Politica | 200 €

Un elemosina solo per pochi

Un elemosina solo per pochi
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Con l’ art. 31 del Decreto-legge 17 maggio 2022 n. 50 (decreto Aiuti), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 17 maggio 2022, il governo ha disposto per i redditi fino a 35 mila euro lordi l’anno, un bonus una tantum da 200 euro nella busta paga di luglio.  

Tra i più colpiti i lavoratori della sanità e delle residenze per anziani e disabili sospesi che seppur senza stipendio, non possono fruire di una misura di sostegno al reddito.

Una misura pensata per  il sostegno al reddito che, oltre ad essere “arlecchinesca” nella sua entità, ha anche un carattere discriminante dal momento che esclude  alcuni lavoratori - come i sospesi del settore residenziale e della sanità non vaccinati i quali da mesi non percepiscono alcun reddito.

Se consideriamo la straordinaria ondata di inflazione che si sta abbattendo soprattutto sulla nostra provincia, l'importo di 200 € somiglia tanto ad un’elemosina.

La ratio della norma è quella di sostegno al reddito e non ha nulla che vedere con le scelte dei lavoratori di non vaccinarsi, motivo per cui l’assenza di reddito dovrebbe costituire un requisito di priorità e non certo di esclusione. 

Infatti si tratta tuttora di una interpretazione dei datori di lavoro in quanto non è prevista in maniera esplicita l'esclusione di detti lavoratori che da parte nostra viene letta come un ridicolo accanimento che sovverte le intenzioni della norma stessa.

Invitiamo i colleghi sospesi a presentare comunque domanda e sicuramente li sosterremo in caso di diniego nei ricorsi presso l'Ufficio delle Controversie di lavoro.

Ricordiamo che, ad oggi, l’annullamento generalizzato dalle severe restrizioni delle norme anti covid non ha comportato alcuna modifica per il personale socio sanitario: i non vaccinati rimangono sospesi e privi di salario malgrado una carenza di personale che sta affondando le residenze per anziani e l'azienda sanitaria  compromettendo le cure anche essenziali ai cittadini.

Stefano Boragine

Segretario Provinciale AGO