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Verso la Provincia digitale

L’assessora Deeg stamani ha illustrato le linee guida della trasformazione informatica prevista entro il 2019 per la pubblica amministrazione altoatesina.
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Foto: Foto: Salto.bz

Con una conferenza stampa ampia e circostanziata la Provincia di Bolzano stamani ha presentato il programma triennale volto allo sviluppo del sistema informatico territoriale, nell’ottica della decisa spinta verso la digitalizzazione di processi e servizi impressa in questa legislatura. 
L’assessora provinciale competente Waltraud Deeg, il direttore della ripartizione 9. Kurt Pöhl e il direttore generale di Informatica Alto Adige Stefan Gasslitter hanno dunque illustrato, ognuno nell’ambito della propria sfera di competenza, quali sono i passi previsti fino alla fine del 2019. 

L’assessora Deeg ha ricordato come il progetto della digitalizzazione sia uno dei più importanti tra quelli messi in atto dall’amministrazione pubblica altoatesina, anche e soprattutto in base alle nuove e più attuali esigenze manifestate da parte di cittadini e imprese. Dopo aver segnalato che l’intero processo in corso è statto reso trasparente attraverso una specifica home page provinciale dedicata alla digitalizzazione, Deeg ha quindi detto che si tratta di un meccanismo irreversibile e ineludibile (“abbiamo solo due possibilità: o lo gestiamo oppure ne veniamo travolti”). 
Dopo di che l’assessora è passata ad elencare gli aspetti positivi della digitalizzazione che, di per sé comporta processi più brevi e un miglioramento del lavoro in rete sia all’interno dell’amministrazione che nei rapporti tra l’amministrazione pubblica e l’esterno (cittadini ed imprese). Deeg ha anche ricordato la maggiore trasparenza che può e deve essere veicolata attraverso la digitalizzazione, così come l’importanza cruciale rappresentata dai contatti diretti tra amministrazione e cittadino (“con servizi accessibili h24”) e il conseguente aumento dell’efficenza nella ‘macchina amministrativa pubblica'. 
L’assessora provinciale ha ricordato come il piano triennale 2017-2019 sia strettamente legato alla riorganizzazione del personale pubblico del settore avviata nel 2011, che ha portato ad un deciso ‘dimagrimento’ della ripartizione 9 (da 121 addetti nel 2012 a 39 nel 2017) a favore invece di un irrobustimento del braccio operativo rappresentato dalla società in-house SIAG

“Le nostre parole d’ordine sono efficenza, qualità e trasparenza”

Waltraud Deeg ci ha quindi tenuto molto a precisare che la strategia ICT messa definitivamente in atto è il risultato di un lavoro preparatorio congiunto realizzato assieme a cittadini (“in modalità online”), associazioni di categoria, Camera di Commercio, Consorzio dei Comuni, collaboratori esperti ICT, sindacati, Azienda Sanitaria, Distretti e rappresentanti del mondo dell’istruzione. 
Tale lavoro ha portato alla elaborazione della Agenda Digitale 2020 altoatesina, in stretta sinergia l’Agenda Digitale Italiana e l’omonimo documento europeo. 
L’assessora provinciale all’informatica è quindi passata ad illustrare nel concreto il piano triennale IT, riassunto attraverso la seguente grafica in cui sono nominati i nuovi servizi e sistemi in corso di implementazione. 

 

 

Successivamente al direttore della Ripartizione Informatica della Provincia è spettato il compito di spiegare come verranno spesi i 9,8 milioni di euro di investimenti, recentemente stanziati dalla giunta per il 2017. La quota più significativa sarà dedicata alla conversione digitale dell’amministrazione, ha spiegato Kurt Pöhl, precisando però che alla cifra complessiva stanziata dalla giunta provinciale sono stati aggiunti altri 1,2 milioni di euro provenienti da un finanziamento europeo. Pöhl ha quindi ricordato che circa 3 milioni verranno investiti direttamente in servizi per il cittadini, mentre altre voci di spesa riguarderanno l’implementazione della rete di banda larga ed al tema della sicurezza (“per noi estremamente importante”, ha aggiunto Pöhl).
Successivamente il direttore di ripartizione è passato a stilare un lungo elenco di servizi, per i quali è previsto che la Provincia di Bolzano possa passare ad una gestione interamente digitale all’insegna della eGov. Segnalando che molte energie verranno spese in ulteriore evoluzione della rete civica provinciale attraverso la proposta di un nuovo layout (“moderno, semplice e soprattutto utilizzabile con comodità anche attraverso i dispositivi mobili”). 
Pöhl ha anche confermato che avverrà un ulteriore consolidamento della prospettiva - fortemente richiesta dall’assessora Deeg - di basare sui contenuti la nuova struttura dei portali web provinciali. Con l’obiettivo di rendere operativo fin dall’imminente autunno 2017 “lo sportello digitale del cittadino accessibile attraverso un’apposita carta servizi”. 
Attraverso i nuovi servizi digitali - ha assicurato Pöhl - in breve tempo i cittadini potranno contare su una ‘identità digitale’ unica per tutte le amministrazioni provinciali e appositi servizi in grado di consentire pagamenti e firme digitali online”. 

La conferenza stampa di presentazione del programma informatico provinciale 2017-2019 si è quindi conclusa con l’intervento del direttore generale di Informatica Alto Adige Stefan Gasslitter, che prima ha fornito ‘i numeri’ del lavoro svolto da SIAG nel 2016 (25 milioni di fatturato, 46 collaboratori, supporto a 35mila utenti esterni, gestione di 60mila ticket, amministrazione di 27mila asset, 340 contratti con fornitori per 13 milioni di euro, 100 progetti in ambito di sviluppo software) e quindi ha accompagnato tutti i presenti in visita al futuribile datacenter presente al primo piano dell’edificio posto in via Siemens 29 a Bolzano.

 

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Marco Ciampa Gio, 08/03/2017 - 11:40

"Le nostre parole d’ordine sono efficienza, qualità e trasparenza" tutte e tre le parole utilizzate di cui si fan vanto sono state smentite, soprattutto la trasparenza. L'efficienza di spendere centinaia di migliaia di euro in programmi poco utilizzati, inutili e intrinsecamente poco trasparenti, aver "deciso" per Microsoft dopo aver commissionato lo "studio" ad un concessionario Microsoft. Non aver considerato le spese di una migrazione al contrario. Tutti cercano di liberarsi dai lock-in, la Provincia di Bolzano addirittura paga per rendersi schiava. La Provincia di Trento non a caso fa il contrario.
Beh devo dire sono proprio contento di essere Trentino...

Gio, 08/03/2017 - 11:40 Collegamento permanente