta benefici in provincia. “I tesseramenti - precisa - sono in aumento: ora siamo 50 militanti e 200 sostenitori, cinque anni fa eravamo sette iscritti in tutto l’Alto Adige. Ma il boom si dovrebbe vedere con le tessere 2019 a gennaio”.

Il viaggio è duro e quindi se fossimo andati a Milano saremmo stati molti di più. A Pontida eravamo altrettanti, ma era luglio. I tesseramenti sono in crescita, ora siamo 50 militanti e 200 sostenitori, cinque anni fa eravamo iscritti in sette (Massimo Bessone)

Per il segretario, dice, il sostegno è “incondizionato”: “Più che fiducia è amore”. Nessun dubbio su una parabola stile Renzi. “Macché, Renzi era uno pieno di sé, si metteva al centro. Salvini è completamente diverso. Si dà da fare per la gente, io lo conosco”.

Più che fiducia quella per il segretario è amore. Lavora per la gente, mica come Renzi. Il clima con gli industriali non è perfetto, ma governando con i grillini è normale che sia così. Faremo gli interessi dei cittadini

Infine il feeling che scricchiola con gli industriali e il nord. “Il clima non è perfetto, è vero - ammette Bessone -, ma lavorando con i grillini non potevamo ottenere la simpatia degli industriali. Sono sicuro che riusciremo a fare gli interessi dei concittadini”. 

 

Giunta, incontro il 14 dicembre

C’è anche qualche aggiornamento sulla formazione della giunta provinciale. Bessone vedrà Kompatscher e Achammer il 13 dicembre nella prima riunione del gruppo di lavoro sull’autonomia. Per la nomina degli assessori il criterio desiderato è quello delle preferenze ottenute, che premia il commissario e Vettorato. Non Rita Mattei, unica donna eletta. “La volontà popolare è il metro corretto. Poi se vorranno una donna vedremo”. Sulle competenze si parla di scuola e cultura italiana (di default), di informatica e telecomunicazioni. Quanto a sociale e Ipes, la partita sembra persa a favore dell’Svp.

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Ludwig Thoma Mi., 05.12.2018 - 20:04

Also wie das mit diesen 8 Drogendealern weitergeht, das würde mich interessieren. Schließlich hat uns über deren Festnahme der Innenminister höchstpersönlich unterrichtet.
Ich meine, das sind doch bestimmt die ganz großen Fische denen jetzt nach den Regeln des "decreto sicurezza" umgehend der Aufenthaltstitel aberkannt wird und die dann während des Prozesses (sic!) (möglichst medienwirksam vom Flughafen BZ?) abgeschoben werden.
Kann Salto die Angelegenheit weiter verfolgen?
Wie es aussieht, kommt ja der Salvini jetzt öfter mal nach BZ. Vielleicht kann man ihn dann fragen, wenn er hier ist, was denn aus den 8 Dealern geworden ist. Und statt seiner Felpa sollte er sich immer ein blaues Firta (Schürze) anziehen, wenn er nach Alto Adige kommt.

Mi., 05.12.2018 - 20:04 Permalink